Bonus benzina 2023, come farne domanda?

Simone Micocci

27 Settembre 2023 - 10:37

Bonus benzina, non uno ma due aiuti per l’acquisto di carburante. Tuttavia, non si può fare richiesta né per l’uno né per l’altro.

Bonus benzina 2023, come farne domanda?

Dopo l’approvazione del Decreto energia del 25 settembre, oggi in Italia sono due i contributi a sostegno del reddito che possono essere descritti come dei “bonus benzina”.

Tuttavia, paradossalmente non si può fare richiesta né per l’uno né per l’altro poiché dell’assegnazione se ne fa carico in automatico, a seconda dei casi, il datore di lavoro o Poste Italiane (su indicazione dell’Inps).

Oggi, quindi, non è possibile fare domanda per il bonus benzina, o comunque per l’acquisto di qualsiasi altra tipologia di carburante, e non è in vigore neppure il taglio delle accise che ci ha accompagnato nel 2022 contribuendo a un risparmio di circa 30 centesimi su ogni litro di benzina.

A tal proposito, dopo aver fatto chiarezza sull’impossibilità di fare domanda per il bonus benzina, analizziamone le ragioni guardando al funzionamento dei due contributi oggi riconosciuti per l’acquisto di carburante.

Bonus benzina datore di lavoro

Andiamo in ordine cronologico: il primo bonus benzina è quello già introdotto nel 2022 e confermato dalla legge di Bilancio 2023 che consente ai datori di lavoro del settore privato di riconoscere un contributo esentasse, entro un valore di 200 euro l’anno, utile all’acquisto di carburante. È bene ricordare però che quest’anno il bonus benzina è meno conveniente rispetto al 2022: questo perché il contributo è esente solamente piano fiscale, mentre si applicano i contributi.

Un bonus che spetta a tutti i lavoratori e che è cumulabile con i fringe benefit detassati entro 3.000 euro riconosciuti ai lavoratori con figli a carico.

Va sottolineato, però, che questo bonus rappresenta una possibilità e non un obbligo per il datore di lavoro che quindi può liberamente scegliere se riconoscerlo o meno, come pure se farlo solamente nei confronti di alcuni dipendenti. Quel che può fare il dipendente è informare il datore rispetto a questa possibilità, ma senza pretendere il riconoscimento del bonus.

Bonus benzina 80 euro carta acquisti

Il secondo bonus benzina - se così si può chiamare - è quello introdotto dal recente Decreto energia approvato dal Consiglio dei ministri il 25 settembre scorso, con il quale viene previsto un contributo d’importo di circa 80 euro (la cifra esatta dovrà essere definita da un decreto attuativo di prossima emanazione) in favore dei nuclei familiari beneficiari della carta acquisti Dedicata a te.

Il pagamento del bonus sarà automatico, così come d’altronde è stato per l’assegnazione della suddetta carta. Nel luglio scorso, infatti, Poste Italiane su disposizione dell’Inps e dei Comuni, ha consegnato 1 milione e 300 mila carte prepagate (con un importo di 382,50 euro) ad altrettante famiglie, riconoscendo loro uno strumento utile per far fronte al caro prezzi su alcuni beni di genere alimentare.

Come anticipato la consegna è stata automatica: l’Inps, infatti, ha considerato tutte le famiglie con Isee inferiore a 15 mila euro, tra quelle che già non percepivano altri sostegni statali (come ad esempio il Reddito di cittadinanza), e per ogni Comune ne ha stilato una graduatoria sulla base dei seguenti criteri:

  • in primo luogo ha dato precedenza alle famiglie con Isee più basso tra quelle composte da almeno tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009;
  • dopodiché, sempre in ordine crescente in base all’Isee, a quelle composte da almeno tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005;
  • solo laddove fossero rimaste carte residue, allora si è tenuto conto anche degli altri nuclei familiari sempre in base all’Isee.

Non vi è stata possibilità allora per fare domanda e non vi sarà adesso: semplicemente, infatti, nelle prossime settimane a tutti coloro che già ne risultano in possesso verrà accreditato un ulteriore bonus che potrà essere speso anche per l’acquisto di carburante.

Ma non obbligatoriamente: nulla vieta, infatti, di spendere gli 80 euro (o poco meno) per fare la spesa e acquistare i beni di genere alimentati consentiti (qui l’elenco). D’altronde, non è detto che il beneficiario della carta Dedicata a te sia possessore di un auto o comunque abbia necessità di fare benzina, ecco perché gli viene lasciato un margine ampio di possibilità su come spendere i soldi riconosciuti.

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