Bollette, nuovi aiuti per ridurre le tariffe: il piano del governo per tagliare i prezzi di luce e gas

Stefano Rizzuti

11/04/2023

Il governo Meloni, stando alle prime stime del Def, è intenzionato a indirizzare 3 miliardi di euro al rinnovo degli aiuti in bolletta per il secondo trimestre del 2023: cosa cambierà per luce e gas?

Bollette, nuovi aiuti per ridurre le tariffe: il piano del governo per tagliare i prezzi di luce e gas

Gli aiuti in bolletta torneranno. Il governo Meloni ha intenzione di rinnovare gli sconti applicati a famiglie e imprese anche nel secondo semestre del 2023. Con la speranza che i costi energetici continuino a scendere e le risorse da investire siano sempre meno.

Per il momento l’esecutivo stima l’investimento di altri 3 miliardi di euro per l’anno in corso per mitigare il caro bollette. Queste sono le cifre definite nel Documento di economia e finanza che il governo varerà in Consiglio dei ministri. Il Def prevede una riduzione di deficit e debito e una crescita del Pil dell’1% per il 2023.

Il documento conterrà, in linea generale, le principali misure che il governo intende mettere in campo e gli investimenti necessari per farlo. Una prima stima, quindi, è quella sugli aiuti in bolletta: si passerebbe dai 21 miliardi del primo trimestre ai 5 miliardi del secondo per arrivare, infine, a una cifra più bassa per l’ultima parte dell’anno.

Le priorità del Def: dalle bollette alla riforma dell’Irpef

Tra le priorità delineate dal Def, sottolinea il Messaggero, c’è sempre la delega fiscale. Dovrà essere attuata entro 24 mesi, ma l’intenzione è di applicare la riduzione da quattro a tre aliquote Irpef già dal 2024. Parte dei 3 miliardi liberati dall’innalzamento del tetto del deficit potrebbero essere utilizzati proprio per la riforma del fisco. O, ancora più probabile, queste risorse potrebbero essere impiegate per gli aiuti in bolletta, da rinnovare - anche se probabilmente in maniera parziale - per la seconda parte dell’anno.

Come cambieranno gli aiuti in bolletta

Difficile, a oggi, definire i nuovi sostegni contro il caro bollette. Innanzitutto perché la speranza del governo è che i prezzi di luce e gas continuino a scendere, come già sta avvenendo ora. Se i costi si abbasseranno ulteriormente, l’intervento del governo potrebbe ridursi. Bisognerà quindi capire in che modo (e se) verranno confermati i crediti d’imposta, il taglio degli oneri di sistema e dell’Iva sul gas e tutti gli sconti - a partire dal bonus atteso per ottobre - attualmente previsti.

Def, il piano del governo

Come detto una delle priorità assolute del governo Meloni è la riforma fiscale. La speranza è di finanziarla agendo sempre sul fisco, sulle agevolazioni nello specifico. Servirebbero tra i 4 e i 5 miliardi, almeno, e non è detto che non si vadano a prendere anche da altre voci di spesa.

Il governo dovrà poi quantomeno confermare per 2024 il taglio del cuneo fiscale al 2% e al 3% in base ai redditi. Anzi, l’esecutivo vorrebbe andare oltre, avvicinandosi sempre più all’obiettivo finale: un taglio di cinque punti percentuali entro la fine della legislatura. Per ora, però, i soldi a disposizione sono pochi e bisognerà capire in autunno se c’è margine per allargare la riduzione delle tasse sul lavoro.

La maggioranza vorrebbe intervenire anche con un pacchetto di misure per contrastare la denatalità, senza inoltre dimenticare la riforma delle pensioni. Difficile arrivare alla Quota 41 nel 2024, mentre sembra più facile una proroga per la Quota 103 di almeno un anno.

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