Scostamento di bilancio 2023, chi paga e conseguenze

Alessandro Cipolla

12/10/2023

Il Parlamento ha approvato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio provocando le ire dell’opposizione. Quali conseguenze e chi pagherà?

Scostamento di bilancio 2023, chi paga e conseguenze

Scostamento di bilancio e NaDef, via libera da parte del Parlamento con la Camera che ha approvato la risoluzione di maggioranza con 224 voti a favore e 127 contrari, mentre al Senato i voti favorevoli sono stati 111, i contrari 69, un astenuto.

Si tratta di un ulteriore step di avvicinamento alla legge di Bilancio 2024 che dovrebbe essere presentata dal governo entro il prossimo 20 ottobre: il termine però non è perentorio e ci potrebbe essere uno slittamento di qualche giorno.

Se la maggioranza di centrodestra ha aggiunto un altro mattoncino alla sua manovra, le opposizioni per una volta si sono ricompattate nel criticare sia la NaDef sia il ricorso a un nuovo scostamento di bilancio.

Nel dettaglio, lo scostamento di bilancio approvato è pari a 15,7 miliardi, frutto di un deficit ritoccato al 4,3% nella legge di Bilancio 2024 che garantirà al governo una sorta di tesoretto per prorogare il taglio al cuneo fiscale.

Una mossa che non è piaciuta solo alle opposizioni, ma anche al Fondo monetario internazionale che ha chiesto all’Italia “ambizioni aggiuntive in termini di aggiustamento dei conti pubblici in un contesto di rafforzamento degli obiettivi che il governo ha in questo ambito”.

In contemporanea, l’agenzia internazionale di rating Fitch in un’analisi riguardante il nostro Paese ha evidenziato come le nuove stime contenute nella Nadef “rappresentano un significativo allentamento della politica fiscale rispetto agli obiettivi precedenti”.

È legittimo che il Fondo monetario faccia questo invito - ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti in Senato cercando di smorzare le polemiche -, dopodiché come ho detto e ribadisco, man mano che anche gli esperti leggono il contenuto della NaDef e ancora di più quando leggeranno la legge di bilancio capiranno che il governo italiano ha fatto le cose in modo responsabile e serio”.

Scostamento di bilancio, protestano le opposizioni

Lo scostamento di bilancio 2023 è riuscito nell’impresa di far compattare, per una volta, le opposizioni che in Aula hanno votato contro il provvedimento. Le parole più dure sono arrivate da Luigi Marattin, del gruppo alla Camera Italia Viva-Azione, che ha annunciato un ricorso alla Corte Costituzionale.

Prima del voto - ha dichiarato Marattin - abbiamo annunciato in aula che il gruppo Azione-Iv-Renew Europe presenterà un ricorso alla Corte Costituzionale per verificare la legittimità costituzionale dello scostamento di bilancio sul quale il Parlamento oggi è chiamato a esprimersi”.

Sempre a Montecitorio, la capogruppo del Pd Chiara Braga ha parlato di “una grande presa in giro e un pericolo per il Paese”, mentre l’ex premier Giuseppe Conte ha spiegato che “non possiamo sostenere questo governo e siamo fortemente preoccupati per una miopia che riguarda le prospettive economiche e sociali”.

In difesa del governo, si è espressa al Senato Vita Maria Nocco di Fratelli d’Italia: “La NaDef ruota attorno a due concetti: prudenza e responsabilità. Le previsioni sono compatibili con i dati reali e tengono conto di ciò che abbiamo ereditato, su tutti il Superbonus, che ha finito per gravare in modo eccessivo sulle casse dello Stato. Pertanto, abbiamo deciso di dire basta ai provvedimenti che sperperano soldi senza raziocinio generando voragini nei conti pubblici”.

Chi paga per lo scostamento di bilancio?

Lo scostamento di bilancio è un aumento del debito pubblico oltre le soglie che sono state previste; si tratta di uno strumento che il governo può utilizzare in via eccezionale in un momento di crisi economica oppure di fronte a gravi calamità naturali.

Il termine scostamento di bilancio è entrato nel nostro lessico durante il periodo buio della pandemia, visto che nel nefasto biennio 2020-2021 per sei volte è stato fatto ricorso a questo strumento che ha generato in totale un debito extra pari a 260 miliardi, soldi che sono stati ritenuti necessari per poter affrontare l’emergenza Covid. Il governo Meloni già in precedenza ne ha fatto ricorso a novembre 2022 per contrastare il caro-energia.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso il ricorso allo scostamento di bilancio spiegando che “la Carta parla di cause eccezionali, mi sembra sembra che siamo in una situazione come questa o sbaglio”.

La legge prevede che un governo possa ricorrere allo strumento dello scostamento di bilancio a causa di “eventi straordinari, al di fuori del controllo dello Stato, ivi incluse le gravi crisi finanziarie nonché le gravi calamità naturali, con rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria generale del paese”.

Approvare uno scostamento di bilancio significa aumentare il debito pubblico, un autentico macigno che grava sulle spalle di tutti i cittadini: stando alla stima fatta da Bankitalia a luglio 2023, l’indebitamento totale dell’Italia sarebbe pari a 2.858,6 miliardi, 10,4 miliardi in più rispetto al mese precedente.

Ecco spiegato il motivo del gran fermento anche internazionale dopo l’approvazione della nostra NaDef, con il governo che ora dovrà spiegare le buone intenzioni dell’Italia all’Unione europea per evitare un nuovo braccio di ferro con Bruxelles.

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