Dollaro troppo forte. L’Euro fa nuovi minimi

David Pascucci

23/09/2022

Tassi in rialzo in Usa e il mercato continua a comprare dollari. Euro e sterlina sotto pressione mentre la Boj interviene sul cambio

Dollaro troppo forte. L’Euro fa nuovi minimi

I tassi in rialzo negli Usa spingono ancora il dollaro verso nuovi massimi in un trend che sembra essere inarrestabile. In questo contesto i mercati azionari rimangono in pressione ribassista pur testando dei minimi importanti e molti operatori si stanno chiedendo se effettivamente è il momento di vedere un rimbalzo delle quotazioni oppure proseguire su questo trend che a livello macro è assolutamente deleterio, soprattutto sul mercato valutario.

Il dollaro sta risultando un problema per tutti, soprattutto per i paesi dell’area euro che si trovano con una valuta senza più un potere sui mercati globali con relativi problemi lato importazioni e con degli introiti derivanti dalle esportazioni che non coprono assolutamente la svalutazione della valuta. Per il momento il vantaggio della svalutazione non si vede e in una situazione macro del genere c’è il rischio di non vedere alcun miglioramento sul lato inflazione, vero e proprio nodo da sciogliere sia per l’euro che per la sterlina

In Giappone intervengono contro il dollaro

Nella mattinata europea di ieri abbiamo visto un fortissimo crollo del cambio UsdJpy, circa un 3,5% di crollo che ha scosso parecchio il mercato valutario, almeno per quel momento. In quel frangente, la reazione di euro e sterlina è stata minima se non assente, con i cambi che hanno proseguito nel loro trend assolutamente negativo, un trend che non sembra avere sosta. Il cambio UsdJpy è passato da area 146 a area 141, ben 5 figure di ribasso che alcuni operatori hanno interpretato come un segnale importante: la Boj non tollera più questo strapotere del dollaro e non accetta che la propria valuta domestica sia messa sotto pressione dal rafforzamento di mercato del biglietto verde. Il ministro delle finanze giapponese Suzuki ha inoltre affermato che in merito a questa decisione non verranno discusse, almeno per il momento, le quantità di yen che il Giappone ha comprato direttamente sul mercato.

In sostanza l’intervento che il Giappone ha messo in atto è un vero e proprio atto di forza compiuto in piena emergenza, senza un piano e con una certa tempestività. Il fatto che non vengano discusse le quantità comprate, indica che il Giappone non ritiene che la trasparenza in merito alla sua condizione finanziaria sia da discutere con gli altri paesi e con le altre banche centrali ma, soprattutto, questo intervento sottolinea quanto la forza del dollaro non sia più tollerabile da economie forti che subiscono questo strapotere di mercato. Il Giappone, come da loro espresso, hanno preso “un’azione decisiva”, cosa che dovrebbe essere un esempio anche per le economie europee (Uk compresa).

Nuovi minimi per euro e sterlina

Lo yen viene ricomprato contro dollaro, ed ecco che le pressioni si allentano sulla valuta asiatica per poi colpire le altre majors come EurUsd e GbpUsd che proprio questa mattina si trovano a toccare nuovi minimi che non si vedevano da anni. I nuovi minimi di EurUsd vanno al di sotto di 0,98 e arrivano a toccare i 0,9750, mentre per GbpUsd arriviamo ben al di sotto di 1,12 a 1,1150.

Questi minimi erano fino a poco tempo fa impensabili e solamente chi vede i mercati come una sala da gioco poteva vedere una riduzione del valore di queste valute su questi livelli. La situazione tecnica rimane profondamente ribassista e la possibilità di vedere dei rimbalzi, siano essi dovuti da interventi (speriamo) delle banche centrali o da fattori di mercato, si fanno sempre più concreti.

Il segnale mandato dalla BoJ dovrebbe far riflettere anche Bce e BoE che sembrano letteralmente subire il bello e il cattivo tempo dei cugini americani. In tutto questo contesto, anche il dollaro troppo forte è un problema per gli Usa visto che l’ammontare del loro debito pubblico è elevato e un apprezzamento della valuta non fa che aumentare il valore reale del debito.

Oltre a questo abbiamo anche dei problemi per quanto riguarda il mercato delle materie prime e dei commerci internazionali, tutti mercati negoziati principalmente in dollari americani e che dovranno vedere degli aggiustamenti per evitare dei problemi proprio per le imprese europee che negoziano tali beni. In pratica il mercato valutario è assolutamente squilibrato nei confronti del dollaro e questo è palesemente un problema che va risolto il prima possibile per evitare dei problemi importanti nel lungo periodo.

UsdJpy Crollo UsdJpy Crollo L'intervento della Bank of Japan

Cosa dobbiamo aspettarci

A livello tecnico le rotture di questi minimi sono un forte segnale del fatto che il dollaro sta esagerando un trend “malato” per la situazione macroeconomica in atto. L’intervento della BoJ, un intervento massivo vista la forza con cui il mercato è crollato, potrebbe non essere l’ultimo da qui a qualche settimana, soprattutto se sulle altre majors non vedremo interventi della stessa tipologia. In Giappone sono praticamente stufi di questo trend del dollaro, un intervento importante che dovrebbe far passare il messaggio che a livello internazionale è il momento di fermare il dollaro.

EurUsd a livello tecnico è in procinto di invertire questa tendenza, soprattutto con quest’ultima rottura dei minimi e la stessa cosa potremmo dire per la sterlina. La situazione è da monitorare nel corso delle prossime settimane.

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