Pil Italia: Istat conferma crescita zero nel secondo trimestre

Antonio Atte

02/09/2016

Pil Italia: l’Istat rivede leggermente al rialzo le stime sul prodotto interno lordo rispetto al 2015, ma conferma la crescita zero su base trimestrale.

Pil Italia: Istat conferma crescita zero nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo italiano, rispetto allo stesso periodo del 2015, è cresciuto dello 0,8% (come osservabile del nostro calendario economico).

L’Istituto nazionale di statistica rivede leggermente al rialzo la stima preliminare pubblicata lo scorso 12 agosto, pari allo 0,7%.

Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il PIL su base trimestrale. L’Istat conferma infatti la crescita zero per l’Italia nel periodo che va da aprile a giugno.

Per quanto riguarda la domanda interna - si legge nel report Istat - “i consumi nazionali sono stazionari in termini congiunturali, sintesi di un aumento dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di un calo dello 0,3% della spesa della PA, mentre gli investimenti fissi lordi hanno registrato una flessione dello 0,3%”.

Le importazioni, invece, sono aumentate dell’1,5% mentre l’incremento delle esportazioni è stato pari all’1,9%.

Al netto delle scorte, prosegue l’Istituto, la domanda nazionale “ha sottratto 0,1 punti percentuali alla variazione del PIL”.

L’Istat rileva “contributi nulli per i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) e per gli investimenti fissi lordi e un contributo negativo (-0,1 punti percentuali) per la spesa della Pubblica Amministrazione (PA)”.

La variazione delle scorte, inoltre, “ha contribuito negativamente per 0,1 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato positivo per 0,2 punti percentuali”.

L’Istat spiega che “il valore aggiunto registra incrementi congiunturali nell’agricoltura (0,5%) e nei servizi (0,2%) mentre diminuisce (-0,6%) nell’industria”.

Per quanto riguarda il settore dei servizi, va segnalata una significativa espansione delle attività professionali e di supporto (0,5%) e di quelle del comparto del commercio, trasporto e alloggio (0,4%). Calano, invece, le attività finanziarie e assicurative (-0,6%).

Istat: PIL Eurozona a +1,6% rispetto al 2015

Rivolgendo lo sguardo agli altri Paesi, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito, dello 0,4% in Germania e dello 0,3% negli Stati Uniti, mentre è rimasto invariato in Francia.

In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,7% in Germania, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti.

Il PIL dei paesi dell’area Euro - sottolinea l’Istat - è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% in relazione all’analogo periodo del 2015.

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