La crisi ucraina spinge il dollaro: l’impatto sulle valute

Violetta Silvestri

14 Febbraio 2022 - 14:25

Le tensioni Russia-Ucraina-USA si fanno sentire anche sulle valute: il dollaro guadagna nel clima di guerra, mentre l’euro è più debole. I movimenti del mercato valutario.

La crisi ucraina spinge il dollaro: l’impatto sulle valute

Il dollaro sale oggi, lunedì 14 febbraio, insieme a yen e franco svizzero mentre gli investitori si stanno precipitando in asset rifugio temendo i venti di guerra in Ucraina.

I crescenti timori per un conflitto militare in Europa orientale, con la Russia e gli USA ai ferri corti, costringono gli investitori a stare lontani dagli asset sensibili al rischio, non consentendo all’EUR/USD di provare un rimbalzo.

In tarda mattinata, infatti, la coppia scambiava a 1,1303 e l’indice del dollaro avanzava a 96,320 punti.

Tutti gli effetti della crisi ucraina sul mercato valutario.

Venti guerra anche sulle valute: dollaro festeggia, l’euro no

L’EUR/USD ha subito pesanti perdite alla fine di venerdì e ha iniziato la nuova settimana ancora in flessione.

L’umore negativo del mercato sta rendendo difficile per la valuta condivisa trovare domanda ed è probabile che la coppia estenda la sua caduta a meno che i flussi di rischio non si risollevino.

Gli analisti di Commerzbank hanno sottolineato che “la dipendenza europea dall’energia russa rende la performance economica ciclica dell’Eurozona particolarmente vulnerabile in caso di escalation del conflitto in Ucraina.”

L’euro sta cedendo lo 0,28% a 1,1319$, dopo che aveva toccato il livello più basso il 3 febbraio a 1,1305$, in seguito alla conferenza stampa di Lagarde.

La moneta unica si è indebolita venerdì, quando una corsa verso i beni rifugio ha oscurato le aspettative di un inasprimento della politica monetaria da parte della BCE.

Con i venti di guerra più forti oggi, lunedì 14 febbraio, il dollaro sta proseguendo il suo rafforzamento come bene rifugio.

Questa corsa verso asset di protezione sta avvantaggiando anche lo yen giapponese. La valuta nipponica è salita dello 0,3% a 115,16 contro il dollaro e dello 0,5% sull’euro.

Una nota ING ha sottolineato:

“Queste due valute (il dollaro USA e lo yen) - così come il franco svizzero - dovrebbero rimanere richieste fino a quando, e se, avremo indicazioni che una soluzione diplomatica è in vista... Segnaliamo rischi al ribasso piuttosto significativi per le valute esposte - direttamente il rublo e indirettamente tutte le valute procicliche e in particolare quelle europee - se la tensione dovesse intensificarsi ulteriormente.”

Il rublo è sceso dello 0,1% a 77,20 rispetto al dollaro, dopo aver toccato il minimo dal 28 gennaio venerdì, quando gli investitori hanno abbandonato gli asset russi.

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