Canone Rai abolito o ridotto? Il Mef fa chiarezza

Chiara Esposito

24 Giugno 2023 - 08:12

Aperto il tavolo tecnico tra il ministro Giorgetti e i manager Rai. Affrontato anche il tema del canone, ma le priorità sono altre.

Canone Rai abolito o ridotto? Il Mef fa chiarezza

Si discutono i primi esiti del tavolo tecnico aperto tra il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e i vertici freschi di nomina della Rai, l’amministratore delegato Roberto Sergio, la presidente Marinella Soldi e il direttore generale Gianpaolo Rossi.

L’incontro di venerdì 23 giugno ha visto anche la presenza dei tecnici del Mef e ha fatto da apripista ad una serie di confronti che delineeranno il futuro della tv pubblica, in termini strategici ed economici.

Tra i temi principali del confronto c’è quello del Canone Rai sul quale incombe da un lato la richiesta di abolizione da parte della Lega, e dall’altra la prospettiva nefasta dei manager della radiotelevisione pubblica che spiegano l’estrema difficoltà di sostenere le casse dell’azienda senza imposta.

La priorità, come testimoniato dalla discussione sulla stato dell’arte del Piano Industriale della Rai 2023-25, al momento resta la ricerca di nuove soluzioni che garantiscano la trasformazione della Rai in Digital Media Company. Si prosegue perciò lungo la via della modernizzazione in termini di nuove tecnologie.

Abolizione del Canone: l’approccio di Giorgetti

La battaglia leghista che vede Matteo Salvini promettere l’abolizione del Canone entro i prossimi cinque anni è scomoda soprattutto per Giancarlo Giorgetti.
Eletto in quota Lega, il ministro dell’Economia è infatti chiamato a rispondere agli interessi economici ma si trova indubbiamente in mezzo ai due fuochi, in cerca di una mediazione pragmatica.

«Una cosa è incontrare un uomo di partito, una cosa è discutere con l’azionista - riferiscono funzionari presenti all’incontro - al ministero si è parlato appunto con l’azionista che ha ascoltato le differenti posizioni. Le persone che aveva di fronte sono state nominate da lui e non certo come soggetti liquidatori».

Cosa comporterebbe abolire il Canone?

Ciò non significa che Giorgetti abbandoni del tutto le posizioni del leader, ma c’è bisogno di non compromettere eccessivamente i conti. L’azzeramento del Canone infatti sarebbe disastroso per le casse della tv pubblica che da lì trae un sostentamento vitale; ben 1,5 miliardi di euro all’anno su un giro d’affari di gruppo di 2,7 miliardi.

Gli introiti da canone di fatto ammontano a circa un miliardo e 700 milioni e un’ulteriore modifica del metodo di riscossione, secondo le stime degli analisti, potrebbe provocare la perdita di circa il 30% degli introiti, cioè circa 500 milioni di euro.

Abolizione del Canone: quale rotta?

La «nuova» strada della Rai in estrema sintesi al momento resta quella già tracciata con una filosofia che mette al primo posto la modernizzazione della radiotelevisione e rimando a data da destinarsi l’intervento sui costi in bolletta per gli italiani.

La sfida più pressante è allinearsi allo sviluppo delle piattaforme digitali per rispondere alla «la trasformazione digitale dei consumi» che sta determinando un «punto di rottura del mercato con i player tradizionali» nonché l’allontanamento del pubblico più giovane. Spiega infatti l’amministratore delegato Sergio Rossi che l’avvento dei player over-the-top, che forniscono contenuti via streaming, ha infatti «intensificato la competizione - che ora ruota attorno al contenuto e alla capacità di intercettare il singolo utente, offrendogli una esperienza personalizzata».

Per stare al passo con queste logiche è però impossibile abbandonare in maniera totale ed immediata lo strumento del canone. La maggior parte degli osservatori esclude tagli in bolletta per tutto il 2024 e ritiene più probabile un operato in parallelo che studi alternative «in grado di garantire la certezza delle risorse e la lotta all’evasione» e punti alla riduzione dei costi e degli sprechi - nella speranza di sanare l’attuale debito pari a 580 milioni di euro.

Il prossimo appuntamento in casa Rai resta così la riunione del consiglio di amministrazione in programma per lunedì 26 giugno in cui verrà esaminata la bozza del contratto di servizio che passerà poi all’esame della Commissione di Vigilanza.

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