Il modello Pollica 2050 per la rinascita e ricrescita dei borghi italiani

Domenico Letizia

28 Marzo 2022 - 17:00

Il modello Pollica 2050 sta diffondendo sul territorio progetti pilota per “prototipare” nuovi archetipi di sviluppo grazie ad un processo di crescita innovativa comune.

Il modello Pollica 2050 per la rinascita e ricrescita dei borghi italiani

I piccoli borghi della nostra penisola possono ripensare il proprio ruolo politico, culturale ed economico valorizzando e digitalizzando le eccellenze e le tradizioni locali. Nel Cilento, la comunità di Pollica, mettendo al centro la Dieta Mediterranea come modello di Rigenerazione Ecologica Integrale, ha avviato una innovativa e sostenibile progettualità per valorizzare le risorse dormienti, con una strategia che mira a creare un vero e proprio ecosistema che riuscirà ad auto-alimentarsi e rigenerarsi per persistere nel tempo e far ricrescere i territori.

Il modello “Pollica 2050 – Vivere Mediterraneo” non solo prevede la diffusione di numerosi servizi, come l’offerta formativa territoriale innovativa, le piattaforme di monitoraggio ambientale, le piattaforme digitali per la valorizzazione dell’offerta turistica, nuove strategie di agricoltura 4.0 e la telemedicina, siano condivisi con tutta la rete dei comuni partner, ma soprattutto che il modello sia facilmente replicabile su larga scala per la rinascita e ricrescita dei borghi marginali attraverso i fondi del Pnrr.

L’obiettivo del Comune di Pollica e del Future Food Institute è quello di creare un ecosistema digitale, innovativo e sostenibile per favorire le nuove generazioni, garantire giustizia sociale per le comunità, implementare uno sviluppo che sia davvero sostenibile, partecipato e integrale attraverso un rinnovamento radicale e strutturale capace di coinvolgere tutto il tessuto sociale, su tutti i livelli. Un approccio applicabile anche al concetto di sviluppo che attraverso gli strumenti del marketing territoriale, della comunicazione innovativa e della sostenibilità intelligente dei sistemi produttivi e occupazionali vuole rilanciare la Dieta Mediterranea per far incontrare con logiche smart e virtuose il territorio e le persone.

Accelerando la Transizione Digitale e sostenibile, leva imprescindibile per l’attuazione del vero Green Deal, che impone di affrontare una vera e propria Transizione Culturale, la comunità di Pollica sta riflettendo sull’essenzialità di implementare competenze e digitalizzazione. Opportunità che possono sviluppare occupazione ed economia, impegnandosi nella protezione della biodiversità con progetti innovativi promossi con le Università e con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute dell’ecosistema, del tasso di biodiversità attraverso lo studio dello stato di salute delle api o l’analisi della biodiversità marina attraverso il monitoraggio della pesca artigianale locale.

Innovatori, politici, cittadinanza ed esperti di comunicazione che hanno intrecciato le proprie visioni durante i recenti lavori della Pollica Digital Week, manifestazione dedicata all’educazione e all’innovazione digitale al servizio della rigenerazione culturale, sociale ed economica del territorio. La Pollica Digital Week ha l’obiettivo di promuovere la transizione digitale, innovativa e sostenibile per affrontare una vera e propria transizione culturale, acquisendo nuove competenze nel settore digitale, potente mezzo, inclusivo e con enormi potenzialità per lo sviluppo economico, per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, valorizzando uno sviluppo che non solo sia sostenibile, ma in grado di promuovere una rigenerazione comunitaria, partecipata e integrale dei territori e della cittadinanza.

Il modello Pollica 2050 sta diffondendo sul territorio tantissimi progetti pilota per “prototipare” nuovi archetipi di sviluppo e procurement provenienti da modelli rigenerativi grazie a un processo di co-design che vede coinvolti numerosi partners dell’innovazione e della digitalizzazione con gli agricoltori, gli allevatori e gli apicoltori della comunità di Pollica.

Una visione, nata da Sara Roversi del Future Food Institute e dal sindaco Stefano Pisani, che attraverso la tracciabilità del food locale, la promozione di un nuovo modello di turismo e la creazione di nuovi spazi di co-working per imprenditori e professionisti riesce ad attrarre i giovani professionisti con servizi digitali per il South Working. Inoltre, la creazione del Fab Lab e del Media Lab, situati presso il Castello dei Principi Capano di Pollica, ha permesso la crescita di una formazione capillare all’innovazione e alle nuove dinamiche occupazionali con una Digital Academy pronta a formare cittadini di ogni età sulle competenze digitali e tecnologiche della nostra attualità economica e sociale.

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