Chi sono le nuove imprese che nascono a scuola

Niccolò Ellena

06/06/2023

Junior Achievement ha organizzato i Campionati di Imprenditorialità per insegnare agli studenti le basi per diventare imprenditori. Ecco quali sono alcune delle imprese da tenere d’occhio.

Chi sono le nuove imprese che nascono a scuola

L’imprenditoria è un settore in grado di offrire molte soddisfazioni, tuttavia è anche molto complesso. Per diventare un bravo imprenditore è necessario fare molta esperienza, avere dei buoni mentori e anche un po’ di fortuna.

Lo sa molto bene Junior Achievement, che quest’anno ha organizzato nuovamente i Campionati di Imprenditorialità in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per trasmettere ai giovani studenti del triennio delle scuole superiori le conoscenze di base per svolgere questa professione.

Junior Achievement è un’organizzazione no profit arrivata in Italia nel 2002 con un obiettivo: insegnare ai ragazzi il mestiere dell’imprenditore. Lo fa attraverso programmi come «Impresa in azione» che prevede l’affiancamento di giovani dai 16 ai 19 anni da parte di professionisti esperti ed imprenditori per aiutarli a creare una mini azienda partendo da un’idea.

Il programma, a cui possono partecipare istituti superiori di ogni tipo, prevede una modalità di apprendimento learning-by-doing, e cioè punta a insegnare ai giovani attraverso progetti pratici.

Ciò è possibile grazie a un network che si è consolidato negli anni: Junior Achievement può contare sul supporto di oltre 465.000 volontari nel mondo attivi in 122 Paesi, che gli hanno permesso di raggiungere finora 10 milioni di studenti. L’impegno profuso gli è valso la candidatura al Premio Nobel per la pace sia nell’edizione 2022, sia nell’edizione 2023.

Le imprese nate a scuola da tenere d’occhio

La fase finale dei Campionati di Imprenditorialità ha visto partecipare al programma «Impresa in azione» 60 mini imprese di studenti particolarmente brillanti, tuttavia soltanto una vincerà il premio «Junior Achievement 2023».
Questo premio darà la possibilità al team di recarsi a Istanbul dall’11 al 14 luglio per partecipare alla competizione europea Gen_E.

Tra le mini imprese in gara per vincere i Campionati di Imprenditorialità ce ne sono alcune davvero innovative. Alcuni esempi sono:

  • Plain JA: direttamente dall’Istituto Maria Consolatrice di Milano, questa mini azienda ha creato Citizen, un gioco da tavolo per promuovere l’apprendimento di tematiche delicate come inclusività e sostenibilità.
  • Over Wear JA: questa mini azienda è stata creata della 4 ITE dell’Istituto Imiberg di Bergamo. Per i Campionati di Imprenditorialità firmati Junior Achievement ha realizzato una field jacket partendo da delle rimanenze di tessuto. La giacca, che ha la peculiarità di avere alcuni dettagli con motivo scozzese, è realizzata in modo da essere completamente riciclabile; una volta che non la si usa più, infatti, attraverso un metodo fai-da-te è possibile trasformarla in un pratico sacchetto per le scarpe oppure in una borsa.
  • GoGirls: questa è la mini impresa della 4A del Liceo Mazzini di La Spezia. Alla base di questo progetto c’è la creazione di un’app per permettere alle ragazze e alle donne in generale di viaggiare da sole e sentirsi maggiormente sicure. All’interno dell’app è possibile consultare - grazie all’aiuto della community - percorsi considerati sicuri, un «manuale per muoversi sicuri» e molti link utili che rimandano a siti di associazioni che tutelano le donne.
  • Ferrotto: la mini impresa della 4AFM dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco ha creato Ferrotto, un prodotto iconico che ha come obiettivo rappresentare il territorio e la sua storia. Realizzato con tutti materiali riciclati, il prodotto è molto sostenibile ed è composto da una base in legno e una rete posta ad un’inclinazione di 54 gradi rispetto alla base. La rete si incastra grazie a 4 fori posti sulla base in legno.
  • Ecosigea JA SB: nata dall’idea degli studenti dell’I.S.I.S. di Udine, Ecosigea crea concimi innovativi e sostenibili. Il suo prodotto di punta si chiama «Ecoffè» e deve il suo nome ad uno dei componenti più importanti che sono utilizzati per realizzarlo, ossia i fondi di caffè. Grazie agli ingredienti con cui è realizzato questo concime è possibile utilizzarlo anche per alimentare il bestiame in maniera totalmente sostenibile.
  • RenewLife: questa è la mini azienda dell’IIS P. Giannone di San Marco in Lamis (Foggia). RenewLife si occupa di creare capi nuovi partendo da altri che non sono più utilizzati come t-shirt, jeans e felpe, favorendo così l’economia circolare. Il processo produttivo, situato localmente, è possibile grazie all’aiuto di alcuni «saggi della terza età», che aiutano i ragazzi ad imparare mestieri manuali ormai dimenticati, nonché di associazioni che si occupano di aiutare persone in difficoltà.
  • Fit your style: quest’azienda è nata dall’idea della 4B dell’I. T. E. Enrico de Nicola di San Giovanni la Punta (Catania). Alla base di questo progetto si trova l’app sviluppata internamente, che consente di gestire al meglio il proprio armadio. All’interno di quest’app è possibile memorizzare i capi presenti nel proprio armadio e dividerli in categorie, in modo da essere sempre coscienti di cosa si possiede e ridurre gli acquisti impulsivi. Grazie all’intelligenza artificiale, inoltre, l’app è in grado di creare outfit utilizzando i propri capi.

Il premio principale della competizione è quello per la «Miglior Impresa in Azione 2023», assegnato da Unioncamere, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e da Junior Achievement Italia. Questo premia il «team che più si è distinto per l’idea imprenditoriale, per lo sviluppo di abilità e competenze richieste dal mondo del lavoro, per l’innovazione e la sostenibilità del prodotto e/o servizio realizzato».

Insieme al premio, inoltre, i vincitori avranno la possibilità di partecipare gratuitamente a un percorso in e-learning per la formazione e l’assistenza tecnica personalizzata per la redazione del business plan. Questo è stato vinto da Smart Bumblebees, la mini azienda della 4 IVD ITIS dell’istituto Michelangelo Bartolo di Siracusa.

Tra gli altri premi in palio assegnati alle 60 imprese finaliste c’è il premio «Impresa 5.0» sponsorizzato da ABB, «che premia l’imprenditorialità e la capacità di integrare soluzioni digitali e sostenibili nei prodotti e nei servizi messi a punto dai team che aderiscono al programma Impresa in Azione».

C’è poi il premio «Girls in STEM» sponsorizzato da Coca-Cola, che darà alle vincitrici «l’occasione di partecipare a sessione di mentoring con le Manager di Coca-Cola HBC Italia, nonché di poter visitare gli stabilimenti produttivi dell’azienda sul territorio italiano». E molti altri ancora.

A vincere il premio valevole per un viaggio a Istanbul, dove si svolgeranno i campionati europei dell’imprenditorialità, è stata Washmeup JA, dell’Istituto tecnico tecnologico E. Majorana di Milazzo, Messina, per l’attenzione mostrata nei confronti dell’ambiente e dell’economia circolare e per la capacità di comunicare e coinvolgere vari interlocutori. La premiazione si è svolta oggi, nell’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano.

Perdichizzi: «i giovani sono l’infrastruttura più importante per il nostro futuro»

Intervistato da Money.it in occasione delle finali dei Campionati di Imprenditorialità, che hanno avuto luogo a Milano il 5-6 giugno, Antonio Perdichizzi, presidente di Junior Achievement, nonché imprenditore e formatore, ha raccontato come si sta evolvendo l’organizzazione e dell’impatto che ha sui giovani.

A proposito dei cambiamenti avvenuti nello scorso anno, Perdichizzi ha detto: «nel corso dell’ultimo anno c’è stata una crescita costante dei nostri numeri (gli studenti coinvolti nei progetti di Junior Achievement sono passati da essere 180.000 a 300.000) e di conseguenza sull’impatto che riusciamo a generare. Questa crescita è frutto di un lavoro molto ampio, non solo di costante attività sui territori, ma anche del coinvolgimento di numerosi attori istituzionali e della nostra impact community, composta da imprese, enti del terzo settore, fondazioni e agenzie non governative».

«Grazie al coinvolgimento di questi attori è stata possibile una crescita che ha portato il Biz Factory – Il Festival dell’imprenditorialità giovanile di Junior Achievement ad evolversi nei Campionati di Imprenditorialità sostenuti dal MIUR, che supporta tutti i nostri progetti sviluppati nella scuola. Questo mette in luce il ruolo di leadership che Junior Achievement ha in Italia, ma anche il fatto che ci sono molte buone progettualità e che tutte insieme possono raccontarsi verso il mondo esterno per offrire sempre più opportunità alle studentesse e agli studenti».

Soffermandosi poi sugli obiettivi dell’organizzazione, che quest’anno compie 21 anni di attività in Italia, Perdichizzi ha affermato: «vediamo avvicinarsi progressivamente l’obiettivo dei 500.000 studenti coinvolti con i nostri programmi entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo continuo a pensare che occasioni come queste siano fondamentali, così come le collaborazioni tra mondi e istituzioni diverse ma che hanno un obiettivo comune».

«Tra i partner con cui lavoriamo per raggiungere questo obiettivo ci sono istituzioni molto importanti come il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Unioncamere, che è partner di questi campionati, e circa altre 50 tra imprese e istituzioni. Junior Achievement ha dimostrato di essere un ottimo interlocutore tanto verso il basso, con le scuole di provincia, tanto con istituzioni di alto livello. Lo abbiamo dimostrato in occasione del nostro ventesimo anniversario, quando abbiamo organizzato un tour per le province italiane partendo dal Mezzogiorno».

Perdichizzi si è poi soffermato su un aspetto cruciale per la crescita dei giovani all’interno e all’esterno delle mura scolastiche: il PNRR, che ha definito «una leva di straordinaria importanza». Ha tuttavia sottolineato quanto i lavori non stiamo procedendo come dovrebbero: «la porzione di risorse realmente investite in tutte le missioni del PNRR è un po’ distante dalla roadmap e dalle aspettative. È stata fatta una prima parte del lavoro, c’è tuttavia ancora margine non solo per accelerare sulla spesa, ma anche per comprendere come direzionarla nella maniera corretta alla luce di quanto fatto fino ad adesso. In questa prima fase sono state date delle risorse al mondo delle scuole, il che mi sembra una scelta del tutto sensata, ma rimane ancora molto da fare. Serve il coraggio di investire ancora di più sui giovani poiché sono l’infrastruttura più importante per il nostro futuro».

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