Il concordato preventivo per contribuenti e aziende raddoppia, le novità

Patrizia Del Pidio

02/11/2023

Al via dal 2024 il concordato preventivo biennale che, dopo due anni potrà essere rinnovato per un ulteriore biennio. Vediamo le novità.

Il concordato preventivo per contribuenti e aziende raddoppia, le novità

Il concordato preventivo biennale era stato già annunciato e permetterà ai contribuenti e alle piccole e medie imprese di accordarsi con il Fisco sulle tasse da versare per due anni. Si tratta di una scelta che sicuramente converrà a chi suppone, nei due anni successivi, di guadagnare di più rispetto a quelli precedenti, perché il Fisco calcolerà le tasse dovute proprio sui guadagni risultanti dalle dichiarazioni degli anni passati.

Converrà di meno, invece, a chi va incontro a riduzioni di entrate visto che si troverà a pagare, indipendentemente dai guadagni, quanto concordato con il Fisco. La novità al riguardo è che il concordato preventivo biennale, trascorsi i primi due anni, potrà essere rinnovato per un ulteriore biennio.

Tasse congelate da 2 a 4 anni

Il patto tra Fisco e contribuente, di fatto, congela le tasse per due anni e anche al variare della base imponibile le somme da versare alle Entrate resterà invariata.

La proposta di adesione al concordato dovrebbe essere messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a partire da aprile 2024 (quando la misura andrà a regime la scadenza è fissata al 15 marzo). I contribuenti, poi, dovranno decidere se aderire o meno entro luglio 2024 (a regime entro giugno).

Decorso il primo biennio, poi, le Entrate potranno proporre un nuovo concordato biennale per i 2 anni successivi e il contribuente potrà decidere se aderire o meno.

Per chi è sottoposto ai vecchi studi di settore, oggi contribuenti Isa, per poter aderire al concordato dovranno avere un voto alto (almeno otto); con voto inferiore per aderire dovranno migliorare il proprio punteggio integrando i dati comunicati indicando ulteriori componenti positivi che non risultino dalle scritture contabili.

Dal concordato preventivo biennale si può anch essere esclusi a priori per non aver presentato la dichiarazione dei redditi anche per un solo anno nei tre che precedono l’adesione. Escluso anche chi ha condanne per reati fiscali.

Sanzioni dimezzate in caso di accertamento

Il dialogo preventivo non sarà solo sul pagamento delle tasse ma anche per la fase di accertamento. Tra amministrazione e contribuente ci dovrà essere dialogo anche in caso di accertamento e verbale. In questo caso il contribuente che aderisce ha la possibilità di avere un dialogo fin dall’emissione del verbale con l’Agenzia delle Entrate.

Se si aderisce alla misura, poi, anche in caso di sanzioni, queste ultime avranno un importo ridotto della metà. Se, invece, le somme dovute non vengono pagate l’Agenzia delle Entrate procederà con l’iscrizione a ruolo degli importi.

Un’altra novità riguarda la notifica delle cartelle, le contestazioni e le notifiche fiscali in generale che potranno essere spedite ai contribuenti presso il domicilio digitale. Se al primo invio la casella risultasse piena, l’amministrazione procederà anche a un secondo invio fermo restando che la decadenza dei termini sia per i pagamenti che per la prescrizione, scatteranno fin dal momento dell’avvenuta consegna.

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