Federal Reserve: rialzo dei tassi a settembre a rischio a causa dei Non-Farm payrolls?

Flavia Provenzani

02/07/2015

La debolezza dei dati sul report del lavoro e i Non-Farm payrolls negli Stati Uniti compromette il rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve a settembre?

Federal Reserve: rialzo dei tassi a settembre a rischio a causa dei Non-Farm payrolls?

Come mostrato sul Calendario Economico, i Non Farm Payrolls di giugno hanno deluso, con dati inferiori alle aspettative degli analisti, revisioni al ribasso delle rilevazioni precedenti e, sopra ogni cosa, per il salario medio orario che non ha registrato alcuna variazione mensile.

Questo ha portato il market mover a registrare solo un 2% di rialzo nella versione annualizzata, in contrasto con il rialzo sopra le aspettative del report di maggio.

Senza inflazione sui salari, non vi è alcun reale aumento sull’inflazione core, elemento che la Federal Reserve guarda con grande attenzione nella decisione sulla tempistica per il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

Il rialzo dei tassi di interesse ad opera della Federal Reserve sono a rischio dopo la delusione dei Non-Farm payrolls?

Presumendo che dalle trattative tra la Grecia e i suoi creditori non si generi un disastroso contagio a livello mondiale, il report sul lavoro di giugno pubblicato oggi sul Calendario Economico non comprometterà il primo rialzo dei tassi della Fed, ma potrebbe ritirare invece il secondo aumento.

Ecco 5 punti a sostegno di un aumento dei tassi di interesse a settembre nonostante la delusione dei NFP:

  1. I commenti della Federal Reserve: i membri della Fed hanno iniziato a parlare sempre più spesso di un aumento dei tassi di interesse nel mese di settembre. Ma anche dopo aver preparato il mercato in tal senso, la banca centrale potrebbe sempre tornare ad essere «dati-dipendente» e rimandare. Tuttavia, la Fed sembra voler proseguire sulla strada giusta.
  2. Rialzo graduale: all’interno dei commenti e delle dichiarazioni della Fed circa il rialzo dei tassi, abbiamo anche sentito parlare di un movimento molto graduale, e i mercati stanno iniziando a crederci. In molti credono che la Yellen - presidente della Fed - sia una di quei membri che prevedono un solo rialzo dei tassi entro la fine del 2015, e non due. Un rialzo a settembre e un’attesa fino a gennaio o marzo potrebbe ben adattarsi alla gradualità di cui si parla.
  3. Debolezza sui dati transitoria: Dato che già la debolezza sui Non-Farm payrolls di marzo è stata considerata dalla Fed un evento transitorio, è molto probabile che applichi questa visione anche sulla delusione del market mover sul salario orario medio.
  4. Gli altri market mover sono positivi: le dati di Atlanta hanno mostrato guadagno annualizzato del 3,3% nel mese di aprile e maggio; anche i costi dell’occupazione e il costo del lavoro sono piuttosto ottimisti.
  5. Il pericolo dei tassi bassi: Gli Stati Uniti hanno i tassi di interesse vicini allo zero da molto tempo. Con la Federal Reserve già accusata della bolla speculativa negli Stati Uniti al tempo della crisi, è certo che la banca centrale vorrà evitare di essere di nuovo responsabile.

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