Calciomercato record: nel 2018 spesi 7 miliardi di dollari

Massimiliano Carrà

30 Gennaio 2019 - 18:47

Secondo quanto riportato dalla FIFA nell’ultima edizione del Global Transfer Market Report, nel 2018 i club professionistici hanno effettuato 16.533 trasferimenti. L’Italia fa registrare una spesa di 848,9 milioni di dollari, ma un saldo netto negativo di 323,7 milioni di dollari

Calciomercato record: nel 2018 spesi 7 miliardi di dollari

Il calciomercato stabilisce un nuovo record. Secondo quanto riportato dalla FIFA nell’ultima edizione del Global Transfer Market Report, nel 2018 i club professionistici hanno effettuato 16.533 trasferimenti, con 14.186 calciatori di 175 diverse nazionalità coinvolti. La spesa totale è stata di 7 miliardi di dollari, circa 6,13 miliardi di euro alle quotazioni attuali. Rispetto ai valori del 2017, la crescita del giro d’affari del calciomercato è stata del 10%.

I club europei trascinano il calciomercato

Con il 78,2% dell’intera spesa mondiale, sono stati i club europei a trascinare il calciomercato verso il record del 2018. Ben il 73,1% della spesa, ossia 5,14 miliardi di dollari, è stata effettuata dalle cosiddette “Big Five”, ossia Germania, Francia, Inghilterra, Italia e Spagna. Il Regno Unito guida la classifica con 1,9813 miliardi di dollari, con un incremento della spesa del 20,5% sul 2017. Al secondo posto la Spagna, che con un valore delle transazioni pari a 1,3525 miliardi ha registrato una crescita del giro d’affari dell’85,2%. Sul terzo gradino del podio l’Italia, 848,9 milioni di dollari e un balzo del 29,8% del valore. A trainare la spesa del calcio italiano sono state soprattutto la Roma e la Juventus, che con l’acquisto in estate di Cristiano Ronaldo ha messo a segno il colpo più costoso del calciomercato. Germania e Francia hanno invece registrato valori decrescenti rispetto al 2017, con un giro d’affari rispettivamente pari a 485 milioni di dollari (-32,8%) e 469,1 milioni di dollari (-45,4%).,
Interessante notare come la globalizzazione del calcio abbia sostenuto anche la crescita di due nazioni come la Cina e l’Arabia Saudita, nel 2018 al sesto e settimo posto della classifica grazie a transazioni pari a 192,4 e 173 milioni di dollari. Impressionante l’incremento del Paese saudita rispetto al 2017, pari al 444,5%.
Andando a vedere i saldi, nel 2018 a primeggiare è stata la Francia. I club professionistici transalpini hanno fatto registrare un saldo netto positivo pari a 467,2 milioni di dollari. Subito dopo il Brasile che segna un positivo di 327 milioni di dollari e il Portogallo con 267,2 milioni di dollari. Fanalino di coda invece l’Inghilterra, con i club del Regno Unito che hanno maturato un saldo netto negativo da 1,05 miliardi di dollari. Male anche l’Italia, terzultima, con un saldo negativo da 323,7 milioni di dollari e la Spagna, penultima con saldo negativo di 444,5 milioni di dollari.

Trasferimenti internazionali: Brasile in testa a tutte le classifiche
Analizzando il report della FIFA, il Brasile, con 251 club interessati, è stato il Paese più coinvolto nei trasferimenti internazionali. Seconda la Germania con 141, terza l’Inghilterra con 124 club coinvolti. Il paese sudamericano guida anche la classifica dei trasferimenti in entrata, che sono in totale 677. A tallonare il Brasile l’Inghilterra, con 651 club coinvolti. Dietro queste due nazioni, nella top ten troviamo nell’ordine: Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Francia, Belgio, Argentina e Arabia Saudita. Quest’ultima, con i suoi club, ha quasi triplicato i trasferimenti in entrata rispetto al 2017.
La storia non cambia anche quando si analizzano i trasferimenti in uscita. Con 832 trasferimenti, il Brasile infatti si piazza anche in questo caso al primo posto, con un incremento dell’1,2% rispetto al 2017. Come per i trasferimenti in entrata, dietro il Paese sudamericano vi è l’Inghilterra con 818 trasferimenti in uscita (+6,6%).
I dati riportati sono utili per capire anche quali sono i flussi di trasferimenti più comuni. Anche per ragioni di lingua, l’asse Brasile-Portogallo si è confermato nel 2018, per il quarto anno consecutivo, quello principale. L’anno scorso sono stati 251 i calciatori che si sono spostati dal Paese carioca a quello iberico, con un incremento del 21,3% rispetto al 2017.

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