Rottamazione quater e scadenza seconda rata, l’ipotesi proroga si avvicina?

Patrizia Del Pidio

27 Novembre 2023 - 11:07

In scadenza entro il 30 novembre il pagamento della seconda rata della rottamazione quater. Quanto è probabile che sia prevista una proroga per la sanatoria che riammetta i decaduti?

Rottamazione quater e scadenza seconda rata, l’ipotesi proroga si avvicina?

Scadenza della seconda rata della rottamazione quater in arrivo giovedì 30 novembre. La scadenza della prima rata, fissata al 31 ottobre 2023, ha portato al bilancio economico un gettito superiore del 20% rispetto a quanto previsto al momento dell’entrata in vigore della sanatoria che sta andando, quindi, oltre le più rosee previsioni.

La rottamazione si sta rivelando un vero affare sia per i contribuenti che vi hanno aderito, visto che pur pagando i debiti arretrati si risparmiano sanzioni e interessi, sia per il governo, che può contare su entrate immediate e superiori a quanto preventivato.

Rottamazione quater, come funziona?

La rottamazione, a cui i contribuenti hanno potuto aderire entro il 30 giugno 2023, prevede che per le cartelle esattoriali iscritte a ruolo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, sia possibile regolare la propria posizione versando solo il debito iniziale, senza pagare interessi e sanzioni.

Per perfezionare la domanda di rottamazione presentata, il contribuente poteva pagare in un’unica soluzione il dovuto entro il 31 ottobre 2023, oppure saldare dilazionando gli importi fino a 18 rate spalmate su cinque anni. La prima rata è scaduta il 31 ottobre mentre la seconda si avvia alla sua scadenza che cade il 30 novembre. Per le restanti rate, invece, il calendario della rottamazione prevede la scadenza a fine febbraio, maggio, luglio e novembre degli anni successivi.

Il problema della rottamazione quater

Il problema principale della rottamazione quater per i contribuenti, però, è rappresentato dalla scadenza della prima e della seconda rata. Inizialmente previste al 31 luglio e al 30 novembre. Con la proroga della scadenza della presentazione della domanda, per la quale sono stati offerti tre mesi in più, la scadenza della prima rata è slittata al 30 ottobre, ma quella della seconda rata è rimasta immutata a un mese dopo.

Da considerare, tra l’altro, che la prima e la seconda rata hanno anche un importo più alto, ovvero il 10% ognuna del debito iniziale. Le restanti sedici rate, invece, hanno un importo pari al 5% del debito. Se si considera l’importo più alto e la vicinanza della scadenza della prima e della seconda rata, si comprende quanto per molti contribuenti versare il 20% del debito iniziale in 30 giorni non sia attuabile.

La richiesta della proroga

Proprio per il motivo che molti avranno difficoltà a onorare il secondo pagamento a una distanza così ravvicinata dalla prima scadenza, era stata chiesta una proroga della scadenza della seconda rata e la possibilità di riammettere alla sanatoria i contribuenti decaduti per non aver versato la prima rata a causa di rallentamenti della piattaforma e problemi tecnici che hanno impedito il pagamento nei tempi stabiliti.

Al momento, seppur l’esecutivo sta riflettendo sulla possibilità di una proroga in tal senso, la parola d’ordine resta “prudenza” e si parla di una possibilità “realistica ma prematura”.

Di fatto i contribuenti, per non decadere dal beneficio, allo stato attuale delle cose, devono procedere al pagamento della seconda rata entro il 30 novembre 2023 che, per la logica dei cinque giorni di tolleranza, però, sarà considerata pagata tempestivamente anche se versata entro il 7 dicembre.

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