Superbonus 90% e contributo a fondo perduto, ecco a quanto ammonta

Patrizia Del Pidio

29 Novembre 2023 - 13:43

Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è stato stabilito a quando ammonta il contributo a fondo perduto per il superbonus al 90%. Ecco a chi è destinato e a che condizioni.

Superbonus 90% e contributo a fondo perduto, ecco a quanto ammonta

Con il provvedimento 411179 dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 24 novembre, si è stabilita la percentuale spettante del contributo a fondo perduto per il superbonus al 90%. La finestra temporale in cui presentare domanda per richiedere il finanziamento si è chiusa il 31 ottobre 2023 e solo con il provvedimento del 24 novembre il Fisco ha reso nota la percentuale, rispetto alla richiesta, con cui lo stesso verrà erogato.

Chi poteva presentare istanza per accedere al fondo indigenti per ricevere un contributo per le spese sostenute con il Superbonus? Per quali interventi spetta il contributo a fondo perduto? A rispondere a queste domanda è la stessa Agenzia delle Entrate che riepiloga la normativa di riferimento della misura sulla sua rivista telematica FiscoOggi e provvede a fornire la percentuale di contributo erogata con la pubblicazione dello scorso 24 novembre.

Intanto ricordiamo che il contributo a fondo perduto

“consiste nel riconoscimento di una somma di denaro a favore dei contribuenti che nel 2023 sostengono spese per interventi edilizi detraibili dall’Irpef con la percentuale del 90% (Superbonus), a condizione che si trovino in particolari condizioni reddituali”.

Si tratta di un finanziamento cui possono accedere, quindi, tutti coloro che beneficeranno della detrazione al 90% sul Superbonus 2023. Ne sono esclusi coloro che ancora stanno sfruttando l’aliquota piena al 110%.

Percentuale di contributo a fondo perduto erogata

Con il provvedimento 411179 l’Agenzia delle Entrate ha fornito la percentuale con la quale viene ripartito il contributo a fondo perduto in base alla richiesta presentata entro il 31 ottobre 2023.

A prevedere le modalità di erogazione è stato il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 31 luglio 2023 a cui è seguito un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22 settembre 2023. Quest’ultimo ha stabilito il termine ultimo entro il quale presentare le istanze di richiesta per il contributo a fondo perduto. Proprio il numero di richieste pervenute avrebbe, poi, determinato la percentuale effettivamente erogabile di contributo per ogni richiedente (ricordando che la dote a disposizione per la misura è di 20 milioni di euro).

Sulla base del calcolo delle richieste pervenute si è potuto stabilire quanto era possibile erogare a ogni richiedente e il provvedimento del 24 novembre scorso ha stabilito che il finanziamento spettante ammonta al 100% di quanto richiesto. Le spese sostenute da ogni richiedente, quindi, saranno interamente coperte dal contributo a fondo perduto per il Superbonus 90%.

Provvedimento 24 novembre 2023
Provvedimento percentuale di ripartizione contributo a fondo perduto Agenzia delle Entrate

Cos’è il contributo a fondo perduto per il Superbonus?

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale 198 del 25 agosto, il decreto del Mef del 31 luglio 2023 che detta le regole per accedere al fondo indigenti per il superbonus. Si tratta di un beneficio volto a coloro che non riescono a pagare i lavori di ristrutturazione con il passaggio dell’aliquota del superbonus dal 110% al 90%, il cosiddetto fondo indigenti.

Il decreto, datato 31 luglio 2023, stabilisce i criteri di accesso alla misura che permette di accedere al contributo che era stata introdotta, a suo tempo, dal decreto Aiuti quater. Ma vediamo a chi è rivolto il fondo indigenti e chi poteva sperare di avere il contributo per coprire le spese del superbonus dopo la diminuzione dell’aliquota di sconto.

Requisiti di accesso al fondo indigenti per il Superbonus

Il contributo potrà essere richiesto solo dai proprietari o dai titolari di un reale diritto di godimento dell’immobile oggetto di lavori di ristrutturazione con un reddito massimo di 15.000 euro. L’immobile in questione, inoltre, deve essere adibito ad abitazione principale.

Le coperture stanziate per il 2023, che andranno a coprire gli interventi realizzati tra il 1° gennaio e il 31 ottobre di quest’anno, sono di 20 milioni di euro. Le domande potevano essere presentate proprio entro il 31 ottobre.

Cosa prevede il fondo indigenti?

Il decreto del 31 luglio 2023, attua una misura che va incontro ai contribuenti che non riescono a far fronte alle spese dei lavori del superbonus dopo la riduzione dello sconto dal 110% al 90% dal 1° gennaio 2023 che ha interessato la maggior parte dei possibili fruitori dell’agevolazione.

Proprio il fatto di non riuscire a sostenere la spesa di differenza rischia di bloccare i lavori nei condomini e per questo viene messo a disposizione il cosiddetto bonus indigenti. Le risorse, quindi, sono destinate a fare in modo che laddove un condominio desidera attuare i lavori con il superbonus, ma uno dei condomini non riesce a sostenere il 10% di spese a suo carico possa attingere, se rientra nei destinatari della misura, ai contributi messi a disposizione dal fondo indigenti.

La regola del reddito di 15.000 euro

Per poter accedere al fondo indigenti, è questo è un passaggio fondamentale, non si doveva rispettare il reddito di 15.000 euro considerando il quoziente familiare. Il reddito del proprietario dell’immobile (o di colui che detiene un reale diritto di godimento dello stesso) doveva essere inferiore a 15.000 euro, indipendentemente dalle regole del quoziente familiare che regolano, invece, il diritto di accesso al superbonus al 110%.

Come si calcola l’importo del contributo?

Precisando che si tratta di un contributo a fondo perduto che, quindi, chi riceve non deve restituire, a quanto ammonta il beneficio? L’importo calcolato dall’Agenzia delle Entrate stessa e non può essere superiore al 10% delle spese ammesse per il superbonus. Appurato che i fondi sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste, il contributo andrà a coprire il 100% della spesa che grava sul contribuente.

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