Modello 730/2024, ecco perché conviene presentarlo quanto prima, soprattutto se si è a debito

Patrizia Del Pidio

06/05/2024

Per non pagare di più è determinante presentare il 730/2024 quanto prima, soprattutto se si è a debito. Vediamo perché.

Modello 730/2024, ecco perché conviene presentarlo quanto prima, soprattutto se si è a debito

Con l’Agenzia delle Entrate che ha messo a disposizione il modello 730/2024 precompilato dal 30 aprile, si può tranquillamente affermare che la stagione dichiarativa ha preso il via. In alcuni casi, anche se c’è tempo fino al 30 settembre per adempiere, è bene inviare il 730 quanto prima per non rischiare di dover pagare di più. Presentare la dichiarazione in tempi brevi, in ogni caso, può rivelarsi utile non solo per chi è a debito, ma anche per chi attende un rimborso dal Fisco.

Per chi deve avere un rimborso sul 730, infatti, la liquidazione del rimborso è legata a quando si invia la dichiarazione: con la busta paga di luglio, infatti, è liquidato solo a chi ha presentato la dichiarazione a maggio. Per tutti gli altri il rimborso slitta con la busta paga che compete al periodo di paga riferito al mese successivo a quello della presentazione.

Se per chi deve avere un rimborso presentare il 730 dopo non comporta un danno economico, lo stesso non può dirsi per chi, invece, risulterà a debito. In questo caso, infatti, presentare la dichiarazione dopo giugno significa non solo avere interessi sul debito, ma anche avere meno rate a disposizione per spalmarlo. Cerchiamo di capire come funziona.

Presentazione del modello 730/2024

Quest’anno il modello 730 potrà essere modificato e inviato a partire dal 20 maggio. Quello che non tutti sanno, però, è che la scadenza del pagamento dell’eventuale debito risultante dalla presentazione ha una scadenza bene precisa fissata al 30 giugno di ogni anno.

Se si paga il debito, anche in busta paga, oltre questa data, sono applicati interessi sulla riscossione. Si tratta di cifre molto basse, ovviamente, che molto spesso il contribuente si accorge di pagare. Per chi, senza busta paga, deciderà di saldare il proprio debito con il Fisco tramite F24, la cosa sarà più visibile perché gli interessi saranno presenti nei modelli F24 che si pagheranno da luglio in poi.

Il problema è rappresentato dalla rateazione

Il problema principale del presentare il 730 più tardi è rappresentato, però, dalla rateazione del debito. Per chi lo presenta in prima battuta, diciamo entro la metà di giugno, c’è la possibilità di suddividere il debito in 7 rate di uguale importo, l’ultima con scadenza il 16 dicembre, che saranno, poi trattenute dalle buste paghe dei mesi da giugno e dicembre.

Stesso discorso per chi sceglie di pagare senza sostituto d’imposta e con F24, la possibilità è sempre quella di rateizzare in un massimo di 7 rate, con la prima a scadenza il 30 giugno. Ma il debito entro il 16 dicembre va saldato.

Presentando, quindi, il 730 più tardi si riduce il numero di rate utilizzabili per spalmare il debito e per chi, ad esempio presenta la dichiarazione gli ultimi giorni di settembre si avrà solo lo stipendio di ottobre e novembre per saldare il debito con il Fisco. E se il debito è molto alto si rischia che vada a erodere anche tutto lo stipendio spettante.

Il consiglio è presentare la dichiarazione quanto prima

Il consiglio, quindi, è quello di presentare il proprio modello 730/2024 quanto prima. È possibile portare al Caf i documenti anche prima del 20 maggio in modo che il centro di assistenza fiscale possa iniziare già la predisposizione della dichiarazione prima del giorno dell’invio.

In questo modo si eviterà, in caso di debito esiguo, di pagare interessi troppo alti, che ammontano a:

  • 0,17% per la seconda rata versata entro il 16 luglio;
  • 0,50% per la terza rata versata entro il 20 agosto;
  • 0,83% per la quarta rata versata entro il 16 settembre;
  • 1,16% per la quinta rata versata entro il 16 ottobre;
  • 1,49% per la sesta rata versata entro il 18 novembre;
  • 1,82% per la settima rata versata entro il 16 dicembre.

Si eviterà, poi, di trovarsi a dover pagare un debito, magari più alto, in un numero minore di rate che farà pesare molto più la trattenuta sullo stipendio.

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