ISA 2019, controlli anche sulle Certificazioni Uniche

Rosaria Imparato

10 Settembre 2019 - 14:58

ISA 2019, controlli anche sulle Certificazioni Uniche. L’indicatore di anomalia viene applicato quando il numero degli incarichi dichiarati dai professionisti nel modello ISA risulta inferiore rispetto a quello desunto dalle CU autonomi. Questo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 20 del 9 settembre 2019.

ISA 2019, controlli anche sulle Certificazioni Uniche

ISA 2019, controlli anche sulle Certificazioni Uniche. L’importante chiarimento che riguarda i professionisti e le CU dei lavoratori autonomi è contenuta nella circolare numero 20 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 9 settembre 2019.

L’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti riguardo a dubbi e perplessità sugli ISA manifestate dai professionisti durante gli incontri che si sono tenuti tra giugno e luglio. 44 pagine ricche di informazioni che arrivano poco prima della scadenza del 30 settembre, data ultima per il versamento delle imposte sui redditi.

La circolare divide in 9 punti le risposte fornite dall’Amministrazione Finanziaria ai quesiti dei professionisti, tra cui l’applicazione dell’indicatore di anomalia in caso di discordanze con i dati delle certificazioni uniche per i lavoratori autonomi.

L’indicatore è applicato quando il numero totale di incarichi dichiarati nel modello ISA risulta inferiore rispetto al numero totale di incarichi desunto dai modelli CU.

ISA 2019, controlli anche sulle Certificazioni Uniche

Nella circolare numero 20 del 9 settembre 2019 l’Agenzia delle Entrate fornisce dei chiarimenti ai dubbi e ai quesiti posti dai professionisti durante gli incontri che si sono tenuti a giugno e luglio.

Continuano le proteste da parte dei professionisti, i quali chiedono al MEF l’applicazione facoltativa degli ISA per la dichiarazione dei redditi, dati i continui disagi che il software di calcolo crea e il ritardo con cui il software di controllo è stato rilasciato online.

Per la disapplicazione è invece troppo tardi: il rinvio degli ISA è escluso, dati i 2 miliardi di introiti previsti.

Arriva quindi con un tempismo perfetto la circolare dell’Agenzia delle Entrate con gli ulteriori chiarimenti sugli ISA e, come anticipato, nei 9 punti del documento vi è un importante precisazione riguardante i professionisti e le Certificazioni Uniche dei lavoratori autonomi.

Al punto 6.1 viene affrontata la questione del funzionamento dell’indicatore “Corrispondenza del numero totale di incarichi con il modello CU”.

L’indicatore “Corrispondenza del numero totale di incarichi con il modello CU” è applicato quando risulta esserci un’incongruenza tra i dati dichiarati nel modello ISA e quanto già presente nell’archivio dell’Agenzia delle Entrate.

Questo indicatore confronta il numero totale di incarichi indicati nel modello ISA con il numero dei modelli CU nei quali il contribuente risulta essere percettore di somme imponibili indicate dal sostituto d’imposta nel prospetto “Certificazione di lavoro autonomo, provvigioni e redditi”.

L’indicatore è applicato quando il numero totale di incarichi dichiarati nel modello ISA risulta inferiore rispetto al numero totale di incarichi desunto dai modelli CU.

ISA 2019, controlli sulle Certificazioni Uniche e numero di incarichi

Come abbiamo visto, l’indicatore viene applicato quando il numero totale di incarichi dichiarati nel modello ISA risulta inferiore rispetto al numero totale di incarichi desunto dai modelli CU.

Di conseguenza, l’indicatore di anomalia non si attiva se il numero di incarichi indicati nel modello ISA è superiore al numero delle CU nelle quali il contribuente risulta percipiente somme imponibili.

Nella circolare numero 20 dell’Agenzia delle Entrate viene fatto un esempio pratico:

“Se, ad esempio l’attività viene svolta con:

  • 8 incarichi nei confronti di 5 soggetti privati (nessuna CU);
  • 3 incarichi nei confronti di un soggetto tenuto al rilascio della CU (1 CU);

il numero di incarichi da indicare nel modello ISA sarebbe pari a 11 ed essendo superiore al numero di CU (n.1), l’indicatore di anomalia non si applicherebbe.”

All’indicatore “Corrispondenza del numero totale di incarichi con il modello CU” viene associato un punteggio tra 1 e 5, calcolato come rapporto percentuale tra:

  • la differenza tra il numero totale di incarichi risultanti dai modelli CU e il numero totale di incarichi dichiarati nel modello ISA;
  • il numero totale di incarichi risultanti dai modelli CU.

Nel documento viene chiarito, inoltre, che il contribuente può scegliere se modificare o meno i dati precalcolati presenti nell’archivio dell’Agenzia delle Entrate.

Qualora ci fossero informazioni inesatte o incomplete, infatti, il calcolo dell’affidabilità fiscale risulterebbe compromesso, così come l’accesso ai benefici premiali da parte del contribuente.

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