Primi passi nel Forex - Passo 2: le fonti

Redazione

02/03/2010

Primi passi nel Forex - Passo 2: le fonti

Come avrai ormai capito i primi tempi per un aspirante forex trader sono settimane o anche mesi di duro studio: non che ad un certo punto si possa smettere di imparare, ma all’inizio non ci si può permettere di entrare sul mercato da sprovveduti a meno che non si voglia pagare in denaro sonante il tempo risparmiato con il mancato studio.

La formazione di un buon trader deve portare allo sviluppo di 3 qualità:

  1. La conoscenza delle basi teoriche del trading (e man mano anche dei concetti più difficili).
  2. La capacità di leggere i grafici ed interpretare le notizie.
  3. La disciplina nel darsi una strategia di trading e nell’eseguirla alla lettera.

Prima di iniziare con il Passo 2 facciamo una breve verifica che il Passo 1 sia andato a buon fine:

  • Hai eseguito le 3 settimane di operatività in demo?
  • Hai tenuto nota dei risultati su un quaderno o su un foglio di carta?

Procedi con con il Passo 2 solo se le risposte sono «SI» e «SI»

Sii onesto: le indicazioni del passo 1 sono importanti e sono state scritte solo nel tuo interesse.E’ importante non imbrogliare e non avere fretta in questa fase: c’è un motivo preciso per cui ti vengono richieste 3 settimane di test in demo prima di procedere anche solo con la lettura: è un test che stai eseguendo sulla tua capacità di darti disciplina e perseveranza; due doti fondamentali per un trader.

Se sei pronto per procedere con il Passo 2 hai con te il foglio della tua operatività. Sarebbe davvero una soddisfazione per noi della redazione vederne una copia scannerizzata e postata sul Forum, nella sezione «l’aula e la palestra».

Non avere timore a condividere i tuoi risultati, anche se sono negativi. A questo livello è una cosa normalissima, ci sarebbe anzi da farsi delle domande se dopo 3 settimane di operatività «alla cieca» il conto demo fosse in attivo!

Le basi teoriche del trading

Nel trading c’è una sola certezza: non esistono certezze.Diciamoci la verità: nel XXI secolo non è ancora chiaro se i mercati finanziari siano o meno prevedibili.

Tutto ciò che sappiamo di vero e concreto di fronte ad un indice o ad un cross nel Forex è il prezzo corrente, tutto il resto è dato semplicemente da fattori emotivi ed «epistemologici» che, contemporaneamente, generano l’andamento dei prezzi e la lettura di quello stesso andamento negli «attori» del mercato stesso.

Questi fattori di cui abbiamo appena accennato sono fattori di tipo:

  • Fondamentale
  • Tecnico
  • Emotivo

Per ognuno di questi fattori c’è una diversa disciplina adatta a comprendere e cercare di anticipare il corso degli eventi, o meglio dei prezzi:

  • Analisi Fondamentale
  • Analisi Tecnica
  • Analisi del Sentiment

Cerchiamo di spendere due parole su tutti e 3 i tipi di analisi, per quanto i concetti meritino di certo una disquisizione più ampia.

Analisi tecnica

E’ lo strumento più utilizzato, più concreto ed apparentemente più oggettivo per farsi un’idea dell’andamento dei prezzi e si basa di fatto sull’analisi dei prezzi passati per prevedere i futuri.
L’idea di fondo è che i grafici tendano a ripetersi generando particolari «figure» o conformazioni riconoscibili che anticipano la formazione di trend più o meno consistenti nell’una o nell’altra direzione.
Gli strumenti dell’analisi tecnica sono gli indicatori e lo studio dei grafici, che puoi approfondire nella sezione dedicata all’analisi tecnica.

Analisi Fondamentale

E’ un livello di analisi apparentemente meno oggettivo ma decisamente importante: si tratta dell’interpretazione degli eventi e delle notizie macroeconomiche e microeconomiche che hanno incidenza sull’andamento di un indice o di un cross Forex.

In un certo senso l’analisi fondamentale precede l’analisi tecnica poichè si potrebbe affermare che siano gli eventi a dettare l’andamento che poi si traduce nei grafici nelle particolari formazioni di prezzo che spesso si realizzano.

Analisi del Sentiment

È in qualche modo una parte implicita dell’analisi fondamentale che si sofferma su notizie o più spesso rumors che determinano un’atteggiamento emotivo, o sentiment per l’appunto, nei confronti di un particolare argomento che si rispecchiano poi in acquisti o vendite su titolo o valute.

Un esempio destinato a diventare un classico è il tormentone dei PIGS durante il 2010: ogni tot di tempo, benché la situazione contabile e politica dei paesi deboli della UE rimanessero stabili (anche se negativi), e quindi in assenza di variazioni significative sotto l’aspetto dell’analisi fondamentale, l’uscita di rumors su «nuovi problemi» e «possibili declassamenti» ha portato a decise picchiate dell’euro, per poi tornare verso i livelli pre-panico.
Per farsene un’idea basta cercare «PIGS» sulla barra di ricerca in fondo alla pagina.

Come impostare l’attività di studio

Ora che conosci i ferri del mestiere devi imparare come usarli, e da qui inizia la parte in cui la tua indole e le tue capacità sono determinanti.

Imposta il tuo studio in modo da creare un tuo personale stile di trading.La tua attività di studio infatti dovrà essere improntata sulla costruzione di un tuo personale modo di fare trading: è l’unico sistema per ottenere risultati e soddisfazione da questa attività.

Fare trading non è come cucinare una ricetta: non basta replicare pedissequamente ciò che hanno fatto altri con successo per avere gli stessi successi, questo perché nel trading si cucina con ingredienti «magici» che cambiano in continuazione, così la stessa ricetta non viene mai proprio identica a sé stessa.
Un vero chef in questi casi non si lascia scoraggiare dalle inevitabili schifezze che escono dal forno di tanto in tanto ma si impegna per riuscire a sviluppare un suo particolare sesto senso, che altro non è che talento unito ad esperienza, che gli consenta di ottenere ottimi piatti sfruttando sempre gli ingredienti a disposizione in quel preciso momento.

Quindi: va benissimo studiare e conoscere tecniche, strategie ed indicatori altrui, ma bisogna arrivare a comprendere fino in fondo come queste cose sono nate nella mente di chi le ha congeniate per carpirne l’intrinseco segreto che le ha rese vincenti, almeno nel passato.

Per quel che concerne il futuro, che è poi dove dovrà andarti a sudare i profitti, non c’è nulla di scritto sulla pietra. L’unica cosa certa è che più competenza ed esperienza avrai accumulato, più ti sarà facile comprendere come operare prima ed operare con profitto poi, qualsiasi sia la realtà che ci riserva il futuro.

Dove studiare e come usare la demo

Veniamo ora alle fonti per la tua formazione.

Inutile dire che il web pullula di materiale più o meno buono. Dopo quanto letto ed appreso finora dovresti essere in grado di fare una selezione di massima su ciò che può essere buono e ciò che non può esserlo.
Una buona idea per togliersi i dubbi è condividere ciò che trovi sul forex forum e confrontarti con gli altri, incluso lo staff della redazione, sulla bontà delle fonti che troverai.

La Scuola di Trading - Da marzo 2011 è online la Scuola di Trading, un corso completo ed approfondito sul mondo del trading online completamente gratuito.

Per seguire la scuola è necessario iscriversi all’indirizzo: http://www.scuoladitrading.it/

Scegli delle guide cartacee - Veniamo ora a qualcosa di più concreto nel senso materiale: i libri cartacei.
I titoli relativi ai mercati finanziari sono in genere molto costosi, ma il gioco vale la candela: se ti piace la finanza, acquistare libri è un investimento anche sulla tua cultura personale.

Su Forexinfo trovi la sezione Bookshop che raccoglie e recensice alcuni titoli. Le recensioni di titoli non presenti in archivio sono graditissime ed inviabili via email ad assistenza@forexinfo.it.

Utilizza questo periodo anche per testare in demo ciò che studi e apprendi. Puoi aprire conti demo con più brokers in modo da fare pratica con diverse piattaforme e trovare il broker più adatto alle tue esigenze.

Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per un aspirante trader

Quanto deve durare l’attività di studio proposta in questo passo? La risposta più corretta è «tutta la vita». Il mondo infatti, e la finanza anche più in fretta, cambia in continuazione.
Essere un trader è un’ottima scusa per leggere il giornale ed affermare «sto lavorando!».

Utilizza i tuoi risultati in demo per capire quando sarà il momento di passare al Passo 3: un mese di attività con il 60% o più di operazioni chiuse in attivo è un buon tirocinio prima dell’operatività reale.

Attento però all’onestà nei tuoi stessi confronti: continua ad annotare i risultati ed evita di tralasciare operazioni che fai «per prova». Prendi nota di tutto ciò che fai su tutte le demo che hai e passa al trading reale, ovvero al passo 3, solo quando l’obiettivo proposto sarà raggiunto. Se deciderai di alzare ulteroirmente l’asticella all’80% o al 90% lo farai nel tuo interesse.

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