Bonus 80 euro tredicesima 2024, ecco cosa c’è di vero

Simone Micocci

22 Aprile 2024 - 18:11

In arrivo un bonus 80 euro sulla prossima tredicesima? È una possibilità, solo nelle prossime ore ne avremo certezza.

Bonus 80 euro tredicesima 2024, ecco cosa c’è di vero

Dovrebbe arrivare domani in Consiglio dei ministri la bozza del decreto legislativo sul riordino Irpef che aggiungerà un altro pezzo alla riforma fiscale attuata nel corso di quest’anno che tra le tante novità ha introdotto un’aliquota Irpef ridotta al 23% (rispetto al 25%) per lo scaglione di reddito compreso tra i 15 mila e i 28 mila euro.

Tra le indiscrezioni circolate in queste ore rispetto alla bozza del decreto legislativo in esame al ministero dell’Economia, c’è quella riguardante l’introduzione di un bonus fino a 80 euro che dovrebbe essere corrisposto sulla prossima tredicesima di fine anno, ma solo per i lavoratori con reddito non superiore a 15 mila euro.

Una novità che tuttavia per il momento non è stata confermata, anzi c’è stata persino una parziale smentita da parte del sottosegretario al Mef, Maurizio Leo, il quale ha dichiarato che la bozza che sta circolando in queste ore non rappresenta una versione definitiva, lasciando quindi intendere che nelle prossime ore potrebbero esserci dei cambiamenti.

Cos’è il bonus 80 euro previsto (forse) sulla prossima tredicesima

Oggi chi ha un reddito compreso tra gli 8.174 e i 15 mila euro beneficia del trattamento integrativo in busta paga, ex bonus Renzi, pari a 100 euro netti al mese per 12 mensilità. Questo, infatti, non spetta sulla tredicesima.

A tal proposito il Mef starebbe riflettendo sulla possibilità che in loro favore possa essere riconosciuto un apposito bonus anche sulla tredicesima, a fronte di un importo che al massimo potrà essere di 80 euro. Per l’ammontare preciso dell’incremento, però, bisognerebbe pazientare ancora qualche mese, in quanto verrebbe definito da un apposito decreto del Mef da adottare entro il 15 novembre 2024.

Solo allora, infatti, il governo saprà di quante risorse potrà disporre per il pagamento del bonus sulla tredicesima, per la quale verrebbero utilizzate le entrate derivanti dal concordato preventivo biennale rivolto alle Partite Iva.

La buona notizia è che questo bonus sarebbe solamente un “antipasto” per il prossimo anno. Nella bozza del provvedimento, infatti, si legge che l’incremento della tredicesima verrà introdotto “nelle more dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo per i redditi di lavoro dipendente riferibili alle tredicesime mensilità” che dovrebbe vedere la luce già nel 2025 (insieme a un nuovo bonus di 100 euro per i redditi alti).

È ancora presto per parlare con certezza del bonus 80 euro sulla tredicesima

Come anticipato, però, per il momento di vero c’è solo il fatto che in una delle bozze circolate in queste ore si parla di un bonus fino a 80 euro (come visto sopra l’importo potrebbe risultare anche più basso laddove le risorse recuperate dal concordato dovessero essere inferiori alle attese). Non sappiamo quindi se ci sarà anche nel provvedimento che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri e specialmente se questa misura verrà confermata al termine della riunione.

Come d’altronde spiegato da Maurizio Leo, sottosegretario al Mef, “il provvedimento è ancora oggetto di revisione da parte degli uffici competenti” con l’obiettivo di mettere a punto un decreto “che sia compatibile con le esigenze dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica”.

In ogni caso ancora qualche ora e sapremo di più a riguardo, visto che il Consiglio dei ministri è in programma nella giornata di domani, martedì 23 aprile.

Tredicesima più bassa nel 2024, ecco perché

Per il momento l’unica certezza è che per i lavoratori con reddito annuo fino a 35 mila euro l’importo della tredicesima sarà più basso rispetto allo scorso anno.

Nel 2023, infatti, sulla gratifica natalizia è stata applicato uno sgravio contributivo pari al:

  • 3% per quelle di importo lordo fino a 1.923 euro;
  • 2% per quelle di importo superiore ma entro i 2.692 euro lordi.

Uno sgravio inferiore a quello applicato sullo stipendio di dicembre (pari al 7% e 6%) ma che in ogni caso ha contribuito ad alleggerire la quota di contributi dovuta sulla tredicesima.

Tuttavia, nel 2024 le cose andranno diversamente: per quanto la legge di Bilancio 2024 abbia confermato lo sgravio nella misura del 7% (per le buste paga di importo fino a 1.923 euro) e del 6% (per quelle di importo compreso tra 1.924 e 2.692 euro), ne ha escluso totalmente l’applicazione dalla tredicesima.

Il che significa che quest’anno sulla quota lorda torna a essere applicata l’aliquota del 9,19% (8,80% nel pubblico impiego) senza alcun taglio. Con l’importo che, a parità di stipendio, risulterà dunque più basso rispetto a quello percepito nel 2023.

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