Stangata inflazione, quanto costa di più vivere?

Patrizia Del Pidio

16 Novembre 2023 - 16:05

Anche se l’inflazione sta scendendo, sul carrello della spesa non si registrano cali di prezzo e l’aggravio per le famiglie è ancora troppo alto. Vediamo la stangata sulla spesa e sulla vita.

Stangata inflazione, quanto costa di più vivere?

Anche se l’inflazione sta, lentamente, scendendo e non tocca più i picchi di qualche mese fa, i prezzi iniziano a calare lievemente. Per gli italiani, però, vivere è ancora difficoltoso perché la stangata portata dall’inflazione non è del tutto superata.
Una buona notizia è che rispetto a ottobre 2022 i prezzi sono in calo, ma questo dato, a ben vedere, è influenzato dal confronto rispetto all’anno scorso, proprio quando nello stesso periodo, si sono registrati i fortissimi aumenti dei costi dell’energia e del gas a causa del conflitto russo – ucraino.

A ottobre 2023 l’inflazione scende a +1,7%, una dato così basso non si aveva dal luglio 2022, quando era a +1,9%. Questa discesa dell’inflazione, però, deve essere guardata anche tenendo conto dell’andamento dei prezzi energetici che, rispetto allo scorso anno decisamente più bassi.

Stangata inflazione sul carrello della spesa

Nonostante quanto detto in precedenza, l’emergenza prezzi non è ancora rientrata perché se anche l’inflazione è a +1,7% quella che riguarda il carrello della spesa è ancora attestata a +6,1%.

Fare la spesa costa ancora troppo e la stima per una famiglia con due figli, è che in media si spendono 532 euro in più l’anno solo per i beni alimentari.

Anche considerando il lieve miglioramento, quindi, il potere di acquisto delle famiglie è decisamente ancora troppo basto confrontandolo con il costo della vita. E questo nonostante il trimestre anti inflazione, iniziativa promossa dal Governo per cercare di calmierare i prezzi.

Rispetto a settembre, i prezzi sono rimasti invariati e di fatto l’effetto del trimestre anti inflazione, per ora, è stato praticamente nullo.

Il salasso a Milano e il benessere a Trapani

Se per le famiglie italiane con due figli la media di aumenti è stata di 532 euro l’anno sul carrello della spesa, a Milano la stangata inflazione si sente molto di più: ogni famiglia spende in media 679 euro in più l’anno (sempre in base ai dati Istat di ottobre).

A Trapani, invece, le famiglie registrano dati opposti rispetto a Milano, con una inflazione dello 0,2% e con aggravio medio per ogni famiglia di circa 38 euro l’anno.

A eccezione di qualche rara località dove l’inflazione non si sta facendo sentire più di tanto, nel resto dello stivale le famiglie faticano ad arrivare a fine mese a causa dei prezzi esorbitanti che hanno colpito anche, e soprattutto, i beni di prima necessità.

Sale l’Iva su alcuni prodotti

Le famiglie, tra l’altro, se la situazione prezzi non migliora, da gennaio dovranno fare i conti anche con lo stop dell’Iva agevolata al 5% su alcuni prodotti per infanzia e per prodotti igienici femminili. Dal 1° gennaio 2024, infatti, l’Iva su latte in polvere, pannolini per bambini, seggiolini per bambini, assorbenti, tamponi e coppette mestruali, tornerà a salire al 10%, portando, di fatto, a un aumento del prezzo finale di questi prodotti.

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