Bonus impianti di compostaggio 2024, domande entro il 31 maggio. Istruzioni.

Nadia Pascale

30 Aprile 2024 - 11:05

C’è tempo fino al 31 maggio 2024 per richiedere il bonus compostaggio, aiuto che mira a ridurre l’impatto ambientale e premia chi inquina meno.

Bonus impianti di compostaggio 2024, domande entro il 31 maggio. Istruzioni.

C’è tempo fino al 31 maggio 2024 per richiedere il bonus compostaggio, aiuto rivolto alle imprese del settore agro-alimentare che realizzano impianti per il compostaggio dei rifiuti a copertura di almeno il 70% della produzione di rifiuti prodotti all’interno dello stesso centro agro-alimentare.

Ecco come funziona il bonus impianti di compostaggio, le istruzioni per presentare la domanda e utilizzare il credito di imposta.

Cos’è il bonus compostaggio 2024

Il bonus compostaggio è stato introdotto con la legge di bilancio per il 2022, articolo 1, commi da 831 a 834, prevede la possibilità di ottenere fino al 70% delle spese documentate dalle imprese e sostenute per l’installazione e la messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Il contributo è in vigore per le spese sostenute nel 2022 (domande da presentare entro il 31 maggio 2023) e per il 2023.

Il bonus viene riconosciuto sotto forma di credito di imposta da utilizzare con il modello F24. Ne deriva che le somme potranno essere scomputate dalle imposte da versare.

Come presentare istanza per il bonus impianti di compostaggio

Le domande devono essere presentate entro il 31 maggio 2024 per le spese sostenute nel 2023. Le istanze dovranno essere presentate attraverso il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Deve essere utilizzato il modello ufficiale, che è possibile scaricare anche qui.

Modello domanda
Modello domanda bonus impianti di compostaggio

In seguito l’Agenzia delle Entrate vaglia le richieste pervenute e comunica la percentuale di credito riconosciuta alle varie imprese in base al numero di domande e ai fondi stanziati.

Il bonus è utilizzabile in compensazione e non concorre alla formazione del reddito né all’Irap.
La percentuale riconosciuta sarà comunicata dall’Agenzia delle Entrate con un successivo provvedimento e le somme potranno essere utilizzate dal giorno successivo a tale provvedimento.

In caso di importo del bonus fruibile superiore a 150.000 euro, il credito è utilizzabile in esito alle verifiche antimafia (Dlgs n. 159/2011).

Il credito d’imposta va indicato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso alla data di riconoscimento del credito.

Ricordiamo che i fondi stanziati sono di un milione di euro e se le richieste pervenute sono inferiori rispetto al fondo, le imprese potranno vedere riconosciuto il credito per intero. In caso contrario, vi saranno riduzioni proporzionali per coloro che hanno presentato istanza regolare.
Questo implica che il credito non viene riconosciuto a esaurimento fondi, ma ripartito tra coloro che hanno tutti i requisiti previsti.

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