Decreto Fiscale 2020, è legge: le novità nel testo definitivo approvato dal Parlamento

Anna Maria D’Andrea

18/12/2019

Testo decreto fiscale 2020 e novità: ecco la versione ufficiale e definitiva della legge di conversione. Nell’articolo il file in pdf da scaricare.

Decreto Fiscale 2020, è legge: le novità nel testo definitivo approvato dal Parlamento

Decreto Fiscale 2020: di seguito il testo della legge di conversione in formato pdf e tutte le novità divenute ufficiali.

Con l’approvazione della legge di conversione del Decreto Legge n. 124/2019 diventano definitive le novità fiscali introdotte sia dal testo approvato dal Governo che dai numerosi emendamenti approvati alla Camera.

Non sono state apportate modifiche in Senato, dove con il voto di fiducia del 17 dicembre 2019 è stato confermato il testo del dl n. 124/2019 così come licenziato dalla Camera.

Il testo della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020 racchiude una serie di novità di rilievo: arriva l’RC auto familiare, per le famiglie meno abbienti sarà introdotto il bonus Tari mentre per i turisti c’è il rischio stangata, con l’aumento della tassa di soggiorno fino a 10 euro.

La lotta all’evasione fiscale resta il focus del decreto collegato alla Legge di Bilancio 2020: una delle novità più criticate è la conferma del carcere per i grandi evasori.

Sarà inoltre modificata la scadenza del modello 730, che dal 23 luglio passerà al 30 settembre, e le novità riguarderanno anche i termini per i rimborsi fiscali, che potranno essere erogati da ottobre.

Più tempo viene concesso ai commercianti per l’adeguamento alla lotteria degli scontrini, il cui avvio è prorogato al 1° luglio 2020.

Nel testo del DL Fiscale 2020 viene eliminata la sanzione prevista per i commercianti che rifiuteranno di comunicare il codice lotteria del contribuente ai fini della partecipazione alla lotteria, sostituita però dalla possibilità di denuncia da parte del consumatore: la segnalazione porterà al rischio di controlli per l’esercente.

Dal testo della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020 è stata inoltre cancellata la multa per i titolari di partita IVA senza POS.

Nessuna novità di rilievo invece sulla stretta all’uso dei crediti fiscali in compensazione da parte dei titolari di partita IVA: il Decreto Fiscale si conferma una pretesa di “prestito forzoso” da parte dello Stato verso le imprese ed i professionisti.

Dal 2020 saranno introdotti nuovi limiti all’uso del contante, che passerà prima a 2.000 e poi a 1.000 euro, ma solo dal 2022.

A fronte di un quadro che si presenta ricco di modifiche, partiamo dalle novità previste nel testo della legge di conversione al Decreto Fiscale 2020 approvato in via ufficiale dal Senato il 17 dicembre 2019.

Decreto Fiscale 2020: tutte le novità nel testo della legge di conversione

La legge di conversione al DL n. 124/2019 si presenta di gran lunga diversa rispetto alla versione del decreto fiscale 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 26 ottobre 2019.

Ecco di seguito il testo della legge di conversione approvata il 17 dicembre 2019 da scaricare in formato pdf:

Decreto Fiscale 2020 - testo definitivo legge di conversione
Scarica il testo della legge di conversione del dl n. 124/2019 approvata in via ufficiale da Camera e Senato

Tutte le novità introdotte solo illustrate articolo per articolo nelle note di lettura alla legge di conversione pubblicate dal Senato:

Note di lettura legge di conversione DL n. 124/2019
Scarica le note di lettura del Decreto Fiscale 2020 pubblicate dal Senato dopo l’approvazione definitiva

Di seguito il testo del DL Fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 ottobre 2019:

Decreto fiscale 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale: ecco il testo
Testo ufficiale e definitivo in formato pdf del decreto legge numero 124/2019

Confrontando i due testi, emerge che sono circa 100 le modifiche introdotte, novità che tuttavia non allentano la stretta del Governo contro l’evasione fiscale.

Protagonista dei 60 articoli contenuti nel testo del DL n. 124/2019 è senza dubbio il tema del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, con una vera e propria stretta a compensazioni e rimborsi Irpef.

La legge di conversione al Decreto Fiscale conferma la stretta alle compensazioni dei crediti relativi alle imposte sui redditi: oltre al visto di conformità oltre i 5.000 euro, dal 2020 l’utilizzo in F24 sarà ammesso solo dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Alle conferme si affianca però il fiume di novità: dal bonus Tari per le famiglie con ISEE basso, fino alle modifiche relative al modello 730 e al rinvio della lotteria degli scontrini. Analizziamo per punti cosa cambia.

Decreto Fiscale 2020: sanzione ridotta per gli F24 con compensazioni scartati

Il decreto fiscale 2020 - decreto legge numero 124/2019 - contiene alcune importanti (e pesanti) novità per aziende e professionisti.

Le compensazioni nel modello F24 diventeranno sempre più difficili e verranno inasprite le sanzioni, con una particolare attenzione agli scarti.

Il testo del DL Fiscale aveva introdotto una sanzione pari a 1000 euro per ogni F24 scartato, senza possibilità di riduzione dell’importo tramite il cumulo giuridico.

Con le modifiche approvate in Commissione all’interno della legge di conversione, la multa viene ridotta a 250 euro per gli scarti relativi a compensazioni di importo superiore a 5.000 euro, mentre viene fissata al 5% per quelle inferiori.

Decreto Fiscale 2020: niente multe per i commercianti che boicottano la lotteria degli scontrini

Tra le novità approvate in Commissione, il Decreto Fiscale 2020 torna anche sulle regole della lotteria degli scontrini.

Il debutto della riffa di Stato è rinviato al 1° luglio e, al posto della multa per i commercianti che rifiuteranno di eseguire gli adempimenti necessari per la partecipazione alla riffa di Stato, arriva il “contribuente segnalatore”.

Il cliente potrà segnalare chi rifiuterà di comunicare all’Agenzia delle Entrate il codice lotteria ed il commerciante sarà inserito nella lista dei contribuenti a rischio. Insomma, boicottare la lotteria degli scontrini potrà comportare il rischio di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Decreto Fiscale 2020: addio sanzioni POS obbligatorio

Nel corso dell’iter di conversione il Decreto Fiscale perde le sanzioni previste per i titolari di partita IVA senza POS.

Il testo del DL n. 124/2019 prevedeva, a partire dal 1° luglio 2020, sanzioni per artigiani e commercianti non dotati di POS.

L’articolo 23 del dl Fisco, eliminato in Commissione, prevedeva:

A partire del 1° luglio 2020, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento

La scelta di eliminare le sanzioni per i commercianti senza POS si presenta tuttavia ricca di criticità, soprattutto se si considera che, in parallelo, il Governo continua a perseguire il piano di lotta al contante e di incentivi ai pagamenti elettronici.

Decreto Fiscale 2020: arriva il bonus Tari per le famiglie con ISEE basso

La conversione in legge del Decreto Fiscale 2020 porta all’introduzione di un nuovo bonus sociale per le famiglie con redditi bassi.

La novità è contenuta in uno degli emendamenti al provvedimento presentato da Forza Italia che ha trovato d’accordo anche Governo e Maggioranza. A pochi giorni dalla scadenza dell’ultima rata della Tari, si punta a rendere l’appuntamento con la tassa sui rifiuti meno pesante per i contribuenti in condizioni sociali disagiate.

Sarà esteso alla tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti lo stesso meccanismo già previsto per le bollette di luce e gas, riconoscendo ai contribuenti con modello ISEE sotto una determinata soglia di beneficiare di uno sconto sul totale dell’importo dovuto.

Sarà l’Arera a fissare le regole per l’accesso allo sconto Tari, secondo i parametri che saranno fissati con DPCM entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020.

Decreto Fiscale 2020: restano i controlli a tappeto sulle fatture elettroniche

Dal 2020 i dati delle fatture elettroniche potranno essere usati dalle autorità in vari campi, quindi non solo ai fini dei controlli fiscali, ma anche per indagini di polizia economico-finanziaria.

Inoltre, i dati saranno conservati da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per otto anni: anche il termine di conservazione viene inasprito, se si tiene conto che i termini ordinari di prescrizione vanno dai 5 ai 7 anni.

Il Decreto Fiscale ha prorogato l’esonero dall’obbligo di fattura elettronica per gli operatori sanitari tramite il Sistema di Interscambio anche per l’anno d’imposta 2020.

Decreto Fiscale 2020: bollo non pagato, cartelle più veloci

Bollo non pagato, iscrizione a ruolo sprint: dal 2020 al contribuente saranno concessi 30 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione, pena la trasformazione dell’avviso dell’Agenzia delle Entrate in cartella.

La novità è parte del corposo pacchetto di misure contenute nel Decreto Fiscale 2020.

La modifica riguarda le modalità di recupero dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche non versata nei termini previsti che, a partire dal 2019, sono trimestrali.

Sarà l’Agenzia delle Entrate, in caso di bollo non pagato ovvero di versamento in ritardo o insufficiente, a comunicare al contribuente l’importo dell’imposta, della sanzione e degli interessi maturati.

Dal canto suo, il contribuente sarà chiamato a rispondere in tempi rapidissimi: in caso contrario, il debito sarà iscritto a ruolo e, in sintesi, verrà inviata apposita cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Sempre sul bollo dovuto sulle fatture elettroniche, il DL Fiscale convertito in legge riduce da 4 a 2 le scadenze nel caso in cui l’importo dovuto sia inferiore a 1.000 euro all’anno.

Restano 4 e trimestrali le scadenze nel caso di importi superiori.

Decreto Fiscale 2020: bollo auto su pagoPA, RC auto familiare e IVA ridotta auto elettriche ed ibride per disabili

Una serie di novità del DL Fiscale 2020 riguardano il settore auto. In primis, viene introdotto l’obbligo di pagamento del bollo auto esclusivamente tramite PagoPA, la piattaforma dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.

Sempre sulla tassa automobilistica, uno degli emendamenti approvati in Commissione crea la banca dati unica, facendo confluire all’interno del PRA i dati relativi al bollo auto, che saranno visibili ad Agenzia delle Entrate, Regioni e Province: l’obiettivo è scovare i maniera tempestiva i casi di evasione.

In materia di auto, il DL Fiscale 2020 introduce l’Rc auto familiare: tutti i veicoli di proprietà del nucleo familiare potranno beneficiare della fascia assicurativa più bassa posseduta in famiglia.

Si tratta di un’estensione della legge Bersani, che consentirà di assicurare con la classe di merito più favorevole mezzi di trasporto anche diversi e anche in caso di rinnovo.

Il requisito è che non vi siano stati incidenti “con responsabilità esclusiva o principale o paritaria negli ultimi 5 anni”.

In ottica green, il Decreto Fiscale estende le agevolazioni IVA per i disabili anche all’acquisto di auto elettriche ed ibride, fino ad ora rimaste escluse dalla possibilità di accesso all’aliquota del 4%.

Decreto Fiscale 2020: modello 730 a settembre, rimborsi Irpef da ottobre

Non esce illeso dal Decreto Fiscale 2020 il modello 730, la dichiarazione dei redditi utilizzata da dipendenti e pensionati.

La scadenza per la trasmissione sarà rinviata al 30 settembre in luogo dell’attuale 23 luglio. A cambiare sarà l’intero calendario degli adempimenti collegati, tra cui la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte di CAF e datori di lavoro, così come i tempi per i rimborsi Irpef, destinati gioco forza ad allungarsi.

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