I notai sono aperti? Novità nella Fase 2

Isabella Policarpio

11/05/2020

Si può andare dal notaio per atti, donazioni e dichiarazioni testamentarie. Gli studi notarili sono aperti secondo le regole di prevenzione e protezione del virus. Resta l’obbligo di autocertificazione.

I notai sono aperti? Novità nella Fase 2

I notai sono aperti? Se lo chiedono in molti, anche perché alcuni adempimenti del notaio non possono aspettare.

A questa domanda diamo risposta affermativa: i notai sono regolarmente in funzione duramente la Fase 2, anzi, a dire il vero non hanno mai chiuso nemmeno nella prima fase dell’emergenza sanitaria (allo stesso modo degli studi di avvocati e commercialisti).

Senza dubbio per rispettare le indicazioni delle Autorità di governo e sanitarie gli orari e le funzioni del notaio potrebbero aver subito delle modificazioni. Per questa ragione è buona norma chiamare ed accertarsi della possibilità di procedere alla donazione, alla compravendita, al testamento e così via.

Sarà cura del notaio fissare gli appuntamenti in modo che all’interno dello studio non si creino assembramenti.

Vediamo gli accorgimenti da seguire e cosa scrivere nel modulo di autocertificazione per gli spostamenti.

Si può andare dal notaio per “motivi di necessità”: regole da seguire

Durante l’emergenza sanitaria, molti studi professionali hanno sospeso l’attività e l’erogazione dei servizi, ma non i notai. Anzi, ora che la Fase 2 è in atto l’operatività degli studi notarili si avvia lentamente verso la normalità.

Questo significa nessun divieto per i cittadini, che per raggiungere il notaio di fiducia possono spostarsi sia sul territorio della regione che al di fuori dei essa. Quello che conta è che lo spostamento sia giustificato da un “motivo di necessità”, da barrare nel modulo di autocertificazione del ministero dell’Interno.

Infatti, anche se la digitalizzazione ha avuto un incremento non indifferente, non è ancora possibile stipulare un atto del notaio a distanza in via telematica, ad esempio in videoconferenza.

Il notaio fissa gli appuntamenti con i clienti avendo cura di ridurre al minimo il rischio che all’interno dello studio si crei affollamento. Per tale ragione durante la redazione e la lettura degli atti possono essere presenti solo le persone strettamente indispensabili (diretto interessato e testimoni, dove le norme lo richiedono) e non anche eventuali accompagnatori.

Quindi via libera a compravendite, donazioni, rogiti e disposizioni testamentarie se le ragioni per le quali il privato cittadino vuole procedere sono connotate dal requisito nelle “necessità”. Altrimenti il consiglio delle Autorità è di posticipare la stipula dell’atto a quando la situazione emergenziale sarà finita. Per questo i notai incentivano:

  • le procure speciali, che permettono ai cittadini di recarsi presso lo studio notarile più vicino al luogo di residenza/domicilio, senza dover viaggiare in un altro comune o regione;
  • colloqui informatici o telematici, ove possibile;
  • scambio di informazioni e documenti in formato digitale tramite email.

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