Stop alle compensazioni fiscali con F24, i nuovi limiti dell’Agenzia delle Entrate

Nadia Pascale

12 Gennaio 2024 - 09:10

Arrivano i limiti alle compensazioni con il modello F24, non sono ammessi i pagamenti in banca e i crediti maturati non sono immediatamente utilizzabili. Le novità della legge di bilancio 2024.

Stop alle compensazioni fiscali con F24, i nuovi limiti dell’Agenzia delle Entrate

La legge di bilancio 2024 ha introdotto numerose novità, tra queste anche i limiti alle compensazioni con il modello F24 tra crediti e debiti. I limiti alle compensazioni si applicano solo al verificarsi di determinate condizioni e l’obiettivo è prevenire condotte illecite.

Le nuove norme entreranno in vigore dal 1° luglio 2024 e pongono limiti alle compensazioni con il modello F24, nel caso in cui si decida di effettuare il pagamento in banca. Inoltre, i crediti maturati non sono immediatamente utilizzabili.

Le compensazioni tra crediti fiscali e contributi Inps e Inail potranno essere effettuate solo usando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Vediamo nel dettaglio come si applica lo stop alle compensazioni fiscali con il modello F24 e quali sono i nuovi limiti imposti dall’Agenzia delle Entrate.

Legge di bilancio 2024, cosa cambia per le compensazioni fiscali con F24?

Le principali novità introdotte con la legge di bilancio 2024 sono:

  • la compensazione con F24 potrà essere effettuata dal 1° luglio 2024 utilizzando esclusivamente i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
  • I crediti Inps maturati dai lavoratori autonomi potranno essere compensati con i crediti derivanti dalla dichiarazione dei redditi solo dopo che siano trascorsi almeno 10 giorni dalla presentazione della dichiarazione (comma 97 articolo 1 legge bilancio 2024);
  • dal 1° luglio entra in vigore il divieto di compensazione orizzontale per i contribuenti che abbiano debiti scaduti superiori a 100 mila euro. Si tratta di debiti iscritti a ruolo o oggetto di accertamento esecutivo.

Ne consegue che non potranno più essere compensati gli importi dovuti a Inps e Inail utilizzando i servizi degli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.

Compensazioni F24, ulteriori restrizioni

La legge di bilancio 2024 prevede ulteriori restrizioni per i datori di lavoro a seconda che operino nel settore agricolo o meno.
Per i datori di lavoro non agricoli i crediti Inps possono essere utilizzati solo a partire dal 15° giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi, oppure dal 15° giorno successivo alla presentazione della dichiarazione dalla quale emerge il credito o dalla data di notifica delle note di rettifica passive.

I datori di lavoro agricoli potranno utilizzare i crediti Inps maturati solo dalla data di scadenza del versamento relativo alla dichiarazione di manodopera agricola da cui il credito emerge.

Naturalmente sulle compensazioni con il modello F24 utilizzate tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate potranno essere effettuati dei controlli sostanziali, cioè volti a verificare se effettivamente vi è diritto a tali somme o se, invece, le stesse sono il risultato di calcoli errati, deduzioni o detrazioni non utilizzati, omessa dichiarazione di parte dei redditi o altri elementi.

Si sottolinea, infine, che la compensazione dei crediti di qualsiasi importo per premi ed accessori maturati nei confronti dell’INAIL può essere effettuata solo se il credito è certo, liquido ed esigibile e già registrato negli archivi del predetto Istituto.

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