Per Draghi l’euro ci ha salvati

Ludovica Ranaldi

15 Dicembre 2018 - 21:11

Il presidente della Bce, Draghi, si è espresso sulla politica monetaria europea durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 al Sant’Anna di Pisa.

Per Draghi l’euro ci ha salvati

Quest’oggi Draghi ha tenuto un discorso sulla politica monetaria europea all’istituto superiore Sant’Anna di Pisa.

Il presidente della Bce (Banca Centrale Europea) è stato invitato alla scuola per ricevere un PhD honoris causa in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019.

Politica monetaria europea: cosa ne pensa Draghi

In mattinata il presidente della Bce si è presentato alla scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per ricevere il conferimento di un PhD honoris causa in Economics, un avvenimento che sancisce anche l’inizio del nuovo anno accademico 2018-2019.

Draghi ha inaugurato la vicenda tenendo un discorso sulla politica monetaria europea, cercando di far trapelare l’importanza di scelte condivise e di smontare le tesi sovraniste. A tal proposito afferma:

La moneta unica ha permesso a diversi Paesi di recuperare sovranità monetaria rispetto allo SME: allora le decisioni di politica monetaria erano prese in Germania, oggi sono condivise da tutti i Paesi

Per quanto riguarda le idee sovraniste, secondo cui è necessaria la svalutazione della moneta per riprendere l’economia, risponde:

La lira fu svalutata sette volte, eppure la crescita della produttività fu inferiore a quella dell’euro a 12, la crescita del prodotto pressappoco la stessa, il tasso di occupazione ristagnò [...] Allo stesso tempo l’inflazione toccò cumulativamente il 223% contro il 126% dell’area euro a 12

In questa materia ricorda il percorso economico italiano, sottolineando come il finanziamento monetario del debito pubblico non ha mai prodotto dei benefici a lungo termine. Come esempio riporta gli anni ’70, un periodo in cui ciò venne messo in pratica e le cui conseguenze colpirono i più deboli. Ma anche gli anni’80 non furono da meno, la cui crescita economica fu presa in prestito dalle future generazioni:

La bassa crescita italiana è un fenomeno che ha inizio molti anni prima della nascita dell’euro, si tratta chiaramente di quello che noi chiamiamo un problema di offerta

Draghi sostiene che si può uscire dalla crisi portando a compimento l’unione bancaria e il bilancio comune in funzione anti-crisi. Il disinteresse verso queste due aree aumenta la fragilità dell’unione monetaria e facili contrasti.

Guarda all’Europa come a un progetto da tenere saldo e su cui lavorarci duramente, perché solo la condivisione delle scelte poterà a un’equità sociale libera dai fardelli del debito pubblico.

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