Cartelle esattoriali sulla Pec, quando la scadenza?

Patrizia Del Pidio

3 Novembre 2023 - 12:41

Cartelle esattoriali consegnate via Pec, novità sull’invio, sui termini di prescrizione, decadenza e scadenza. Vediamo come cambia la notifica.

Cartelle esattoriali sulla Pec, quando la scadenza?

La bozza dello schema di decreto attuativo di parte della delega fiscale, prevede che per le cartelle esattoriali inviate tramite Pec si calcoli scadenza e prescrizione dalla notifica. Previsto anche un secondo invio se la casella di posta elettronica certificata è piena.

Iniziano, quindi, i recapiti delle cartelle esattoriali e delle notifiche fiscali sul domicilio digitale. Gli atti dell’amministrazione tributaria destinati sia alle persone fisiche che ai professionisti e agli enti di diritto privato , saranno recapitati presso il domicilio digitale che risulta dall’indice. In mancanza di questo al domicilio digitale che è presente.

Cartelle esattoriali via Pec, che cambia?

Quello che cambia per le cartelle esattoriali consegnate al domicilio digitale (via Pec) è che sarà previsto un secondo invio qualora la casella di posta risultasse piena.

Per quel che riguarda, invece, la decorrenza di termini, sia per pagamento che per prescrizione e decadenza, partirà dal momento che il gestore della Pec contrassegnerà la missiva come consegnata.

L’amministrazione tributaria, infatti, potrà consultare telematicamente gli indirizzi previsto per il domicilio digitale e risalire, quindi, all’indirizzo del contribuente o del professionista.

Se al primo invio la casella risulterà piena si procederà a un secondo tentativo. Se anche al secondo tentativo la casella di posta risultasse piena o se il domicilio digitale non risultasse attivo o valido, la notifica procederà in base alle vecchie disposizioni.

Decadenza e prescrizione cartelle esattoriali

Nella norma, poi, è specificato che per i termini di decadenza e prescrizione, scatteranno solo a consegna effettuata. La consegna si riterrà perfezionata e notificata solo quando il gestore della casella trasmette ricevuta di accettazione con relativa spedizione del messaggio.

Indipendentemente da quando il destinatario legge effettivamente il messaggio, quest’ultimo risulta recapitato alla consegna e proprio da quella data partiranno i termini per calcolare decadenza o prescrizione.

Allegato illeggibile, la Pec è valida

La sentenza 30082 della Corte di Cassazione, tra l’altro, ha stabilito che l’invio di una notifica via Pec è esiste anche quando un eventuale file allegato è illeggibile. A patto, ovviamente, che l’invio risulti regolare.

Solo in caso di totale mancanza di materiale dell’atto o se l’atto non possiede gli elementi essenziali per essere riconoscibile si può invocare l’inesistenza della notifica stessa.

In caso di anomalie, come gli allegati illeggibili, è dovere del destinatario informare il mittente della cosa per fare in modo che possa provvedere a un invio con allegati leggibili.

Se il messaggio Pec è riconoscibile come proveniente da un mittente, se il suo oggetto, il numero di iscrizione a ruolo sono esatti, la notifica è valida anche se non è possibile leggere l’allegato perché in questo caso non si configura la mancanza dell’atto.
Per gli allegati illeggibili, quindi, la notifica può essere considerata nulla ma non inesistente.

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