Chi è Andrea Delmastro? Biografia, guadagni e stipendio del sottosegretario di FdI

Alessandro Cipolla - Giorgia Bonamoneta

02/01/2024

La biografia, lo stipendio e i guadagni di Andrea Delmastro, il sotto segretario di Fratelli d’Italia salito alle cronache per il caso Cospito e per l’incidente durante la festa di Capodanno.

Chi è Andrea Delmastro? Biografia, guadagni e stipendio del sottosegretario di FdI

Chi è Andrea Delmastro? Una domanda questa di grande attualità visto che, dopo il caso Alfredo Cospito, adesso il sottosegretario di Fratelli d’Italia è di nuovo nella bufera per quello che è accaduto a Capodanno.

Andrea Delmastro è l’attuale sottosegretario alla Giustizia, uno degli esponenti più in vista del partito di Giorgia Meloni che a fine novembre è stato rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito del caso Cospito. “Lo rifarei domani mattina, gli italiani hanno diritto di sapere che c’era un attacco al 41 bis” è stato il commento del deputato dopo la decisione del gup.

Adesso però un’altra vicenda ha travolto il sottosegretario. Durante una festa per la notte di Capodanno, un colpo partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo - altro deputato di Fratelli d’Italia - ha ferito fortunatamente in maniera non grave il cognato di uno degli agenti della scorta di Andrea Delmastro.

Sono allibito - è stato il commento rilasciato a La Repubblica da Delmastro -. Avessi saputo che Pozzolo era armato, gli avrei detto di non venire alla festa”.

Vediamo allora la biografia di Andrea Delmastro, soffermandoci in particolare sui guadagni e sullo stipendio percepito dal sottosegretario che per le opposizioni si dovrebbe dimettere.

Chi è Andrea Delmastro: biografia e carriera

Andrea Delmastro Delle Vedove, protagonista del caso Cospito insieme a Donzelli e ora dei fatti avvenuti a casa sua durante la notte di Capodanno, è un politico italiano nato a Gattinara il 22 ottobre 1976. Andrea è figlio di Sandro avvocato e politico di Alleanza Nazionale.

Delmastro figlio ha percorso una strada molto simile a quella del padre: si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino ed è diventato avvocato penalista proprio come il padre. Ha iniziato a fare politica negli ambienti del Fronte della gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale Italiano-destra nazionale. È anche diventato segretario provinciale della stessa, prima di passare all’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale.

Ha svolto una lunga attività politica come consigliere provinciale di Biella, poi assessore comunale e infine sostenuto da Fratelli d’Italia viene candidato alla camera nel collegio nominale di Biella alle elezioni politiche del 2018.

Fedelissimo di Giorgia Meloni, alle elezioni politiche del 2022 viene ricandidato e rieletto con il 53,85% dei voti. Con la nascita del governo Meloni viene indicato dal Consiglio dei Ministri come sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, per affiancare il ministro Carlo Nordio e ottenendo la delega al corpo di polizia penitenziale.

Quanto guadagna Andrea Delmastro?

Per risponde alla domanda quanto guadagna Delmastro bisogna rispondere alla domanda quanto guadagnano i deputati italiani. Un normale stipendio prevede un’indennità netta di 5.000 euro al mese, più la diaria e un rimborso spese; a questi si sommano rimborsi telefonici e per i trasporti. In totale si arriva a circa 14.000 euro al mese, a cui si aggiunge anche un assegno di fine mandato.

Stando alla dichiarazione dei redditi 2018, che si riferisce al 2017 come periodo di imposta quando Andrea Delmastro non era ancora deputato, il reddito complessivo dichiarato è stato di 102.444 euro.

Dichiarazione dei redditi Delmastro 2018
Fonte Camera dei Deputati

Nell’ultima dichiarazione dei redditi disponibile invece, quella del 2023, il reddito complessivo dichiarato dal sottosegretario alla Giustizia è stato di 174.672 euro.

Dichiarazione dei redditi Delmastro 2023
Fonte Camera dei Deputati

Perché Delmastro è stato rinviato a giudizio?

Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia del ministro Carlo Nordio, riteneva che il deputato Donzelli avesse il diritto a ricevere informazioni che erano contenute in una relazione a “divulgazione limitata”, ma non segreta. Questa è la difesa di Delmastro, per cui la limitata divulgazione riguarda la catena del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ma non ha efficacia nei confronti del decisore politico. Giovanni Donzelli non era conoscenza della clausola di limitata divulgazione, “perché per me non c’era nessun segreto” ha detto.

La linea è quella confermata il 17 febbraio scorso davanti ai pm di Roma, quando il sottosegretario è stato indagato per violazione di segreto a proposito di colloqui tra detenuti e la visita dei deputati del Partito Democratico durante lo sciopero della fame di Alfredo Cospito.

Le notizie, redatte dagli agenti del penitenziario di Sassari, avevano fretta di essere trasmesse. Lo racconta Mauro D’Amico, ex capo del Gom:
“La sera della domenica 29 gennaio mi ha telefonato il dottor Russo (capo del Dap, ndr ) dicendomi che era necessario redigere un appunto su Cospito poiché avrebbe dovuto inviarlo in via Arenula (sede del ministero della Giustizia, ndr ) con urgenza”

È proprio la fretta e la pressione per ottenere il plico di informazioni che ha convinto il giudice a ordinare il processo per il sottosegretario, nonostante la richiesta di proscioglimento dei pm come ricorda il Corriera della Sera. Sono stati proprio i pm a domandare a Delmastro se avesse divulgato ad altri informazioni “limitate”, oltre al caso Donzelli, e la risposta è stata “non lo posso escludere”.

E mentre Delmastro continua a considerarsi straordinariamente fiero delle azioni che ha intrapreso, affermando che lo rifarebbe anche domani mattina, l’opposizione chiede le dimissioni del sottosegretario.

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