Perché Lollobrigida ha fatto fermare un Frecciarossa a Ciampino (che era già in ritardo)

Alessandro Cipolla

22/11/2023

Il ministro Francesco Lollobrigida avrebbe fatto fare al Frecciarossa Torino-Salerno una fermata non prevista alla stazione di Ciampino: Matteo Renzi chiede le dimissioni.

Perché Lollobrigida ha fatto fermare un Frecciarossa a Ciampino (che era già in ritardo)

Francesco Lollobrigida è di nuovo nella bufera ma questa volta la colpa sarebbe tutta di un treno, per esattezza il Frecciarossa Torino-Salerno sul quale nella giornata di ieri il ministro dell’Agricoltura sarebbe salito alla stazione Termini.

Il treno è partito alle ore 7 dalla stazione di Torino ma, a causa di un guasto nella tratta compresa tra Roma e Napoli che ha causato disagi a mo’ effetto domino a tutto il comparto ferroviario, il treno ha accumulato quasi due ore di ritardo, 111 minuti per l’esattezza.

Alla stazione Termini sul convoglio è salito Francesco Lollobrigida, con il ministro che era atteso a Caivano per l’inaugurazione del nuovo parco urbano: il programma iniziale prevedeva una discesa alla stazione di Afragola e poi uno spostamento fino alla sua meta.

Lollobrigida sul treno sarebbe salito alle ore 12, con Trenitalia che ha deciso di dirottare i treni lungo la vecchia linea Roma-Napoli; il problema è che anche in questo caso ci sono stati dei problemi con uno scambio e quindi ulteriori ritardi.

Lollobrigida e il treno in ritardo

Il ministro dopo l’inaugurazione a Caivano era atteso negli studi di Avanti Popolo per registrare un’intervista ma, con tutto quel ritardo, l’agenda rischiava di saltare. Cosa fare allora? Questa è la ricostruzione fatta dal giornale Domani.

Il personale di Rfi alla stazione di Ciampino, allertato dalla centrale operativa, autorizza il capotreno ad una “fermata straordinaria” nella cittadina aeroportuale. E lì il ministro e un paio di persone del suo staff scendono e, scortate dalle forze dell’ordine nel piazzale all’esterno della stazione, salgono sull’auto blu che parte in tutta fretta verso Caivano. Fonti del Fatto vicine al personale della stazione alle porte di Roma confermano che quella era, appunto, una “fermata straordinaria”, realizzata ad hoc per le esigenze del ministro.

In pratica visto il ritardo Francesco Lollobrigida avrebbe fatto fermare il treno a Ciampino, per poi riprendere il viaggio verso Caivano in auto. Una ricostruzione che Trenitalia avrebbe confermato al Fatto Quotidiano.

Sempre secondo Trenitalia, si tratterebbe di una cosa prevista dal regolamento, con la sosta eccezionale che non avrebbe prodotto un ritardo ulteriore per gli altri passeggeri a bordo.

Le richieste di dimissioni

Come i giornali hanno riportato la notizia della fermata straordinaria del treno su cui viaggiava Francesco Lollobrigida, subito le opposizioni hanno iniziato ad attaccare duramente il ministro.

Se il ministro LOLLOBRIGIDA ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti - ha scritto sui social Matteo Renzi -. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di LOLLOBRIGIDA”.

Toni simili quelli usati dal segretario di +Europa Riccardo Magi: “Dalla sovranità alimentare per l’Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso. Se risultasse vera la notizia che Lollobrigida ha fatto fermare un treno, non dovrebbe attendere oltre e correre in Parlamento a spiegare. I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti nazionale penoso, devono anche subire l’umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro. Il vero problema, è che questa classe politica oggi al governo non si sente amministratore pro tempore del Paese ma padrone dell’Italia, tanto da sentirsi in diritto di bloccare i treni”.

Mentre divampa la polemica politica con le richieste di dimissioni, in difesa del ministro Lollobrigida è intervenuto il compagno di partito Marco Cerreto che ha dato la sua versione dei fatti: “Lo sciacallaggio mediatico ha superato i limiti dell’informazione. A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il Ministro Lollobrigida che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal treno e proseguire in auto. Criticare ogni volta chi fa bene il proprio lavoro non giova a nessuno. La polemica sterile, la vignetta di turno in prima pagina non fa ridere, anzi sottolinea ancora di più la cattiva informazione che è serva di una politica scorretta che per anni ha governato la Nazione. Se il Ministro Lollobrigida non fosse stato presente, avremmo avuto titoloni: lo Stato assente ed invece, che piaccia o meno a certa stampa politicizzata, lo Stato c’è e lo sta dimostrando in ogni modo cercando di dare risposte concrete”.

Iscriviti a Money.it