Cambio generazionale. Video, i principi emersi dalla tavola rotonda organizzata a Bologna da Money e Centergross

Redazione

25/09/2023

La tavola rotonda ha visto protagonisti interlocutori qualificati chiamati a condividere spunti e suggerimenti con le imprese del distretto del pronto moda e non solo.

Cambio generazionale. Video, i principi emersi dalla tavola rotonda organizzata a Bologna da Money e Centergross

Mercoledì 20 settembre a Bologna, Money.it ha presentato il primo dei due incontri (il secondo sarà a Milano il 5 ottobre) dedicati al Cambio generazionale. Teatro dei lavori, il distretto di Centergross, che con le sue 400 aziende - tra le quali molte realtà familiari - per un fatturato aggregato di oltre 5 miliardi, rappresenta il polo retail del pronto-moda più grande d’Europa.

Il video integrale del convegno

Nel cuore del problema

La scelta di organizzare proprio a Centergross un evento dedicato al Cambio generazionale non è stata casuale. Le imprese di famiglia si confrontano ogni giorno con un mondo in continua evoluzione, nel quale il passaggio di testimone tra le generazioni rappresenta una fase cruciale per il progresso, la crescita e la sostenibilità delle stesse imprese familiari, con una serie infinita di elementi da tenere in considerazione. Nel corso del dibattito, che ha coinvolto professionisti di importanti gruppi consulenziali, è emerso come il cambio generazionale non sia soltanto l’espressione di un inevitabile processo demografico, ma costituisca un momento di profonda riflessione, innovazione e opportunità per le imprese. Una fase in cui le aspirazioni delle nuove generazioni si intrecciano con l’esperienza e la saggezza delle generazioni precedenti, per guardare con un occhio attento al futuro dell’impresa stessa e delle famiglie dei lavoratori coinvolti.

Una transizione difficile

I numeri presentati a Bologna tratteggiano un quadro generale molto serio. Il passaggio da una generazione ad un’altra alla guida delle imprese, porta con sé spesso frizioni e problemi che causano situazioni difficili con rischi enormi per la sopravvivenza dell’azienda.
In Italia circa il 70% delle imprese con un fatturato compreso tra 20 e 50 milioni di euro è a matrice familiare. Di queste il 25% è guidato da un leader di età superiore ai 70 anni e il 18%, quindi quasi una su cinque, sarà costretta ad affrontare il ricambio generazionale nei prossimi 5 anni. Eppure solo il 15% delle aziende pianifica per tempo il proprio passaggio generazionale, con il risultato che solo il 30% riesce a superare con successo questa fase.

I temi sul tavolo

L’incontro di Bologna ha permesso di centrare tre aspetti fondamentali, a cominciare dall’importanza di una comunicazione aperta alla base di un cambio generazionale di successo. Il cambiamento inizia con il confronto e con il dialogo non solo tra le generazioni, ma anche verso le competenze e verso modelli di impresa aperti al futuro. Il secondo aspetto emerso ha riguardato l’importanza della formazione. Nessuna generazione possiede le risposte a tutti i problemi, dunque è importante che i protagonisti abbraccino il valore della formazione come un aspetto fondamentale nel processo di crescita delle competenze. Ultimo elemento, l’apertura al mondo che cambia. I relatori hanno ribadito come il vero potenziale del cambio generazionale si manifesti quando c’è una concreta sensibilità verso le nuove competenze, le nuove prospettive, nuovi mercati, nuove dinamiche, ma anche attraverso l’apertura verso nuovi sodalizi esterni.

I commenti dei protagonisti

Alessandro Nardone Alessandro Nardone Communication Manager Centergross

A conclusione dei lavori, Alessandro Nardone, communication manager di Centergross ha sottolineato come la giornata di mercoledì dedicata al tema del cambio generazionale abbia rappresentato un’occasione preziosa per le realtà del distretto: “E’ quanto mai importante parlare qui di come realizzare una transizione generazionale, considerato che a Centergross lavorano 700 aziende di qui il 400 appartenenti al settore moda. Il nostro è un grande distretto, tra più importanti di Europa, nato 46 anni fa e quindi per una questione generazionale questa tematica si propone sovente in molte delle nostre realtà che sono state ben felici di partecipare a un momento come questo organizzata insieme a Money.it, testata con la quale siamo stati infelici collaborare”.

Stefano Punzetti Stefano Punzetti Vice Presidente Federmanager Bologna Ferrara Ravenna

All’evento di Bologna ha partecipato in veste di partner anche Federmanager Bologna, Ferrara e Ravenna, rappresentata dal vicepresidente, Stefano Punzetti: “Traggo un bilancio molto positivo da questa giornata - ha commentato -. I relatori hanno affrontato argomenti complessi con professionalità, proponendo molteplici casi di studio a titolo di esempio. Ciò ha permesso di andare a fondo in tutti gli aspetti fondamentali che riguardano i processi gestionali complessi di questo fenomeno. Sono d’accordo con i relatori quando hanno affermato che il cambio generazionale non si impropvvisa, né può essere affrontato dagli imprenditori in una modalità fai-da-te. Occorre procedere in modo graduale, con metodo e competenze, cercando di definire quelli che sono gli elementi fondamentali dell’azienda, chiarendo con precisione i valori attuali di ciascuna realtà e ciò che potrà diventare in futuro se inserita in contesti più favorevoli. E questo può avvenire soltanto con l’apporto di consulenti preparati come quelli che si sono alternati ai microfoni”.

Claudio Masin Claudio Masin OSM Open Source Management

Claudio Masin, di OSM Open Source Management, ha portato un contributo prezioso alla tavola rotonda. “Spero che al pubblico e alle imprese che hanno preso parte alla giornata siano arrivati tre obiettivi fondamentali. L’importanza del trasferire i valori del passaggio generazionale: nel mio ruolo di consulente della formazione rilevo molto spesso come i figli non siano sempre consapevoli della vera responsabilità che si stanno per assumere. La seconda cosa importante è organizzare al meglio l’azienda affinché nessuno degli attori coinvolti sia indispensabile al suo funzionamento. Infine, la necessità di creare un clima di profonda fiducia, sia con le risorse interne all’azienda, in particolare tra genitori e figli, ma anche esternamente con professionisti e consulenti che vengono coinvolti in questo delicato passaggio”.

Alessandro Motta Alessandro Motta Partner Mazars

Alessandro Motta e Sylvain Rousmant hanno condotto due diversi momenti della giornata, esponendo esempi tratti dal loro lavoro in qualità di partner di Mazars, società internazionale specializzata in servizi professionali di audit, tax, legale advisory. “Questa giornata ha permesso di ribadire ancora una volta quanto il tema del passaggio generazionale sia importante per gran parte delle aziende italiane - ha commentato Alessandro Motta -. E’ emerso a più riprese il ruolo del fattore tempo, ossia di come sia cruciale prendere in carico la gestione di questa trasformazione con il necessario anticipo, dato che un processo di questo tipo dura in media tre anni e mezzo. Altro tema, che riscontriamo abitualmente nelle nostre attività di consulenti, è quello delle competenze di chi affianca gli imprenditori nella gestione del passaggio generazionale: occorre avvalersi di professionisti competenti in grado di affrontare ogni specifica caratteristica che distingue ciascuna azienda rispetto alla propria storia, al mercato e alle opportunità che può cogliere”.

Sylvain Rousmant Sylvain Rousmant Partner Mazars

Anche per Sylvain Rousmant la giornata è stata molto proficua: “Condivido tutti i punti espressi da Alessandro. Dai numeri presentati nel corso della giornta, è emerso che il 39% delle imprese coinvolte in questa transizione preferisce gestire autonomamente il passaggio da una generazione ad un’altra. Questo porta in molti casi a fissare priorità sbagliate dov si preferisce tutelare gli equilibri familiari a discapito della responsabilità economica e sociale legata al benessere dell’azienda e alla sua sopravvivenza. Anche per questo è indispensabile farsi affiancare da professionisti competenti”.

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