Nuovo stato d’emergenza in Italia: i motivi della decisione del Governo

Luna Luciano

27 Febbraio 2022 - 21:53

Il Governo Draghi ha varato un nuovo stato di emergenza, ma questa volta non c’entra il Covid. Ecco i motivi della decisione e cosa prevede il decreto Ucraina.

Nuovo stato d’emergenza in Italia: i motivi della decisione del Governo

L’Italia è di nuovo in stato di emergenza. Questa volta però la causa non è né il virus Sars-CoV-2 né la pandemia. Negli ultimi giorni un’altra terribile notizia ha sconvolto l’Europa e il resto del mondo, lasciando spiazzata la diplomazia internazionale: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Davanti all’avanzata delle truppe militari russe, il 25 febbraio il Consiglio dei ministri ha affrontato la crisi in Europa dell’Est e quello che sta accadendo a Kiev. Per questo motivo il Cdm nella riunione di venerdì ha adottato all’unanimità una serie di provvedimenti relativi alla crisi ucraina.

E se nella giornata di oggi, tra armi e minacce nucleari, si apre forse uno spiraglio per le trattative tra i due Paesi, grazie al “decreto Ucraina” sarà facilitato il dispiegamento di aiuti umanitari e militari da parte dell’Italia. Ecco quindi quali sono i motivi del Governo e cosa prevede nello specifico il decreto Ucraina.

Nuovo stato di emergenza: i motivi della decisione del Governo

La guerra d’aggressione della Russia contro l’Ucraina non può essere ignorata né dalle organizzazioni internazionali né dai singoli Paesi. Per questo motivo "il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”. È questo ciò che si legge nel comunicato diffuso dal Governo.

I motivi per cui è stato necessario varare lo stato di emergenza sono quindi chiari. Infatti grazie ad esso è possibile assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative della Protezione civile, pianificando e realizzando interventi straordinari per supportare le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione ucraina, vittima dell’aggressione russa.

Infatti solo con l’istituzione dello stato di emergenza il capo del dipartimento della Protezione civile può emanare delle ordinanze in deroga alle disposizioni ordinarie, scavalcando gli iter istituzionali e burocratici, e velocizzando la messa in atto delle disposizioni previste.

Per quanto durerà il nuovo stato di emergenza?

All’approvazione unanime del decreto Ucraina da parte del Consiglio dei ministri il 25 febbraio, il Governo ha varato un nuovo stato di emergenza, il quale durerà tre mesi.

Bisogna specificare che questo decreto non proroga lo stato di emergenza Covid, il quale scadrà il 31 marzo. Infatti se a fine marzo l’Italia potrà dire addio alle norme anti-Covid, ciò non comporterà la fine del nuovo stato di emergenza per la situazione in Ucraina, per la quale l’Italia prevede il dispiegamento delle proprie forze militari.

Nuovo stato di emergenza: cosa prevede il decreto Ucraina

Con l’approvazione del “decreto Ucraina” l’Italia potrà dispiegare le proprie forze militari nell’ambito della Nato - mai oltre i confini dell’alleanza - ma non solo. Studiando accuratamente il decreto, questo consente in realtà 3 cose:

  • l’autorizzazione all’invio di soldati e mezzi militari sul fronte orientale della Nato;
  • lo stanziamento di fondi per gli aiuti umanitari in Ucraina;
  • il rafforzamento dell’Unità di Crisi del ministero degli Esteri per tutelare gli italiani all’estero e la Protezione civile, la quale potrà intervenire in Ucraina in caso di emergenze umanitarie.

Sul fronte militare quindi il decreto Ucraina prevede - sempre nell’ambito della Nato - l’invio di truppe e mezzi militari, nello specifico:

  • 250 soldati in Lettonia;
  • 130 soldati e 14 aerei per il pattugliamento aereo in Romania;
  • 2 navi e un aereo, con 235 marinai per il pattugliamento del Mar Nero.

A queste si deve aggiungere l’impiego delle cosiddette “forze ad alta prontezza”, che consistono in 1.350 soldati, 77 mezzi terrestri, 2 navali e 5 aerei.

Stando a quanto previsto dal decreto, per la crisi in Ucraina l’Italia vedrà quindi partire 1.970 soldati all’incirca. Inoltre il Governo ha autorizzato la cessione gratuita all’Ucraina di materiale militare non letale per la protezione dei soldati ucraini e per lo sminamento.

Iscriviti a Money.it