EUR/USD sotto pressione: cosa aspettarsi sull’euro?

Violetta Silvestri

28 Febbraio 2022 - 11:22

La coppia euro dollaro scambia in ribasso, pressata dall’evolversi della situazione ucraina. Il biglietto verde si impone come asset rifugio nelle turbolenze finanziarie. L’euro è visto ancora debole.

EUR/USD sotto pressione: cosa aspettarsi sull’euro?

Effetto guerra Russia-Ucraina sul cambio euro dollaro: la moneta unica si indebolisce sul biglietto verde, sempre più richiesto come asset rifugio.

Le perdite dell’euro sono state finora relativamente ben contenute, anche se la coppia EUR/USD potrebbe scendere ulteriormente con gli investitori che valutano appieno le ramificazioni degli eventi del fine settimana.

Maggiori sanzioni contro la Russia con l’incognita del blocco Swift per alcune banche, dialogo diplomatico in affanno, incertezza energetica in Europa: questi fattori, nella cornice del conflitto imprevedibile sul campo, stanno pesando sull’euro. Cosa aspettarsi?

Euro dollaro: cosa succede e quali previsioni?

EUR/USD scambia intorno ai 1,117 stamane (ore 11.00 circa) dopo aver toccato i nuovi minimi del 2022 sui 1,1100 in precedenza.

La coppia ha aperto la giornata finanziaria del 28 febbraio con un ampio gap ribassista, con gli investitori in cerca di rifugio dopo gli sviluppi geopolitici del fine settimana.

Il tasso di cambio euro dollaro sta sprofondando in territorio negativo al di sotto di 1,1200 e potrebbe avere difficoltà a scrollarsi di dosso la pressione ribassista nel caso in cui i flussi verso gli asset rifugio sicuri continuino a dominare i mercati finanziari.

Intanto, le delegazioni di Russia e Ucraina dovrebbero incontrarsi per colloqui al confine con la Bielorussia. È difficile dire se le parti saranno disposte o meno a porre fine al conflitto e cercare una soluzione diplomatica.

Se ciò dovesse accadere, fanno notare gli esperti di FXStreet, l’EUR/USD potrebbe mettere in scena un deciso rimbalzo. In mancanza di progressi e con un’ulteriore escalation della crisi dopo l’incontro, invece, potrebbe vedere la valuta comune pressata ancora da vendite.

Da evidenziare, inoltre, che il dollaro è preferito rispetto alle valute europee come opzione di investimento sicura.

L’ indice del dollaro USA, che replica la performance del biglietto verde rispetto a un paniere di sei valute principali, sta aumentando di oltre lo 0,4%, sopra 97,00 punti, mentre si scrive.

“L’USD è il re, offre liquidità e attributi di rifugio sicuro. Quando si verificano problemi, devi cercare una copertura”, ha affermato Rodrigo Catril, uno stratega valutario della National Australia Bank.

Non solo dollaro. Per valutare nel breve termine la performance dell’euro ci sono altri fattori da prendere in considerazione.

L’adozione da parte dell’Europa dell’uso delle sanzioni Swift, per esempio, fa chiedere agli investitori se l’Europa occidentale sarà disposta a ridurre anche le importazioni di petrolio e gas russi.

In effetti, ci sono già state alcune segnalazioni da Paesi UE che esaminano quote/limiti sull’energia russa. Chiaramente, l’Europa dovrebbe pagare prezzi molto più alti per la sua energia in uno scenario del genere e le previsioni di crescita dovrebbero essere declassate.

Secondo l’analisi ING, inoltre, è una grande settimana macro per l’euro, dato il rilascio dell’IPC dell’Eurozona di febbraio (l’IPC francese ha già sorpreso al rialzo). Tuttavia, dati gli eventi a Est, “dubitiamo che un CPI/potenziale più forte, con un atteggiamento aggressivo della BCE, sarà sufficiente per invertire una tendenza altrimenti ribassista per EUR/USD.”

La coppia ha brevemente testato nuovamente i minimi di 1.1110/1120 durante la notte e, salvo qualsiasi svolta a sorpresa nei colloqui Ucraina-Russia, l’euro dollaro resta sbilanciato a 1.10 questa settimana, secondo ING.

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