Scoperto assicurazione: cos’è e come funziona

Caterina Gastaldi

5 Maggio 2023 - 18:38

Cos’è lo scoperto assicurativo e a cosa serve? Nelle assicurazioni può esserci una percentuale di danno che deve pagare il cliente.

Scoperto assicurazione: cos’è e come funziona

Quando si sottoscrive un’assicurazione, prima di scegliere, ci si trova di fronte a diverse opzioni. Alcune di queste includono anche lo “scoperto”. In breve, per scoperto si intende una percentuale di danno che deve essere pagata dal cliente, perché rimane, appunto, scoperta dall’assicurazione.

Lo scoperto segue delle regole precise, che spesso ne prevedono anche un minimo e un massimo a carico dell’assicurato. Vediamo quindi perché esiste, a cosa serve, come funziona, e quali sono le differenze con la franchigia, con cui può essere facilmente confuso.

Cos’è lo scoperto

lo scoperto assicurativo è una percentuale, per esempio il 10% del danno, che non viene coperta dall’assicurazione, ma deve essere pagata direttamente dal cliente.

Non tutte le assicurazioni lo hanno, ma solitamente le opzioni senza scoperto e/o senza franchigia (che sono due cose diverse anche se spesso vengono confuse o assimilate) vengono a costare di più rispetto a quelle con, pensando maggiormente nel portafoglio dell’assicurato.

Come funziona lo scoperto assicurativo

In breve, lo scoperto funziona come detto in precedenza. Per esempio, nel caso in cui si facesse un incidente in macchina, e la propria assicurazione coprisse i costi escluso un 10%, bisognerà coprire quella percentuale di tasca propria. Se, in questo caso, i danni fossero di 1000 euro, allora 100 dovranno provenire dal cliente.

Non è tutto, spesso lo scoperto include anche un minimo e un massimo, anche se non è detto che entrambi siano sempre presenti nelle diverse polizze.
Poniamo caso che la propria assicurazione, oltre a lasciar fuori un 10% a carico del cliente, abbia anche uno scoperto minimo di 200 euro, e un massimo di 500, cosa significa?

In pratica, significa che finché i danni sono entro i 200 euro, indipendentemente dalla percentuale del danno, questi sono a carico del cliente. Quindi, se il danno è superiore ai 200 euro, ma il suo 10% è inferiore alla stessa cifra (quindi 200 euro), per esempio i 100 di prima, bisognerà comunque pagarne 200, perché non indennizzabili.
In questo caso siamo di fronte a una franchigia fino a 200 euro.

Quando è presente un massimo però significa che non verranno richiesti al cliente soldi superiori a questo massimo. Quindi, nel caso in cui il massimo sia di 500 euro, e i danni previsti dal 10% a proprio carico risultino 1000 euro, si pagherà comunque non più di 500 euro. Questo perché è la cifra massima richiesta a carico del clienti da contratto.

Scoperto e franchigia: le differenze

Prima abbiamo citato la franchigia, che spesso è confusa o assimilata con lo scoperto. Le due cose, anche se frequentemente vengono trovate assieme, possono anche essere separate e non andrebbero confuse.

  • La franchigia è una somma fissa entro cui il cliente deve pagare i danni. Quindi, un’assicurazione con una franchigia di 400 euro prevede che i danni inferiori a questa somma siano sempre a carico del cliente;
  • lo scoperto invece è una percentuale. In questo caso, per esempio, il 10%. Se un’assicurazione non ha una franchigia ma lo scoperto, allora qualsiasi danno dovrà essere coperto dalla polizza, esclusa la percentuale prevista dal contratto, che sarà sempre a carico del cliente.

Spesso la franchigia è presente come il “minimo” dello scoperto, entro cui l’assicurazione non partecipa. Se il minimo è comunque di 200 euro, indipendentemente dalla quantità percentuale prevista dallo scoperto, l’assicurazione non andrà a coprire in nessuna parte i danni inferiori a questa cifra.
Esiste anche il massimo, che si può considerare una franchigia “superiore”, a vantaggio del cliente.

A cosa serve lo scoperto assicurativo?

Lo scoperto assicurativo, esattamente come la franchigia, serve principalmente a due scopi:

Per quel che riguarda il primo punto, visto che è più semplice truffare un’assicurazione per piccoli danni, fare in modo che questi non siano rimborsabili, o lo siano solo per una percentuale esigua, rende più difficile la nascita di truffe.

In secondo luogo invece, facendo sì che le assicurazioni non debbano intervenire completamente per la copertura del danno, in particolare quando questo è di lieve entità, fa sì che si possa evitare di proporre assicurazioni molto costose a tutti. In questo modo infatti c’è un risparmio per l’assicurazione, che può così offrire coperture a prezzi inferiori.

Meglio l’assicurazione con o senza scoperto?

Dipende dal motivo per cui la si fa e dalla proposta del contratto. In generale, assicurazioni con scoperto e/o franchigia sono molto convenienti rispetto a quelle senza, e possono permettere di ottenere risparmi ingenti.
Tuttavia, se per esempio per una macchina può essere la scelta giusta, se si vuole fare un’assicurazione sanitaria perché si va in vacanza, una copertura completa al 100% può risultare migliore, non solo a livello di costi, ma anche perché in grado di offrire una maggiore pace mentale.

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