Come leggere la busta paga: guida completa

Teresa Maddonni

21/04/2021

Come leggere la busta paga? TFR, ferie, permessi e trattenute che dallo stipendio lordo portano al netto: cerchiamo di capire come interpretare le varie voci con la nostra guida completa.

Come leggere la busta paga: guida completa

Come leggere la busta paga? Una domanda che immaginiamo sia comune a moltissimi lavoratori e a cui cerchiamo di dare una risposta con la nostra guida completa su come leggere la busta paga.

Leggere la busta paga non è sicuramente semplice, ma è un esercizio che tutti i lavoratori dipendenti del settore privato prima o poi si trovano a dover fare. I dipendenti pubblici, come gli insegnanti per esempio, ricevono al contrario il cedolino elettronico NoiPA.

La busta paga del lavoratore - che riporta anche l’intestazione INAIL e la posizione dell’azienda presso l’Istituto in termini di premi e contributi dovuti come assicurazione contro infortuni e malattia professionale del lavoratore- è divisa in tre parti con diverse voci che riguardano per esempio trattenute IRPEF, contributi previdenziali, ma anche taglio del cuneo fiscale, ferie e permessi maturati.

Saper leggere la busta paga è fondamentale per capire come dall’importo lordo dello stipendio si arriva al netto e se il CCNL applicato viene rispettato.

Come leggere la busta paga: le sezioni

Per capire come leggere la busta paga bisogna partire dalla constatazione che essa si divide in diverse sezioni.

La busta paga è un documento che il datore di lavoro ha l’obbligo di consegnare al dipendente ogni mese secondo la legge n.4 del 1953. La busta paga è un documento che indica:

  • lo stipendio che il lavoratore percepisce in un determinato periodo;
  • le ritenute fiscali;
  • le ritenute previdenziali.

La busta paga riporta di fatti in termini monetari la posizione del lavoratore nei confronti:

  • del datore di lavoro mediante la retribuzione riportata;
  • dello Stato con le tasse;
  • di INPS o altro ente previdenziale con i contributi.

La busta paga si divide nelle seguenti sezioni:

  • intestazione con i dati anagrafici dell’azienda e del lavoratore;
  • il corpo che si compone delle voci che vanno a formare lo stipendio lordo;
  • la terza e ultima parte con dati previdenziali, fiscali, TFR e tutti quegli elementi che concorrono alla formazione dello stipendio netto.

Per saper leggere la busta paga è importante partire da questa struttura, che al di là delle differenze di impostazione grafica che può presentare da un’azienda all’altra, ha le caratteristiche che abbiamo sopra indicato e che vedremo nel dettaglio di seguito.

In molte buste paga esiste anche uno spazio dedicato a ferie e permessi maturati per esempio.

Intestazione

La lettura della busta paga parte dall’intestazione che contiene la sezione anagrafica e la retribuzione di fatto. Nel dettaglio nell’intestazione della busta paga si trovano:

  • i dati anagrafici del datore di lavoro con il nome dell’azienda, codice fiscale e indirizzo, ma anche la matricola INPS e la posizione INAIL, motivo per cui la busta paga riporta l’attestazione INAIL;
  • il mese e l’anno di riferimento della busta paga, come anche il giorno in cui viene versato lo stipendio;
  • i dati anagrafici del lavoratore, con la data di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale;
  • i riferimenti al CCNL applicato, qualifica del lavoratore, livello, data di assunzione con la stipula del contratto. La busta paga può eventualmente riportare la data di scadenza del contratto stesso.

Sempre nell’intestazione della busta paga viene indicato la retribuzione di fatto e poi i vari elementi della stessa:

  • paga base;
  • contingenza vale a dire un’indennità che serve come compensazione alla perdita di potere d’acquisto;
  • l’Elemento Distinto della Retribuzione di 10,33 euro che per 13 mensilità viene concesso ai tutti i lavoratori indipendentemente da come sono inquadrati.

Lo stipendio lordo

Viene a questo punto la parte centrale, il corpo della busta paga con lo stipendio lordo. Imparare a leggere la busta paga in questa seconda sezione è importante dal momento che si comprende di cosa si compone la retribuzione del lavoratore.

Gli elementi della retribuzione del lavoratore da conoscere per poter leggere la busta paga sono suddivisi in tre parti fondamentali:

  • stipendio diretto, ovvero quello collegato con le prestazioni periodiche rese dal lavoratore e risultanti dalla busta paga;
  • stipendio indiretto, ovvero quello spettante al lavoratore per effetto del verificarsi di alcuni eventi particolari e/o previsione contrattuali (come avviene per esempio per la tredicesima e la quattordicesima mensilità, le ferie ed i permessi, ecc.);
  • stipendio differito, ovvero quella parte dello stipendio che matura periodicamente ma viene corrisposta solo a posteriori (l’esempio più importante è quello del TFR, trattamento di fine rapporto).

Nel corpo della busta paga vi sono infatti indicati quegli elementi che operano alla formazione dello stipendio lordo e vale a dire:

  • il minimo contrattuale;
  • le ore di lavoro;
  • il superminimo non assorbibile CCNL e quello assorbibile (sono entrambi dei compensi in più stabiliti dal datore di lavoro, nel primo caso per premiare il dipendente e non cambia con il rinnovo del CCNL, nel secondo caso invece con il rinnovo si può ridurre).

Nel corpo del testo sono presenti anche:

  • eventuali ore di lavoro straordinario;
  • eventuale lavoro festivo o notturno;
  • eventuali premi di produttività;
  • eventuale anticipo del TFR;
  • tredicesima e quattordicesima;
  • eventuali benefit;
  • eventuale scatto di anzianità.

In questa parte è possibile trovare anche la dicitura Dl 3/2020 che fa riferimento alla norma che ha introdotto il taglio del cuneo fiscale soppiantando dal 1° luglio 2020 il bonus Renzi con 100 euro in più in busta paga.

Nella sezione “totale spettante (tot. spett.)” o anche “totale lordo”, presente in chiusura della sezione relativa agli elementi che compongono la retribuzione del lavoratore che abbiamo appena illustrato, è riportato lo stipendio lordo.

Su tale importo devono essere applicate le trattenute fiscali e previdenziali. Per il calcolo dello stipendio netto bisognerà quindi procedere come segue:

Stipendio lordo
- contributi previdenziali
= imponibile fiscale
- trattenute IRPEF
= stipendio netto di trattenute fiscali e previdenziali
+ assegno per il nucleo familiare (se presente)
= stipendio netto


Nel corpo della busta paga è presente anche quanto dovuto dal lavoratore e dal datore di lavoro all’ente bilaterale e al fondo bilaterale per servizi destinati agli stessi dipendenti.

Un esempio di fondo bilaterale nel CCNL Commercio , tra i contratti più applicati, è Fondo Est, un’assicurazione integrativa finalizzata all’assistenza sanitaria.

Trattenute e TFR maturato

Come leggere la busta paga in modo corretto dipende anche dalla comprensione della terza parte in cui sono presenti le trattenute, fiscali e previdenziali, e il TFR maturato.

Si tratta della parte dolente della busta paga, quella che concerne la tassazione e che trasforma lo stipendio lordo in netto. In questa sezione della busta paga si trovano:

  • i contributi previdenziali dovuti dall’azienda e dal datore di lavoro a INPS, come anche quelli per l’assicurazione INAIL. Nella busta paga sono indicati i contributi dovuti dal dipendente;
  • le trattenute fiscali vale a dire l’IRPEF;
  • TFR maturato.
  • Trattenute fiscali in busta paga

Il calcolo delle trattenute fiscali è effettuato in base alle aliquote e agli scaglioni Irpef di seguito riportati:

Scaglioni di reddito annuo Aliquote IRPEF 2021
Da reddito 0 a 15.000 euro 23%
Da 15.001 a 28.000 euro 27%
Da 28.001 a 55.000 euro 38%
Da 55.000 a 75.000 euro 41%
Da 75.000 euro 43%

L’IRPEF viene trattenuta ogni mese dal datore di lavoro a titolo di ritenuta d’acconto, insieme alle addizionali comunali deliberate dal proprio Comune di residenza.

Di conseguenza, ogni anno al momento dell’elaborazione del modello 730, oppure in caso di cessazione del rapporto di lavoro, devono essere effettuati i necessari conguagli.

  • Trattenute previdenziali

Le trattenute previdenziale e il totale dei contributi INPS e INAIL dovuti sono differenziati in base al tipo di contratto e al lavoro svolto.

I contributi previdenziali vengono versati in parte dal datore di lavoro e in parte dal lavoratore, al quale l’importo verrà appunto trattenuto in busta paga.

I contributi INPS e INAIL vengono trattenuti al fine di garantire al lavoratore il diritto alla pensione di vecchiaia, invalidità, assicurazione in caso di malattia o maternità, cassa integrazione e assegni familiari.

  • TFR maturato

Nell’ultima parte della busta paga si trova anche il TFR maturato come abbiamo detto, vale a dire il trattamento di fine rapporto.

Si tratta della liquidazione del lavoratore che viene erogata con la cessazione del rapporto di lavoro. Il TFR è costituito dalla somma di tutte le mensilità lorde maturate diviso per 13,5 più l’imponibile TFR.

Prima di vedere altri due elementi che compongono la busta paga per una sua lettura completa, come ANF e ferie e permessi, ricordiamo la distinzione tra dipendenti pubblici e privati cui abbiamo accennato.

Come leggere la busta paga di un insegnante è un procedimento assai diverso rispetto a quello del lavoratore di un’azienda privata che abbiamo illustrato dal momento che per i dipendenti pubblici viene caricato ogni mese sul sistema NoiPA il cedolino stipendiale. Questo è consultabile nell’area riservata dell’utente.

Assegni al nucleo familiare

L’assegno per il nucleo familiare, spesso indicato in busta paga con l’acronimo ANF, è una prestazione erogata dall’INPS in favore dei lavoratori con familiari (marito, moglie, figli) a carico.

L’assegno familiare deve essere richiesto dal lavoratore online sul sito dell’INPS e viene calcolato utilizzando i seguenti dati:

  • composizione qualitativa e quantitativa del nucleo familiare;
  • reddito IRPEF dichiarato nell’anno precedente.

Ferie e permessi in busta paga

A chiudere la busta paga c’è la sezione relativa alle ferie e ai permessi maturati dal lavoratore.

Tra le voci riportate vi sono:

  • ferie;
  • permessi ex festività;
  • ROL (i permessi per riduzione orario di lavoro);
  • altre ore di assenza retribuita maturate.

In questa sezione si trovano anche:

  • saldo delle ferie e ore residue dell’anno precedente e che sarebbero di fatto quelle non utilizzate;
  • giorni e ore di ferie maturate nell’anno in corso;
  • giorni e ore di ferie dogute nell’anno in corso.

Per il calcolo di ferie e permessi bisogna tenere a mente alcuni casi particolari: sono diverse le regole per la maturazione in caso di contratto full time o contratto a part-time orizzontale e nei casi di part-time verticale o misto.

La regola generale vuole che le ferie non maturano nel mese considerato se il dipendente risulta assente per più di 15 giorni. Ovviamente per permessi e ferie occorre fare sempre riferimento al CCNL applicato.

Come leggere la busta paga con la cassa integrazione

Veniamo ora a una questione particolare vale a dire come leggere la busta paga con la cassa integrazione.

Una questione che riguarda per esempio i lavoratori che si trovano in cassa integrazione a ore con una riduzione dell’orario di lavoro.

Nella parte centrale della busta paga dove sono riportati tutti gli elementi che vanno a comporre il lordo dello stipendio, e dove viene riportato il totale delle ore e dei giorni da contratto con la retribuzione corrispondente, verrà anche riportata la dicitura “detrazione assenza ore” con il corrispettivo delle ore di cassa integrazione. A questa dicitura corrisponde anche la retribuzione che sarebbe spettata e che viene trattenuta.

Viene riportata in busta paga, sempre nella parte centrale, anche la quota che spetta di cassa integrazione pagata da INPS o l’assegno del fondo di solidarietà.

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