Mohammed bin Salman: chi è lo sceicco che vuole il Newcastle

Antonio Cosenza

26/04/2020

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita vuole comprare il Newcastle: ma c’è chi fa pressione sulla Premier League per bloccare l’operazione.

Mohammed bin Salman: chi è lo sceicco che vuole il Newcastle

C’è un club della Premier League che sembra essere pronto a diventare un big d’Europa. Parliamo del Newcastle che presto potrebbe cambiare proprietario e passare ad uno degli uomini più ricchi del mondo: il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman.

Si parla di un’operazione di circa 300 milioni di sterline sul conto dell’attuale presidente del club, l’imprenditore milionario inglese, proprietario dei grandi magazzini e Sports Direct, Mike Ashley. Una squadra, il Newcastle, che da anni si trova nelle zone medio-basse della classifica; una situazione che secondo i tifosi è da imputare al fatto che l’attuale proprietario non ha investito sufficientemente per migliorare la rosa. Problemi di questo genere non dovrebbero più esistere nel caso in cui venisse confermata l’acquisizione del club da parte del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

Un’operazione che sembrava essere in chiusura, ma sulla quale negli ultimi giorni ci sono diverse pressioni sulla Premier League affinché questa metta il veto al passaggio di consegne tra Mike Ashley e bin Salman. Questo perché la figura di bin Salman è, volendo utilizzare un eufemismo, quantomeno controversa.

Chi è Mohammed bin Salman: lo sceicco che vuole acquistare il Newcastle

Mohammed bin Salman è il principe ereditario saudita. In linea di successione, quindi, bin Salman è il primo a succedere al trono dell’attuale sovrano, suo padre re Salman. A livello internazionale questo è conosciuto anche con l’acronimo di Mbs; classe 1985, a differenza dei suoi fratelli, fratellastri e cugini, non ha studiato fuori dal regno, ma a Riad (dimostrazione del forte legame con il suo Paese d’origine).

La sua ascesa politica parte nel 2015 quando suo padre diventa sovrano dell’Arabia Saudita: da allora prima diventa Primo Ministro, poi Ministero della Difesa. È qui che bin Salman impone a suo padre idee come quella della guerra nello Yemen, così come di una feroce contrapposizione all’Iraq. È lui, inoltre, ad aver pensato al progetto Vision 2030, un programma di riforme destinate ad incidere su tutti gli aspetti dell’Arabia Saudita, dall’economia ai costumi.

Mohammed bin Salman ha creato nuovi investimenti privati, ha sviluppato nuovi mercati potenziando le fonti di energia per l’Arabia Saudita così da destinare il petrolio esclusivamente al mercato dell’export.

Uomo molto vicino agli USA di Trump, i quali sono stati tra i primi fautori alla sua nomina come principe ereditario; l’appoggio sembra quasi incondizionato, tant’è che da Washington arriva il via libera a diverse decisioni azzardate da lui pianificate. Il tutto frutto di accordi storici storici sottoscritti dagli USA con l’Arabia Saudita per la concessione del petrolio.

Per chi si chiede se questo principe arabo possa portare il Newcastle ai vertici del calcio europeo, vi basti sapere che bin Salman ha acquistato recentemente la dimora Chateau Louis XVI alle porte di Parigi al prezzo di 280 milioni di euro.

Sempre a lui spetta il record per aver acquistato il quadro più costoso al mondo: il Salvator Mundi di Leonardo (450 milioni di dollari) che sembra stia all’interno del suo yacht Serene - costruito da Fincantieri nel 2015 - e comprato dal Principe al prezzo di 500 milioni di euro.

Ma c’è chi vorrebbe bloccare la trattativa.

Amnesty International contro la trattativa bin Salman-Newcastle

Amnesty International avverte la Premier League: “Non fate la figura del fesso”.

Secondo Amnesty, come per altre associazioni umanitarie, la trattativa non s’ha da fare. Questo perché, come anticipato, quella di bin Salman è una figura alquanto controversa: questo, infatti, è stato accusato da CIA e Nazioni Unite per la complicità nell’omicidio in Turchia del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018, nonché di aver violato in più di un’occasione i diritti umani (dal 2015 ad oggi le esecuzioni capitali in Arabia Saudita secondo Amnesty sono state più di 800).

Contro questa operazione anche il Qatar. Tra i due Paesi, dopo che l’Arabia Saudita ha bloccato i confini del piccolo e ricchissimo territorio della dinastia Al Thani in una delle tante guerre intestine al Medio Oriente, non scorre buon sangue. A tal proposito, non bisogna dimenticare che uno dei più grandi colossi mediatici per la trasmissione delle partite di Premier League all’estero è proprio la TV qatariota belIN Sports; e proprio questa ha fatto notare alla federazione calcistica inglese che invece l’Arabia Saudita è al fianco della piattaforma beoutQ che invece trasmette illegalmente le partite della Premier.

Che alla fine la Premier decida di mettere il veto all’operazione? I tifosi del Newcastle sperano di no, anche perché per la squadra sembra essere pronta una campagna di rafforzamento per 200 milioni di euro, con Cavani che sarebbe il primo acquisto mentre Massimiliano Allegri potrebbe essere il nome scelto per la panchina.

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