Calcolo cessione del quinto: la simulazione della rata

Money.it Guide

16/01/2024

Ecco come eseguire il calcolo della cessione del quinto, simulando concretamente la rata e l’importo massimo sostenibile.

Calcolo cessione del quinto: la simulazione della rata

La cessione del quinto è un tipo di finanziamento che consente di ottenere liquidità, impegnandosi a restituire l’importo ottenuto attraverso una trattenuta mensile, pari al quinto dello stipendio o della pensione. Una tipologia di prestito non finalizzato che prevede il rimborso automatico dalla busta paga, attraverso una trattenuta, appunto, di un massimo del 20% del netto.

Se a parole sembra facile, non sempre è così scontato eseguire il calcolo della cessione del quinto. Difatti, per la simulazione occorrono dei dati necessari, ai quali vanno aggiunte eventuali spese accessorie e il contributo per la polizza obbligatoria.

Ma come si calcola la rata e quali sono gli elementi da considerare durante la simulazione? Scopriamolo insieme nella nostra guida completa.

Calcolo della cessione del quinto: alcuni aspetti base

La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento accessibile da parte di dipendenti pubblici e privati (di norma con contratto a tempo indeterminato o determinato e un’anzianità minima) e dai pensionati con età anagrafica massima in uscita inferiore o uguale a 90 anni, con tolleranze variabili a seconda degli istituti di credito.

Il rimborso non viene effettuato dal debitore, bensì direttamente dal datore di lavoro nel caso dei dipendenti o dall’istituto previdenziale (Inps) nel caso dei pensionati. Ricordiamo che per i prestiti personali, invece, il rimborso deve essere eseguito personalmente dal richiedente mediante addebito in conto corrente oppure versamento periodico.

Nel caso dei dipendenti pubblici, inoltre, con una procedura simile a quella della cessione del quinto esiste la possibilità di aggiungere al prestito erogato anche il secondo quinto dello stipendio, delegando formalmente l’amministrazione o il datore di lavoro a tale scopo (in questo caso si parla di cessione del doppio quinto).

Ottenere un finanziamento mediante cessione del quinto non presenta particolari difficoltà. Bisogna infatti considerare che vi è la garanzia di pagamento, offerta dalla pensione o dallo stipendio stessi, che può rendere possibile accedere a questa tipologia di prestito anche i cosiddetti «cattivi pagatori» o a chi ha già altri prestiti in corso.

Come calcolare la cessione del quinto: cosa serve per la simulazione

La platea interessata dalla cessione del quinto è molto ampia; non a caso, in base ai requisiti presentati e alla somma richiesta, la simulazione totale e il calcolo della rata possono essere molto diversi da soggetto a soggetto. Vi sono, però, delle regole base comuni a ogni richiedente.

Calcolo dell’importo massimo erogabile

Il primo passo nella simulazione della cessione del quinto è stabilire l’importo massimo che è possibile ottenere, direttamente proporzionale al calcolo della rata. Questo dipende dal reddito mensile e dal tipo di contratto di lavoro o pensione.

In base alla busta paga netta (o al cedolino della pensione), si determina l’importo massimo sostenibile mensilmente per il pagamento, che potrà arrivare fino a 1/5 del proprio stipendio, vale a dire il 20% del reddito netto mensile.

Quindi, se prendiamo un dato base - l’esempio più specifico lo vedremo più avanti - di uno stipendio netto mensile di 2.000 euro, la rata si attesterà sui 400 euro. Questo aspetto rende il rimborso prevedibile e gestibile, offrendo una maggiore sicurezza finanziaria.

Valutazione della durata del finanziamento

Una volta definito il quinto, cioè la massima trattenuta, la rata verrà moltiplicata per la durata del prestito al fine di ottenere l’importo totale netto finanziabile. Il range va da 24 mesi a 120 mesi, vale a dire da 2 a 10 anni.

La durata massima della cessione del quinto dipende dall’età del richiedente e dalle condizioni di contratto - ad esempio, se stiamo parlando di un contratto a tempo determinato. Una volta stabilita la durata, puoi calcolare la rata mensile in base all’importo ottenuto e al tasso di interesse applicato.

Controllo del tasso di interesse

La cessione del quinto prevede l’applicazione di un tasso di interesse fisso, che può variare in base all’ente erogatore del finanziamento. Assicurati di tener conto di questo elemento durante la simulazione per avere una visione chiara dei costi complessivi.

Le rate, come detto, sono mensili e a tasso fisso. Per calcolare l’importo totale dovuto dal richiedente è importante considerare con attenzione il Taeg applicato, che può essere piuttosto elevato. Il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) tiene conto non solo del Tan (il Tasso Annuo Nominale) ma anche di tutti i costi accessori legati all’erogazione del prestito. Tra questi, è importante citare il premio dell’assicurazione obbligatoria che è necessario stipulare parallelamente alla cessione del quinto: l’assicurazione ha come beneficiario la finanziaria che eroga il prestito e la copre da decesso o perdita del posto di lavoro del debitore.

Clausole assicurative e spese aggiuntive

L’assicurazione, quindi, è obbligatoria e, nel caso di decesso del richiedente, si tratta di una polizza sulla vita e non prevede alcun diritto di rivalsa nei confronti degli eredi. L’assicurazione che copre il rischio impiego interviene, invece, in presenza di licenziamento e prevede la possibilità di rivalersi sul Tfr maturato e, se questo non fosse abbastanza capiente da coprire il debito residuo, è previsto il diritto di rivalsa sul debitore. Ovviamente, una simulazione preventiva non prevede tali costi o, perlomeno, li può solitamente ipotizzare.

Quindi, assicurati di considerare tutte le spese accessorie, come le commissioni di apertura pratica o le spese di incasso rata. Queste somme possono variare tra gli istituti finanziari, così come il premio della polizza.

Esempio di cessione del quinto: il calcolo della rata

La rata della cessione del quinto è sostenibile per definizione: va da sé che più alto sarà lo stipendio o la pensione, più alte saranno le rate e gli importi erogabili. La cessione del quinto è regolata da un apposito decreto legislativo (il numero 180 del 1950) che regola tassativamente la quota cedibile della retribuzione netta, senza prevedere spazio per valutazioni discrezionali degli istituti finanziari. La rata sostenibile viene calcolata a partire da un certificato di attestazione del reddito come, ad esempio, la busta paga. Analizzando tutte le voci che concorrono a formare la retribuzione, si otterrà per sottrazione il reddito netto, sul quale si calcolerà il «quinto», cioè l’importo mensile massimo trattenibile.

Calcolare la rata mensile per la cessione del quinto è piuttosto semplice. Poniamo ad esempio il caso di un dipendente privato che percepisce un netto mensile in busta paga pari a 1800 euro. Il netto in busta paga si trova sempre in fondo al cedolino, ma per il calcolo bisogna ricordarsi di escludere da esso tutte le componenti variabili come straordinari, rimborsi spese, benefit di varia natura, assegni familiari. Supponiamo inoltre che il dipendente abbia diritto a 13 mensilità.

In questo caso otterremo che lo stipendio netto annuale del dipendente sarà pari al numero delle mensilità moltiplicato per il reddito netto: 13 mensilità x 1800 euro = 23.400 euro. A questo punto, si riporta il dato su base mensile, dividendo il totale ottenuto per 12 mesi: 23.400 euro : 12 mesi = 1.950 euro. Infine, per ottenere la quota cedibile, si divide questo importo per 5: 1.950 euro: 5 = 390 euro.

L’importo erogabile sarà pari alla quota mensile cedibile, vale a dire 390 euro, secondo il nostro esempio, per il numero delle mensilità. L’importo totale dovuto, invece, dovrà essere maggiorato degli interessi e tenere conto del Taeg, oltre eventuali spese aggiuntive al prestito, come il premio della polizza.

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