Legge di Bilancio 2024: ci sono 10 miliardi in meno, la Nadef inguaia il governo

Alessandro Cipolla

28 Settembre 2023 - 08:25

Il governo Meloni ha approvato la Nadef: aumenta il deficit ma per la legge di Bilancio 2024 paradossalmente ci saranno 10 miliardi in meno. Sarà una manovra al risparmio.

Legge di Bilancio 2024: ci sono 10 miliardi in meno, la Nadef inguaia il governo

La legge di Bilancio 2024 sarà “all’insegna della serietà e del buonsenso” come ha voluto sottolineare Giorgia Meloni al momento dell’approvazione della Nadef, la Nota di aggiornamento al Def che nel rispetto dei tempi è stata licenziata dal Consiglio dei ministri entro il 27 settembre.

Nessuna manovra espansiva o particolari artifici contabili: la legge di Bilancio 2024 sarà una delle più modeste degli ultimi anni e le poche misure che vi troveranno spazio saranno finanziate, quasi nella loro totalità, in deficit.

Quest’anno il Pil si fermerà al +0,8% (dal +1% previsto ad aprile), mentre nel 2024 sarà dell’1,2% (dal +1,5% del Def) - riporta l’Ansa -. Cambiano anche i numeri sull’indebitamento: il deficit 2023, in particolare, schizza al 5,3% (dal 4,5%) interamente per l’effetto del Superbonus. Per il 2024 invece l’asticella del deficit viene alzata sia sul quadro tendenziale (a legislazione vigente) che su quello programmatico, rispettivamente fissati al 3,6 e al 4,3% (da rispettivamente 3,5 e 3,7)”.

Un aumento del deficit che, oltre ad allontanarci dal limite del 3% stabilito dal Patto di Stabilità che dal primo gennaio tornerà a essere vigore, libera maggiori risorse in vista della legge di Bilancio.

Grazie a questa mossa, il governo avrà a disposizione ben 14 miliardi - tutto debito - invece che 4,5 miliardi come inizialmente pensato; nonostante questo, la legge di Bilancio 2024 avrà meno soldi a disposizione rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.

La legge di Bilancio 2024 sarà da 20 miliardi?

Nella Nadef il governo ha ammesso il passo indietro della nostra economia rispetto alle stime fatte in primavera: il Pil è cresciuto meno del previsto e lo farà anche nel 2024. A schizzare invece è l’indebitamento, con la maggioranza che a riguardo ha puntato il dito contro il Superbonus e l’aumento dei tassi.

Questo ridimensionamento avrà un forte impatto sulla legge di Bilancio 2024 che, stando a quanto dichiarato da Giorgia Meloni, sarebbe dovuta essere da 80 miliardi in base alle richieste pervenute dai ministeri.

Del resto in sede di campagna elettorale il centrodestra non ha badato a spese quando si è trattato di mettere nero su bianco sul proprio programma una serie di promesse che, in un quadro economico già ben chiaro anche un anno fa, saranno difficili da mantenere anche considerando l’interco arco della legislatura.

Prima della Nadef così si parlava di una legge di Bilancio da 30 miliardi ma, facendo i proverbiali conti della serva, si è notato come mancassero circa 20 miliardi di coperture certe per non incorrere nelle ire di Bruxelles.

Adesso il governo ha deciso di fare più deficit - 14 e non 4,5 miliardi, quasi 10 miliardi in più - ma paradossalmente stando a quanto si apprende la legge di Bilancio 2024 dovrebbe avere un potenza di fuoco di poco superiore ai 20 miliardi, un terzo in meno rispetto a quanto ipotizzato fino a qualche giorno fa.

In pratica il governo Meloni finanzierà la legge di Bilancio 2024 con i 14 miliardi del deficit, i 3 miliardi del concordato preventivo e dell’adempimento, i 1,5 miliardi di tagli alla spesa dei ministeri anche se finora i vari dicasteri nicchiano e il resto dovrebbe arrivare dalla legge sugli extraprofitti delle banche che sarà molto ridimensionata rispetto agli annunci iniziali.

Visto il quadro generale è giusta la scelta del governo di realizzare una manovra prudente, ma affidarsi quasi totalmente al deficit per piazzare qualche bandierina - conferma del taglio al cuneo fiscale, misure per la famiglia e primo abbozzo della riforma fiscale - appare essere un chiaro segno di come nella maggioranza manchino idee degne di tal nome per finanziare le varie misure senza aumentare ancora di più il nostro debito.

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