CrediFi, la Bloomberg del mercato immobiliare: grande successo per il database della start up israeliana

Linda Tiralongo

24 Giugno 2015 - 21:46

In Israele Ely Razin crea la start up che rivoluziona la raccolta dati sul mercato immobiliare, in pochi giorni +8 milioni di dollari. Apprezzano gli operatori del comparto per evitare bolle speculative.

CrediFi, la Bloomberg del mercato immobiliare: grande successo per il database della start up israeliana

Si chiama CrediFi: è un potente fornitore di informazioni sul mercato immobiliare e per mole di dati che analizza ogni giorno è paragonabile al colosso statunitense dell’informazione giornalistica Bloomberg.

Nasce in Israele da un’idea che i mercati di riferimento sembrerebbero già apprezzare e dichiarare vincente.
Il database riunisce le informazioni per il mercato immobiliare per tutti i prestiti offerti, compratori e venditori e chiunque abbia bisogno di monitorare in tempo reale i cambiamenti del settore.

CrediFi, l’aggregatore di dati immobiliari
La mancanza di trasparenza, la frammentazione dell’informazione e le inefficienze che hanno condotto alla bolla immobiliare del 2007-2008 sono tra le motivazioni principali che hanno sostenuto lo studio e la realizzazione pratica di una start up innovativa che ancora mancava.
L’aspirazione del suo creatore, Ely Razin, fondatore e CEO di CrediFi, è quella che la piattaforma possa svolgere la funzione di un fornitore globale di dati e analisi di alta qualità del settore immobiliare. In tal senso non basterebbe solo la raccolta delle informazioni grezze, ma occorrerebbe una intelligente manipolazione dei dati per confezionare il semilavorato che si spera possa scongiurare future bolle immobiliari legate per lo più ad asimmetrie informative.

Molti operatori del settore, non essendo in grado di accedere alle informazioni su immobili il cui rischio di investimento era elevato, hanno innescato, più o meno inconsapevolmente, effetti domino disastrosi che la globalizzazione finanziaria ha galvanizzato con vicende non ancora metabolizzate del tutto.
La tecnologia deve allora mettersi prima a servizio dell’economia per evitare poi azioni disinformate capaci di produrre conseguenze deleterie perché, come dichiara Ely Razin:

i mercati immobiliari mancano totalmente di dati e analisi che permettono di investire e di seguire le transazioni in modo intelligente.

Come funziona CrediFi?
Le parti interessate ad avere una visione chiara, ma soprattutto strategica sulle varie opportunità di investimento nel comparto immobiliare, potranno consultare CrediFi: Accederanno ad una piattaforma di raccolta e analisi di dati a cui pervengono in tempo reale aggiornamenti e modifiche sui valori immobiliari che verrano poi studiati da un team di esperti.

+8 milioni di dollari di raccolta dall’avvio
Sulla base di queste valutazioni, CrediFi diffonderà delle note per le agenzie di rating che potranno così esprimere giudizi di valore sull’esposizione di asset immobiliari di cui prima si sapeva quasi nulla. L’idea ingegnosa ha già fruttato 8ml di dollari, cifra destinata a crescere visto che la start up israeliana ha sede anche negli Stati Uniti e tra i suoi utilizzatori ci sono società che gestiscono fondi immobiliari e istituti di credito di New York.

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