Missile intercontinentale: cos’è, dove può arrivare e quanti ne hanno Corea e Russia

Giorgia Bonamoneta

24 Marzo 2022 - 18:56

condividi

Torna la tensione tra Corea e Giappone dopo che la prima ha lanciato un missile intercontinentale nel mare del Giappone. Ma cosa sono i missili intercontinentali e quanti ne esistono al mondo?

Missile intercontinentale: cos’è, dove può arrivare e quanti ne hanno Corea e Russia

L’ultima esercitazione di un missile balistico intercontinentale della Corea del Nord ha riacceso il timore di una guerra totale. Mentre la Russia continua a colpire l’Ucraina e a tagliare corridoi di fuga ai cittadini ucraini, la Corea del Nord ha ripreso la strategia della provocazione mascherata da “esercitazione”.

La pace mondiale si tiene in equilibrio grazie al possesso di armi devastanti, come i missili intercontinentali. Al mercato delle armi questo piace ed è ben ripagato visto che è un mercato piuttosto ricco, con un fatturato che cresce di anno in anno, al pari della potenza delle armi e dei missili che vende.

I missili balistici intercontinentali non sono infatti così rari, quasi tutte le superpotenze ne possiedono diversi modelli e tipologie, tra quelli a breve, medio e lungo raggio. Russia e Corea del Nord posseggono diversi di questi missili, alcuni con raggio e potenza ancora sconosciuti.

Cosa sono i missili intercontinentali e come funzionano

La guerra in Ucraina ha messo tutti davanti a un nuovo lessico, quello della guerra. Dopo due anni a imparare termini e funzioni come “proteina Spike”, “zoonosi” o “endemia”, ora si è messi di fronte a nuovi termini militari. Sempre con più insistenza - come se fosse normale abituarsi a questo - si sente parlare di missili balistici, missili ipersonici o intercontinentali.

Dalla Russia provengono tutta una serie di nuove minacce, che arrivano sotto forma di informazioni militari su quali e quanti missili questa possiede. Dopo i missili ipersonici Kinzhal e la bomba termobarica più potente al mondo, ora si parla di missili intercontinentali con capacità di trasporto di testata nucleare. Ma cosa sono?

La risposta dipende dalla tipologia, cioè dal modello. In generale un missile balistico intercontinentale (ICBM, dall’inglese Intercontinental Ballistic Missile) è un missile per il trasporto a lungo raggio, superiore a 5.500 km. La traiettoria è quella balistica, cioè a parabola: lanciati da terra o da mare, raggiungono lo spazio e ricadono verso l’obiettivo.

Il timore di un attacco: dove possono arrivare i missili intercontinentali

Le notizie sulla guerra in Ucraina, così vicina all’Italia rispetto alle altre sparse per il globo, hanno reso il conflitto un timore concreto. La paura, in alcuni casi generata a partire proprio dall’infodemia dei primi giorni, derivava in gran parte dalla possibilità di rimanere coinvolti direttamente nel conflitto.

Le conseguenze indirette, con il passare del tempo, si sono palesate, tra crisi alimentare e crisi energetica, mentre quelle dirette sono al momento scampate. Si tratta ovviamente di un attacco diretto, di un lancio missilistico da parte russo sul territorio italiano. Non è una paura senza fondamenta, alcuni modelli possono facilmente raggiungere ogni parte del pianeta.

I missili balistici intercontinentali possono raggiungere anche un raggio di 13 mila chilometri, come il Hwasong-15 nordcoreano e coprire tutto la Terra.

La minaccia potrebbe arrivare da ogni parte: quanti missili intercontinentali ci sono

I missili balistici intercontinentali non sono affatto rari, a oggi la maggior parte delle superpotenze ne sono in possesso. Tra queste: Stati uniti, Cina, Russia e India. È su questo “equilibrio” di guerra che i Paesi continuano a dotarsi di missili e in generali di armi sempre più letali e precise. La chiamano pace armata, ma sembra più la preparazione di un terreno di scontro globale senza possibilità di scampo.

Russia e Corea del Nord sono i Paesi che mostrano di più i muscoli e non soltanto su carta. Le provocazioni sono ben organizzate e prendono il nome di “esercitazioni”. Così è stato per tutto l’inizio del 2022 al confine con l’Ucraina e così è stato anche l’ultimo lancio dalla base aerea di Sunan (Corea del Nord) verso il mare del Giappone.

La Russia come scrive Corriere della Sera “può vantarsi di controllare l’inventario più ampio di missili balistici e da crociera al mondo”. Negli ultimi anni si è dotata di una vasta scelta di missili balistici intercontinentali e infatti ne esistono almeno 18 modelli conosciuti che arrivano fino a 16 mila chilometri di distanza dal punto di lancio. I più usati nell’ultimo mese sono stati però quelli del modello Iskander, con una carica di quasi 800 chili e un raggio di 500 chilometri. Questi sarebbero in grado di raggiungere le regioni Nord della Germania.

La Corea del Nord segue la Russia e detiene ben 15 modelli di missili balistici operativi, oltre altri 7 in sviluppo. Tra questi il Pukgugsong-3, con una gittata stimata di 1.900 chilometri e il Hwasong-17, cioè quello lanciato poche ore fa. Il ministero della Difesa giapponese ha fatto sapere che il missile ha volato per 71 minuti coprendo una distanza di 1.080 chilometri prima di andarsi a schiantare in mare nella zona economica esclusiva del Giappone.

Argomenti

# Russia
# Guerra

Iscriviti a Money.it