4 cose da fare prima di lasciare il lavoro

Luna Luciano

26/09/2021

Un giovane italiano su due è indeciso se cambiare lavoro o no. Prima di lasciare definitivamente il proprio incarico è meglio assicurarsi di aver compiuto quattro passaggi.

4 cose da fare prima di lasciare il lavoro

Da tempo ormai si parla della situazione critica per il mondo del lavoro in Italia. Sempre più giovani, e non solo, sono alla ricerca di nuove opportunità lavorative. Spesso capita di trovarsi nelle condizioni in cui il proprio lavoro non soddisfa a pieno le proprie esigenze e per questo ci si dibatte tra la possibilità di cercare nuove mansioni e la certezza di avere un’entrata sicura mensile.

Da una recente ricerca riportata dal Sole24Ore, nel 2021 più del 40% della forza lavoro globale intende abbandonare il proprio datore di lavoro. Nel caso dell’Italia la percentuale scende al 33%, ma tra i giovani sempre di più si avverte il desiderio di cambiare e si stima che uno su due stia valutando la possibilità di licenziarsi e ricercare nuove opportunità.

Rassegnare le dimissioni è una scelta da compiere accuratamente e non seguendo l’istinto, per questo è opportuno seguire alcune regole in quanto bisogna fare attenzione a non compiere errori e rischiare di compromettere la propria carriera definitivamente.

1. Prima di rassegnare le dimissioni: non compiere gesti affrettati

Anche quando si è davanti a una giornata di lavoro «No» è meglio non compiere gesti affrettata, magari inviando una mail al proprio capo dando definitivamente le dimissioni.

Prima di compiere questa scelta è meglio poter confrontarsi con i propri colleghi e sfogare le proprie frustrazioni con un amico o magari meditare attentamente in che situazione ci si trova. Magari il lavoro che si sta svolgendo è solo temporaneo, ma necessario prima di poter accedere alla posizione che si desidera.

Sfogarsi e meditare sicuramente riusciranno a stravolgere la propria prospettiva, reindirizzando il processo di pensiero. È importante ricordare a se stessi che ciò che si sente di estremamente negativo non è permanente e che può capitare di compiere degli errori.

Tuttavia, se la tua situazione lavorativa ha un impatto negativo persistente sulla salute mentale e ci si può permettere finanziariamente di smettere, è meglio procedere con calma e cercare nuovi lavori più stimolanti.

2. Rassegnare le dimissioni: conoscere il «perché»

Prima di compiere una scelta del genere e licenziarsi bisogna essere onesti con se stessi sul motivo per cui si vuole lasciare e abbandonare la propria mansione lavorativa. Potrebbe essere comodo scrivere le proprie impressioni e necessità su un pezzo di carta o meditare sulle reali cause che spingono ad abbandonare il proprio ufficio.

Per poter essere il più limpidi possibili con se stessi, si potrebbe provare a rispondere ad alcune di queste domande:

  • Quali sono le circostanze e qual è la tua motivazione?
  • Il nuovo lavoro ti soddisfa?
  • Vuoi possedere un’attività in proprio?
  • Non ti trovi bene con i colleghi e datore di lavoro?

In questo modo si potrà capire non solo se la scelta di licenziarsi sia data da un impulso negativo, ma anche quali sono le caratteristiche da ricercare in futuro.

3. Rassegnare le dimissioni: creare un piano

Dopo aver stabilito il perché si vuole rassegnare le dimissioni bisogna capire come muoversi. Infatti, dal momento che ci si renderà conto dei punti deboli del proprio lavoro sarà meglio accertarsi che il prossimo lavoro non avrà le stesse caratteristiche.

Magari tale decisione orienterà la nuova ricerca verso ambienti lavorativi completamente differenti. Quando ci si rivolgerà a nuove possibili aziende sarà necessario essere chiari sulle proprie principali esigenze e preferenze per un nuovo ruolo.

Per facilitare questo passaggio si potrebbe creare un elenco con le prime cinque caratteristiche “non negoziabili” di cui si ha bisogno, oltre a quelle che si desidererebbe trovare nel prossimo lavoro.

4. Rassegnare le dimissioni: cercare un lavoro

Adesso si giunge alla regola più importante: cercare un nuovo lavoro. Prima di abbandonare quello che si possiede infatti sarebbe meglio cominciare a vagliare possibili opportunità lavorative offerte da altre aziende. In modo da non ritrovarsi dall’oggi al domani senza un’entrata mensile necessaria al proprio sostentamento.

È meglio fissarsi degli obiettivi ragionevoli e dedicare una parte del proprio tempo - fuori l’orario di lavoro - alla ricerca del ruolo a cui si punta.

Per prima cosa bisogna aggiornare il proprio Curriculum Vitae. Successivamente bisogna passare all’azione e “fare rete”: infatti, oltre alla ricerca di possibili candidature online, ci si potrebbe rivolgere a persone che potrebbero essere in un campo o in un’azienda che soddisfa i propri requisiti.

Potrebbe essere utile nonché rassicurante parlare con coloro che hanno attraversato con successo la stessa situazione, cambiando settore o ruolo di lavoro. In questo modo si potranno conoscere nuove strategie di ricerca e si potrà compiere una scelta «informata» piuttosto che impulsiva di cui ci si potrebbe definitivamente pentire.

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