WindTre aumenta i prezzi e li lega all’inflazione? Consumatori in rivolta, ecco cosa sta succedendo

Alessandro Nuzzo

5 Luglio 2022 - 23:47

Polemiche per la richiesta di WindTre all’Autorità garante delle comunicazioni di legare all’inflazione le tariffe degli abbonamenti fissi e mobile.

WindTre aumenta i prezzi e li lega all’inflazione? Consumatori in rivolta, ecco cosa sta succedendo

Federazione dei consumatori sul piede di guerra dopo che WindTre ha inviato una proposta all’Autorità garante delle comunicazioni di poter collegare le tariffe degli abbonamenti fissi e mobile all’inflazione. In questo modo i prezzi potranno essere rivisti al rialzo in base all’aumentare dei prezzi annuali.

La proposta è stata aspramente criticata da Federconsumatori che crede come tale pratica sia inaccettabile e mostra come l’azienda di telecomunicazioni badi soltanto al profitto. Al momento è impossibile prevedere cosa deciderà il Garante. Molto probabile che aprirà una consultazione pubblica proprio per sondare gli umori.

Trattandosi di un argomento molto delicato è probabile anche che passi la palla al Governo chiedendo al Parlamento di approvare una legge in merito che autorizzi a collegare le tariffe all’aumento generale dei prezzi.

In questo modo diritto di recesso a rischio

Al momento per ogni modifica unilaterale del contratto i consumatori possono entro due mesi recedere dallo stesso senza penali qualora si trovi in disaccordo. E nella modifica del contratto l’azienda di telecomunicazioni può liberamente decidere di aumentare o diminuire le tariffe.

Ma il consumatore è comunque tutelato. Nel caso passasse la legge che legherebbe la tariffa mensile all’inflazione, l’azienda non sarebbe più obbligata a comunicare con largo anticipo i cambiamenti. Avrebbe quindi mano libera nel pretendere di più dai consumatori alla luce della tanto odiata inflazione.

Una pratica che l’assoconsumatori ritiene scorretta. “In un momento in cui si assiste all’aumento esponenziale dei prezzi della maggior parte dei prodotti, con conseguenti rinunce e modifiche dei consumi, persino nell’ambito dei generi di prima necessità, come quelli alimentari ed energetici, WindTre pensa bene di aggiungere un ulteriore elemento di criticità, sentendosi per un non meglio precisato motivo al di sopra delle regole” - questo è ciò che pensa l’associazione a tutela dei consumatori.

WindTre nella lettera di autorizzazione inviata al Garante ha tirato in ballo anche Tim. WindTre sostiene che Tim già applica un sistema analogo verso quelle società che intendono noleggiare la sua infrastruttura di rete super veloce.

Quindi la tesi di WindTre è la seguente: se Tim può agganciare al carovita la tariffa da proporre agli altri operatori, perché, allo stesso modo tutti gli altri non possono adottare lo stesso sistema anche sui consumatori finali? Anche all’estero c’è chi già attua questo sistema che vorrebbe portare WindTre anche in Italia.

Si tratta dell’operatore austriaco A1 Telekom che ha rivisto le tariffe in base all’inflazione e tutto questo con il benestare della Corte di giustizia dell’Ue.

Inflazione a maggio al 9,6%

Intanto l’inflazione non accenna a placarsi nella zona Ocse. Secondo le ultime stime a maggio è salita al 9,6%. Un dato in crescita rispetto al 9,2% di aprile. Tutto questo è dovuto «principalmente a causa dell’innalzamento dei prezzi dell’alimentazione e dell’energia» - ha ribadito la stessa Ocse. Si tratta del più forte aumento dei prezzi da agosto 1988 ad oggi. I tassi più elevati si registrano in Turchia, Estonia e Lituania. In Italia, l’inflazione è cresciuta dal 6% di aprile al 6,8% di maggio.

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