Influenza arrivata in anticipo per i bambini, sintomi e come funziona il vaccino

Ilena D’Errico

23 Novembre 2023 - 11:31

L’influenza è arrivata in anticipo per molti bambini, scatenandosi già a novembre. Ecco quali sono i sintomi da riconoscere e come funziona il vaccino antinfluenzale per i più piccoli.

Influenza arrivata in anticipo per i bambini, sintomi e come funziona il vaccino

Quest’anno, così come quello passato, l’influenza è arrivata in anticipo e tantissime persone, soprattutto i bambini, si sono già ammalati con l’arrivo del freddo. Antonio Davino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), ha fatto sapere che i più colpiti sono proprio i bambini più piccoli, nella fascia d’età compresa tra 0 e 4 anni.

Oltre all’influenza vera e propria, raffreddori, virus parainfluenzali, gastroenteriti e il Covid, che come sempre corrono in parallelo. Di norma, il picco dei contagi non è atteso prima di dicembre o gennaio, ma quest’anno gli studi dei pediatri e dei medici di base sono già affollatissimi durante novembre.

I bimbi più piccoli sono spesso colpiti anche da malattie respiratorie causate da adenovirus, rinovirus e – in particolare entro il 1° anno di vita - dal virus respiratorio sinciziale che causa anche bronchioliti. Per questo motivo, i pediatri ricordano l’importanza della prevenzione, che avviene soprattutto attraverso la vaccinazione antinfluenzale, quest’anno offerta gratuitamente dal ministero della Salute per i bambini fino a 6 anni.

Influenza in anticipo

Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), ha tracciato un quadro dell’epidemia influenzale per Adnkronos Salute, spiegando anche che il cambiamento della modalità di raccolta dei dati non permette di analizzare con precisione i contagi rispetto alla sola influenza.

In particolare, si parla di un andamento leggermente superiore rispetto al 2022, mentre i casi di Covid sono in diminuzione, per lo meno per quanto riguarda i casi con sintomi evidenti. La sola influenza, tuttavia, rappresenta i 2/3 dei casi di malattie acute sottoposti ai medici di famiglia.

Per quanto riguarda i bambini fino ai 4 anni si parla circa di 12 casi su 1.000 bambini. Anche per la fascia più a rischio, gli over 65, i contagi sono sotto controllo: 4 ogni 1.000 persone. Nell’età intermedia, infine, ci sono circa 8 casi su 1.000.

I sintomi

L’influenza può essere provocata da diversi tipi di virus, che hanno la capacità di mutare rapidamente per contrastare le difese dell’organismo. Questo è il motivo per cui il vaccino antinfluenzale si ripete con cadenza annuale, perché altrimenti non sarebbe aggiornato in base ai virus circolanti.

A prescindere da quale sia il virus ad aver originato la malattia, l’influenza nei bambini si manifesta con alcuni sintomi caratteristici. In particolare, dopo l’incubazione (tra 1 e 3 giorni) si manifestano:

  • Febbre;
  • mal di testa;
  • malessere;
  • dolori ossei e muscolari.

Compaiono poi i sintomi di tipo respiratorio, cioè:

  • tosse;
  • congestione nasale;
  • mal di gola.

I lattanti, invece, in genere non hanno la febbre, ma più facilmente vomito e diarrea. Nel complesso, l’influenza si risolve in una settimana, escludendo le complicanze (come la polmonite di origine batterica che va trattata in modo specifico). Bisogna quindi far particolare attenzione ai bambini con malattie croniche, più esposti alle complicanze gravi rispetto a quelli sani, così come gli over 65 e le donne in gravidanza.

Il vaccino antinfluenzale per i bambini, come funziona

In Italia esistono diverse tipologie di vaccino antinfluenzale per i bambini, con formulazioni adatte alle diverse fasce di età. Nel dettaglio, si hanno tre tipi di vaccini quadrivalenti (efficaci contro 2 tipi di virus A e 2 tipi di virus B), ossia:

  • Il vaccino inattivato split o subunità (VIQ) per i bambini da 6 mesi a 9 anni;
  • un vaccino inattivato coltivato su culture cellulari (VIQcc) per i bambini da 2 anni in su;
  • un vaccino attenuato (LAIV) per la fascia 2-18 anni.

Quest’ultimo non genera la sintomatologia influenzale e risulta più lieve. Questo vaccino viene somministrato con spray nasale, che deve essere ripetuto dopo 4 settimane se il bambino ha meno di 9 anni e non si era mai vaccinato contro l’influenza.

Gli altri due vaccini sono invece somministrati con iniezione intramuscolare sulla parte esterna della coscia e poi sul muscolo deltoide (braccio) per i bambini da 2 anni in su.

In ogni caso, i vaccini non possono essere somministrati a bambini che hanno manifestato la sindrome di Guillan Barré entro 6 mesi dalla somministrazione di una dose precedente. Il vaccino spray è controindicato nei bambini con gravi allergie alle proteine dell’uovo e alla gentamicina e anche nei bambini in terapia con farmaci a base di salicilati. Il vaccino non è indicato per i bambini con immunodepressione e asma grave o dispnea attiva.

Non è obbligatorio rimandare il vaccino in caso di malattie lievi, anche se è sempre necessario il parere del pediatra, anche riguardo alle eventuali controindicazioni specifiche per la presenza di malattie, allergie o cure in corso.

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