Proroga superbonus e quarta cessione del credito: così ripartono i bonus edilizi

Simone Micocci

11 Aprile 2022 - 11:37

Superbonus 110%, si va verso la proroga: novità attese con un decreto che dovrebbe arrivare dopo Pasqua in Consiglio dei ministri. Previste modifiche anche per la cessione del credito.

Proroga superbonus e quarta cessione del credito: così ripartono i bonus edilizi

Ci sarà una proroga del superbonus 110% per le villette, ma non solo: sono attese anche ulteriori novità che potrebbero dare un nuovo slancio ai bonus edilizi, per i quali - per una serie di problemi differenti - si segnala un rallentamento da settimane.

In particolare, serve far ripartire il sistema della cessione del credito, in quanto molte banche e istituti finanziari ormai non acquistano più crediti bloccando di fatto i lavori e mettendo a rischio quelle imprese, e quei cittadini, che non sanno più come rientrare nell’investimento effettuato.

Per questo motivo, per il superbonus 110% ci aspettiamo un intervento di ampia portata, che oltre a parlare di proroga andrà anche a intervenire sulla cessione del credito. E c’è già una data su quando è lecito aspettarsi l’ufficialità per la proroga del superbonus e per gli altri interventi riassunti in questa guida: ne hanno parlato infatti i presidenti delle commissioni Ambiente e Attività produttive del Partito democratico - Martina Nardi e Alessia Rotta - confermando che un tale intervento è atteso per “dopo Pasqua”.

Proroga superbonus e altre novità: quando sarà ufficiale

Quando parliamo di proroga del superbonus 110% ci riferiamo all’obbligo per le unità indipendenti e per la case unifamiliari di completare almeno il 30% dei lavori entro la data del 30 giugno 2022 per poter godere a pieno dell’agevolazione.

Una scadenza che sta creando non pochi rallentamenti, anche perché è bene ricordare che da inizio anno ci sono stati una serie di problemi che hanno ritardato le operazioni per il superbonus. Oggi ci troviamo nella situazione in cui ditte rifiutano di accettare nuovi lavori in quanto consapevoli di non poter portare a termine il 30% dei lavori entra la scadenza suddetta, ma questo sta per cambiare.

D’altronde, mai come in questo particolare momento storico va ribadita l’importanza di puntare sulle energie rinnovabili, e il Governo deve fare in modo che il piano avviato con l’introduzione del superbonus possa essere portato a termine.

Per questo motivo, il Governo sembra ormai risoluto nello spostare in avanti il suddetto termine: villette e case unifamiliari, dunque, non dovranno più preoccuparsi di dover rispettare la scadenza del 30 giugno 2022, in quanto potrebbe essere sufficiente completare il 100% dei lavori entro la fine dell’anno per poter godere dell’agevolazione.

Se ne è parlato durante i lavori nelle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive riguardo alla conversione del decreto Bollette, come confermato dagli appositi presidenti di commissione del Partito Democratico, Martina Nardi e Alessia Rotta.

Nel dettaglio, in tale occasione sarebbe stato raggiunto un accordo con il Governo riguardo all’approvazione di un apposito decreto che, secondo indiscrezioni, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri giovedì 21 aprile 2022. D’altronde, non è un segreto che da parte dell’Esecutivo c’era prima la volontà di approvare il Def (per il quale il via libera è arrivato la scorsa settimana) e solo successivamente concentrarsi su come sbloccare i bonus edilizi.

E semmai ci dovessero essere ancora dubbi a riguardo, nelle prossime ore ci sarà un ordine del giorno - firmato da tutta la maggioranza - che verrà votato in Aula, vincolando ulteriormente il Governo rispetto alla necessità di procedere con la proroga del superbonus.

Come sta per cambiare il superbonus

La novità più importante, e anche quella su cui ormai sembrano esserci pochi dubbi a riguardo, riguarda appunto la proroga per la data del 30 giugno 2022 entro cui dimostrare il 30% del SAL (stato avanzamento lavori). Non è chiaro se questo limite verrà spostato oppure eliminato definitivamente, ma comunque è ormai confermata l’estensione dei tempi per villette e abitazioni unifamiliari.

A tal proposito, il Movimento 5 Stelle chiede una proroga di 6 mesi, sia per la scadenza del 30 giugno 2022 che per quella del 31 dicembre 2022, termine ultimo entro cui vanno completati tutti i lavori. Difficile però che questa seconda richiesta venga accolta dal Governo.

La seconda novità, sulla quale si sta ancora discutendo, riguarda invece la possibilità di consentire anche la quarta cessione del credito fiscale acquisito dalle banche (oggi il limite è fissato a tre), ma mantenendo la regola per cui le banche debbano essere responsabili in solido di tali crediti. L’obiettivo è di dare nuova linfa alle cessioni del credito, ma tuttavia questo potrebbe non bastare. Come spiegato da Riccardo Fraccaro - uno dei fondatori della misura - mantenendo la responsabilità in solido difficilmente le banche apriranno di nuovo alla cessione del credito e di conseguenza per cittadini e imprese continuerà a essere difficoltoso cedere il credito fiscale.

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