Fattura elettronica ed evasione fiscale: quali novità dall’Agenzia delle Entrate?

Rosaria Imparato

27/01/2022

Fattura elettronica per i forfettari contro l’evasione fiscale, ma anche lettere di compliance: ecco le novità da parte dell’Agenzia delle Entrate, con l’intervista del direttore Ruffini a Telefisco.

Fattura elettronica ed evasione fiscale: quali novità dall’Agenzia delle Entrate?

Fattura elettronica anche come strumento di lotta all’evasione fiscale, lettere di compliance e pressione fiscale troppo alta: questi alcuni dei temi trattati nell’intervista al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini durante l’edizione di Telefisco del 27 gennaio 2022.

Il quadro generale dell’Italia vede da un lato una pressione fiscale molto importante, e dall’altro un costante cercare nuovi metodi per contrastare la crescente evasione. In questo contesto va inserita la fatturazione elettronica, il cui obbligo verrà esteso, nel corso del 2022, anche ai contribuenti forfettari, e che ha anche una serie di vantaggi rispetto alla semplificazione degli adempimenti.

Sempre nell’ottica di strumento a vantaggio del contribuente ci sono le lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate, con cui il Fisco avvisa il cittadino di alcune irregolarità prima di procedere con l’accertamento.

Particolarmente interessante è stato l’excursus sulla quantità di interpelli pubblicati nel 2021 dall’Agenzia delle Entrate. Lo scorso anno ci sono stati un migliaio di chiarimenti da parte delle Entrate, oltre alle risoluzioni, le circolari e i provvedimenti attuativi. Come mai così tanti interpelli? Sono risposte a domande fatte dai contribuenti, ed è proprio per una decisione di Ruffini che vengono pubblicate dal 2018, per far prevalere la trasparenza sulla prassi.

Il 2021 è stato un anno pieno di decreti emergenziali, che necessitavano di approfondimenti da parte delle Entrate (che si sono occupate dell’erogazione della maggior parte dei contributi a fondo perduto, per esempio). Tanti decreti d’emergenza, che si sommano a una già prolifica attività di legiferazione, caratteristica tutta italiana. Tanti interpelli sono quindi sinonimo di richiesta di interpretazione: banalmente, sottolinea Ruffini, con meno leggi ci sarebbe meno necessità di pubblicare chiarimenti.

Fattura elettronica ed evasione fiscale: quali novità dall’Agenzia delle Entrate?

La lotta all’evasione passa anche dall’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti con partita IVA in regime forfettario. L’ok definitivo del Consiglio UE è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE del 17 dicembre 2021, ma l’estensione ai forfettari dovrà essere tradotta con una norma ad hoc nell’ordinamento italiano: la palla, quindi, è in mano al legislatore.

L’obbligo di e-fattura non è ancora in vigore per i forfettari, tuttavia il direttore delle Entrate Ruffini ha detto che sui 1,5 milioni di soggetti forfettari, una metà sta già usando la fatturazione elettronica: “Dopo la diffidenza iniziale ci si è resi conto delle opportunità che dava”, ha dichiarato a Telefisco.

Quali sono questi vantaggi? Non solo facilita gli adempimenti, ma i gestionali interni consentono l’incrocio di dati, e quindi il monitoraggio in maniera mirata dei fenomeni di evasione fiscale. Tuttavia, con una pandemia in corso, consente anche di tenere sotto controllo la situazione economica dei contribuenti con l’erogazione più veloce dei contributi a fondo perduto.

Lettere di compliance dall’Agenzia delle Entrate: chi non si regolarizza va incontro all’accertamento

Altro strumento di vantaggio per il contribuente e che ha come scopo quello di migliorare il rapporto cittadino-Fisco è la lettera di compliance. I cosiddetti avvisi bonari sono delle comunicazioni inviate ai contribuenti per avvisarli di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi. Di solito si tratta di errori formali, e il contribuente può regolarizzare la propria posizione pagando sanzioni ridotte (oppure giustificando quelle anomalie fornendo come giustificazione ulteriori documenti all’Agenzia delle Entrate).

Se in tanti decidono di regolarizzare la propria situazione, altri decidono di non fare niente. Tendenzialmente, dice Ruffini, chi ignora una lettera di compliance da parte dell’Amministrazione Finanziaria è perché ha intenzione di evadere. Non si tratta però di una scelta lungimirante, visto che il passo che segue l’invio di un avviso bonario è l’accertamento.

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