Bruxelles: PIL Italia in crescita, ma attenzione alla flessibilità sul deficit

Livio Spadaro

5 Novembre 2015 - 12:26

La Commissione UE e la BCE vedono l’Italia in crescita più del previsto per il 2015 ed il 2016. Crescita moderata anche in Eurozona. Monito BCE all’Italia sull’uso della flessibilità.

Bruxelles: PIL Italia in crescita, ma attenzione alla flessibilità sul deficit

La Commissione Europea rivede a rialzo le stime per l’Italia per quel che riguarda la crescita del PIL. La Commissione vede in crescita anche l’Eurozona seppure con una crescita debole che può essere vulnerabile ai fattori esterni. La BCE avverte l’Italia sull’uso della flessibilità concessa per il raggiungimento degli obiettivi 2016 fissati dal Governo.

BCE e CE: Italia ed Eurozona in crescita grazie alla domanda interna

La BCE conferma la leggera crescita nell’Eurozona soprattutto per quel che riguarda la crescita dei consumi delle famiglie. Soprattutto il calo del petrolio e l’inizio delle politiche espansive europee sembrano che stiano sostenendo i consumi.

Inoltre, la BCE rileva come i consumi siano aumentati grazie ad un miglioramento nell’occupazione sottolineando come nei Paesi che hanno migliorato il tasso occupazionale i consumi siano saliti sensibilmente di più.

La Commissione Europea nel report di questa mattina si è rivelata leggermente più ottimista per quel che riguarda l’Italia. Le stime sul PILper quest’anno e per il prossimo anno sono state riviste a rialzo. Nel particolare, per il 2015 la Commissione si aspetta un PIL italiano in crescita dello 0,9% rivedendo la precedente stima dello 0,6%.

Per il 2016 invece la Commissione si aspetta un PIL italiano in crescita dell’1,5% rispetto alla precedente previsione dell’1,4% grazie alla domanda interna, in controtendenza con la previsione Istat ferma all’1,4%.

La Commissione invece ha rivisto in peggioramento il rapporto Deficit/PIL del 2016 prevedendo un aumento al 2,3% contro il 2% previsto precedentemente. Inoltre, è stato rivisto a rialzo il rapporto Debito/PIL per il 2016 dell’1,6%.

La Commissione infatti ha stimato un incremento del rapporto al 132,2% rispetto alla stima precedente del 130,6%. Bisogna tuttavia sottolineare che comunque il rapporto è più basso di quello stimato per quest’anno del 133%

La Commissione si è rivelata cautamente ottimista anche sulla crescita dell’Eurozona vista in graduale aumento dal 2015 al 2017, passando dall’1,6% per il 2015 all’1,9% del 2017 anche se sottolinea che i rischi a ribasso sono aumentati per una crescita ancora troppo debole e vulnerabile ai fattori esterni come sottolineato anche dalla BCE.

Inoltre, la Commissione ha sottolineato come una buon integrazione dei migranti in arrivo in questi mesi possa incidere sull’aumento del PIL dei Paesi che accoglieranno al meglio gli immigrati stimando per la Germania un aumento del PIL annuale tra il 2015 e il 2020 dello 0,5%.

Monito della BCE sull’uso della flessibilità concessa all’Italia

La BCE lancia un monito all’Italia avvertendo che ci possono essere rischi dall’uso della flessibilità concessa per il raggiungimento dell’obiettivo di medio termine.

Nel particolare, la BCE è preoccupata che la deviazione dello 0,4% del PIL concessa all’Italia per attuare il piano di riforme per il raggiungimento degli obiettivi 2016 possa rivelarsi controproducente per il Paese richiedendo un monitoraggio sull’attuazione dei piani del Governo.

La BCE ha aggiunto che la flessibilità concessa debba essere usata con cautela per non incorrere nelle sanzioni del Fiscal Compact.

La Banca centrale ha concluso che è necessario un monitoraggio delle riforme italiane per poter prevenire eventuali problemi scaturiti dalla mancanza di risultati.

La BCE è quindi preoccupata che l’Italia possa non rispettare i parametri imposti nel Fiscal Compact per l’uso troppo flessibile del deficit che rischia di non portare ai risultati sperati dal Governo. Per ulteriori approfondimenti è possibile leggere il nostro recente articolo.

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