Il Forex attende l’aumento dei tassi Usa

David Pascucci

02/11/2022

I mercati attendono la Fed e nel frattempo proseguono il rimbalzo iniziato giorni fa.

Il Forex attende l’aumento dei tassi Usa

Le aspettative degli operatori prevedono una forte probabilità di aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. L’83,5% degli operatori intervistati dal Cme prevede infatti un aumento dei tassi fino ad area 3,75-4%.

Questi tassi di interesse non si vedevano da tempo e il mercato dovrà adeguarvisi, in quanto il costo del denaro sta diventando molto elevato a livello globale, soprattutto nel mondo occidentale. L’aumento dei tassi globali inciderà sull’andamento di lungo periodo dei mercati e, allo stesso tempo, potrebbe portare al ritorno all’equilibrio, soprattutto su tutte quelle majors che hanno subito un forte aumento del dollaro sul cambio. La situazione rimane quindi da monitorare in quanto le dinamiche mensili non sembrano così forti da giustificare un ribasso immediato del dollaro. Come vedremo, sulle majors ci sono situazioni interessanti soprattutto nel lungo periodo, pertanto bisognerà attendere per vedere gli effetti di questo aumento dei tassi direttamente sui mercati.

Sterlina come “spia” per le majors

Osservando le dinamiche su base mensile, il cambio GbpUsd si trova ad affrontare una situazione curiosa sul lungo periodo.

GbpUsd grafico Mensile GbpUsd grafico Mensile In verde le aree dei pattern che hanno portato ad un rimbalzo di lungo periodo

Il grafico mensile permette di identificare un pattern interessante nel lungo periodo: nelle aree verdi possiamo notare una forte shadow rialzista su base mensile, che evidenzia un minimo importante che viene comprato con forza, il tutto seguito solitamente da un forte e continuo movimento rialzista.

In sostanza, quello che viene identificato è un pattern di inversione che si forma dopo una forte discesa che viene riassorbita dal mercato, seguita da alcuni mesi di pausa che servono a formare un supporto da cui parte un movimento rialzista di lungo periodo, con un’escursione di prezzi comunque non molto importante.

Il primo movimento che vediamo sul grafico si è formato nel periodo post-Brexit, un periodo molto turbolento sulla sterlina che ha toccato nuovi minimi prima di ripartire al rialzo. In questo caso, il movimento di pausa formatosi in seguito al riassorbimento dei minimi è durato ben 5 mesi.

La seconda area si riferisce al periodo pandemico, momento in cui i mercati hanno scaricato molti volumi e che, in questo caso, hanno formato dei minimi importantissimi proprio a ridosso dei minimi post-Brexit. Qui si è formato lo stesso pattern, con un primo movimento di riassorbimento seguito questa volta da 3 mesi di movimento laterale utile a far ripartire il mercato. Entrambi questi pattern nel lungo periodo hanno portato a un movimento rialzista più o meno della stessa entità, parliamo di un rialzo di circa 25 figure.

L’ultimo pattern, quello ancora in formazione, vede già la prima condizione esaudita, ossia un forte rimbalzo da nuovi minimi e la formazione della prima candela di supporto. Per il momento bisognerà aspettare almeno un altro mese prima di parlare di conferme di rimbalzo di GbpUsd nel lungo periodo. Comunque il mercato sembra propenso a vendere dollari e comprare sterline nel lungo periodo.

Il caso UsdJpy

Il caso dello yen è molto particolare in quanto è l’unica valuta che presenta una politica monetaria completamente diversa da quella che vediamo nelle altre majors. Il Giappone, per una serie di condizioni particolari createsi nell’economia nel corso degli ultimi 30 anni (deflazione, espansione del debito in valuta ecc.), presenta un fortissimo trend rialzista nel lungo periodo, che per il momento non dà alcun segnale di inversione.

L’unico indizio di una probabile inversione deriva dagli ultimi interventi della Bank of Japan direttamente sul Forex, prima comprando valuta in area 146 e poi in area 152. L’intervento è stato diretto, senza preavviso e giustamente cospicuo, qualche decina di miliardi di dollari comprati contro il dollaro.

In pratica, la Bank of Japan non tollera più il deprezzamento del cambio che ha veramente esagerato in termini di rendimento da inizio anno, ossia un +33% da minimo a massimo solo nel 2022. Considerando anche il 2021, il movimento rialzista del dollaro contro lo yen ha visto una performance di oltre il 45%, praticamente insostenibile per un’economia importante come quella giapponese. In sostanza, potremmo trovarci sui massimi anche qui e il ritracciamento potrebbe anche essere violento rispetto alla sterlina.

Cosa aspettarsi dopo la Fed?

Non abbiamo parlato di EurUsd, in quanto è il cambio più importante in assoluto e richiede un tipo di analisi più approfondita rispetto a quanto detto su sterlina e yen. Oggi, con la riunione della Fed, è molto probabile un aumento dei tassi di 75 punti base e la probabilità di vedere degli scossoni sul mercato è molto elevata.

Secondo gli ultimi movimenti visti sul mercato, ci si aspettano dei movimenti che vadano a toccare dei livelli tecnici interessanti, mentre le dinamiche di lungo periodo di questi mercati al momento sembrano prepararsi a un rimbalzo contro il dollaro americano.

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