Come cambia il mondo del lavoro con la rivoluzione green

Riccardo Lozzi

10/12/2021

La rivoluzione green sta cambiando anche il mondo del lavoro: sono sempre di più i giovani che scelgono il proprio impiego in base alle policy portate avanti delle aziende su ambiente e clima.

Come cambia il mondo del lavoro con la rivoluzione green

Il mondo del lavoro sta attraversando un periodo di evoluzione e di profondo cambiamento. La pandemia ha portato un’ondata di dimissioni in tutto il mondo, la Great Resignation: i dipendenti si sono rivelati più esigenti sulle condizioni lavorative.

Soprattutto, per coniugare al meglio la vita professionale e quella privata, è stato registrato un aumento delle richieste per avere maggiore flessibilità sugli orari e salari più alti, oltre all’esigenza di eseguire le proprie attività da remoto.

La diffusione del Covid-19 ha sicuramente accelerato un processo già in atto e che condiziona in maniera sempre più forte chi deve intraprendere la propria attività professionale: il green. In particolare questo fenomeno riguarda la Generazione Z, più sensibile delle precedenti alle questioni relative al clima e all’ambiente.

Come è stato riportato da Deloitte, infatti, la rivoluzione verde sta portando a un cambiamento epocale nel mercato del lavoro, con la maggior parte dei giovani alla ricerca di una carriera che possa incidere realmente nella lotta al cambiamento climatico.

Il mondo del lavoro cambia con la rivoluzione green

Si sta assistendo così a un radicale mutamento delle priorità della nuova generazione lavorativa, la quale appare più interessata ai cosiddetti criteri ESG, ovvero le azioni relative all’ambiente, all’inclusione e al sociale, piuttosto che ai livelli salariali.

Non solo è in aumento l’abbandono della propria posizione o della rinuncia all’assunzione in aziende che non soddisfano determinati standard, ma si nota un maggiore controllo su quelle società che ne dichiarano il rispetto.

Le compagnie si trovano quindi a dover modificare le proprie policy per riuscire ad attrarre i nuovi talenti, dovendo stanziare parte delle proprie risorse finanziarie in iniziative concrete nel green, per poi rendere conto dei risultati ottenuti in questo ambito.

I nuovi trend secondo Deloitte e LinkedIn

Quella descritta non è una prospettiva futura, quanto piuttosto uno scenario già presente.

In un sondaggio realizzato da Deloitte lo scorso febbraio su un campione di 23 mila intervistati in 45 Paesi, si può osservare come il 49% di persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni e il 44% tra i 26 e i 38 anni abbiano scelto di lavorare in aziende che rispecchiano la propria etica personale. In questo contesto, la principale preoccupazione è rappresentata proprio dalla lotta al cambiamento climatico.

Una tendenza confermata anche dai dati diffusi da LinkedIn; il social network dedicato al mondo del lavoro ha riportato come il 2020 abbia visto il maggior aumento di sempre del numero dei neolaureati e dei diplomati agli MBA (Master in Business Administration) assunti nel settore delle energie rinnovabili o in altre aziende sempre nel campo della green economy.

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