Stock Bonus Certificates: cosa sono e come funzionano

Ufficio Studi Money.it

17 Settembre 2018 - 13:19

Guida completa al funzionamento di questa tipologia di Investment Certificate, strumenti d’investimento di breve-medio termine emessi a un valore nominale pari al valore iniziale (strike price) dell’azione sottostante. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Stock Bonus Certificates: cosa sono e come funzionano

Gli Stock Bonus Certificates sono una tipologia di Certificati d’investimento che rientra nella categoria ACEPI dei Certificati a capitale condizionatamente protetto. Appartenente alla macrocategoria dei Bonus Cap Certificate, questi strumenti finanziari offrono all’investitore la possibilità, al verificarsi di determinate condizioni, di ottenere un Bonus qualora l’intuizione sull’andamento della stessa si rivelasse corretta.

Stock Bonus Certificate: come funzionano e caratteristiche

Oltre alla possibilità di ottenere un bonus se a scadenza quotano a un valore superiore o uguale al livello barriera, la principale novità dei nuovi Stock Bonus Certificate risiede nel fatto che sono emessi a un valore nominale pari al valore iniziale (strike price), rappresentato dal prezzo dell’azione sottostante alla prima data di rilevazione.

Questo elemento consente agli investitori una maggior efficienza nella modulazione dei propri investimenti rendendo più facile l’accesso al mercato grazie alla size ridotta rispetto al taglio minimo tradizionale di 100 euro per certificato.

L’osservazione della Barriera solamente a scadenza, inoltre, assicura all’investitore la protezione del capitale investito in caso di moderati ribassi dell’attività finanziaria sottostante nel corso della vita dello strumento.

Come gli altri Investment certificates, gli Stock Bonus Certificates sono strumenti finanziari derivati in quanto il loro prezzo di mercato è legato all’andamento di quello dell’azione sottostante.

Sono quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e negoziabili nei giorni di Borsa aperta dalle 9:05 alle 17:30. La loro liquidità è garantita dalla costante presenza del market maker, tipicamente il desk trading dell’emittente.

Il pay-off dei Stock Bonus Certificates

La struttura dei pay-off degli Stock Bonus Certificates è molto semplice. Se a scadenza il valore dell’azione sottostante è pari o superiore al livello barriera, l’investitore riceve l’importo nominale più un Bonus, calcolato in percentuale rispetto al valore iniziale dell’attività finanziaria sottostante. Se invece a scadenza il valore dell’azione sottostante è inferiore al livello barriera, l’investitore riceve un importo commisurato all’effettiva performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.

Gli Stock Bonus Certificates, come tutti i Certificati, sono soggetti ad un regime fiscale favorevole all’investitore in quanto i proventi sono considerati redditi diversi di natura finanziaria con aliquota pari al 26%. A differenza di altre classi di investimento quali i fondi e gli ETF, i Certificati permettono di utilizzare le eventuali plusvalenze per compensare perdite pregresse.

A scadenza sono dunque questi i due possibili scenari cui l’investitore può incorrere:

  • Se la quotazione del sottostante è superiore o pari a quella fissata in fase di emissione del Certificate, l’investitore riceve il prezzo di emissione del prodotto più il bonus stabilito in fase di emissione dall’emittente del certificato;
  • Se il valore del sottostante è inferiore alla Barriera, l’investitore riceve un importo commisurato alla performance registrata dal sottostante dall’emissione del Certificate al giorno di scadenza dello stesso. Oltre a non aver incassato il bonus previsto, il risparmiatore subisce così una perdita di valore del prezzo di emissione del Certificato come se avesse investito direttamente nel sottostante.

Bonus Stock Certificate: i termini chiave per capire l’investimento

Quando un investitore sta valutando se ed eventualmente quali Bonus Stock Certifcates acquistare, i termini cui deve fare particolare attenzione prima di procedere all’acquisto o alla vendita sono i seguenti:

  • ISIN: ossia il codice alfanumerico che identifica in modo univoco un’attività finanziaria;
  • Livello iniziale del sottostante (o strike price): ossia il prezzo dell’attività finanziaria sottostante rilevato in fase di emissione del Certificate e che viene usato alla scadenza del prodotto per determinarne il pay-off. Nel caso dei Stock Bonus Certificates è ugual eal Valore nominale cui lo strumento viene emesso;
  • Mercato di quotazione: ossia il mercato dove lo strumento finanziario è quotato;
  • Scadenza: ossia il giorno in cui l’emittente effettua la rilevazione finale del valore del sottostante e in base al pay-off risultante liquida gli investitori che ancora detengono in portafoglio il Certifcate;
  • Ultimo giorno di negoziazione: ossia l’ultimo giorno in cui il Certificate è negoziabile liberamente sul mercato dove lo strumento è quotato;
  • Sottostante: ossia l’attività finanziaria che determina il prezzo, e dunque la performance, del Certificate;
  • Livello Barriera: livello o prezzo del sottostante sotto il quale l’investitore perde la protezione del capitale investito nel Certificate;
  • Emittente: l’istituzione finanziaria che ha emesso il Certificate;
  • Lotto minimo: il numero minimo di Certificate che possono essere acquistati o venduti;
  • Bonus: ossia l’ammontare che viene pagato all’investitore nel caso in cui il sottostante alla data di valutazione finale sia pari o superiore al Livello iniziale (strike price);
  • Multiplo: la quantità di sottostante controllata da ciascun Certificate e pari al rapporto tra il prezzo di sottoscrizione in fase di emissione del Certificate e il Valore di Riferimento Iniziale dell’attività finanziaria sottostante.

A quali investitori sono rivolti?

Per la loro peculiarità gli Stock Bonus Certificates sono strumenti adatti ad investitori che hanno una visione rialzista sull’attività finanziaria sottostante. L’investitore riceve infatti il Bonus solo nel caso di rialzo del prezzo dell’attività finanziaria sottostante, ovvero se alla data di valutazione finale l’attività finanziaria sottostante quoti ad un valore superiore rispetto al valore di rilevazione iniziale (o strike price).

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