Uscire dalla Via della Seta è stata una scelta giusta? Il sondaggio

Alessandro Cipolla

11/12/2023

Il sondaggio di Money.it: è stata giusta la scelta del governo che ha comunicato alla Cina l’uscita dell’Italia - primo Paese al mondo - dalla Nuova Via della Seta?

Uscire dalla Via della Seta è stata una scelta giusta? Il sondaggio

Uscire dalla Via della Seta è stata una scelta giusta? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai lettori dopo l’Italia - primo Paese al mondo a prendere una decisione del genere - ha comunicato alla Cina l’intenzione di sfilarsi dalla Belt and Road Initiative.

SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI

La Nuova via della Seta è una imponente iniziativa strategica della Cina per migliorare i suoi collegamenti infrastrutturali - logistica e trasporti - con l’Europa e il resto dell’Asia, il tutto per agevolare gli scambi commerciali. Il progetto è stato voluto dal presidente cinese Xi Jinping che lo ha presentato nel 2013 mettendo a disposizione la bellezza di 100 miliardi di dollari attraverso la Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture.

L’Italia - unico Paese del G7 ad aver aderito alla Nuova Via della Seta - nel marzo 2019 ha firmato un memorandum d’intesa con la Cina. All’epoca il premier era Giuseppe Conte alla guida di un governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. L’intesa non aveva il valore di un accordo internazionale, ma prevedeva la cooperazione bilaterale in sei diverse aree: trasporti, infrastrutture, commercio, cooperazione finanziaria, connettività tra le persone e cooperazione allo sviluppo verde.

L’accordo con la Cina andrà in scadenza alla fine di quest’anno e l’Italia ha comunicato a Pechino l’intenzione di non rinnovare il memorandum. Per Giorgia Meloni infatti la Nuova Via della Seta “non ha dato i risultati attesi”.

Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire quale sia il parere dei lettori in merito alla fine dell’accordo tra Italia e Cina in merito alla Belt and Road Initiative.

Il sondaggio sulla Nuova Via della Seta

Gli accordi con Pechino per la Via della Seta? Io li rifarei. E’ vero che la pandemia ha inciso negativamente sui commerci, ma bisogna anche chiedersi: che cosa ha fatto il governo in questa direzione? Macron, Merkel e Sanchez sono andati in Cina una volta l’anno. Il ministro Tajani invece è in Cina ora e non sappiamo nemmeno che cosa sia andato a dire. Perché la vera posizione del governo su questa materia non l’ha capita nessuno”.

Così qualche mese fa a Milano Finanza l’ex premier Giuseppe Conte ha difeso la scelta presa nel 2019 di portare l’Italia dentro alla Nuova Via della Seta, con il memorandum che è stato firmato dall’allora ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio altro grande sponsor dell’accordo con la Cina.

Il sondaggio di Money.it invece arriva dopo che è trapelata la notizia che l’Italia non rinnoverà il memorandum con Pechino. Dal 2019 al 2022 il nostro export verso la Cina è passato da 13 a 16,4 miliardi, mentre viceversa le esportazioni cinesi nel Belpaese sono aumentate da 31,7 a 57,5 miliardi.

Per Conte la Nuova Via della Seta è stata frenata dalla pandemia con l’Italia che avrebbe la necessità di mantenere dei solidi rapporti commerciali con la Cina per non lasciare tutto in mano a Francia e Germania.

Per il governo invece la Belt and Road Initiative non ha dato i risultati attesi e di conseguenza non varrebbe la pena rinnovare il memorandum, con Giorgia Meloni che da quando è premier non è stata ancora a Pechino con un viaggio del genere che non sarebbe in programma a breve.

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