Pensione con 41 anni di contributi: che succede se dopo la decorrenza l’invalidità diminuisce?

Lorenzo Rubini

23 Gennaio 2022 - 19:47

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Per chi rientra in determinati profili di tutela la pensione anticipata spetta al raggiungimento dei 41 anni di contributi.

Pensione con 41 anni di contributi: che succede se dopo la decorrenza l’invalidità diminuisce?

La normativa previdenziale ha introdotto, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori invalidi, la possibilità di accedere alla pensione anticipata prima. La possibilità è offerta, in deroga a quanto prevede la legge Fornero, ai lavoratori precoci con disabilità grazie alla quota 41 e alla generalità dei lavoratori inabili con l’Ape sociale.

Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno,
ho 55 anni e 41 di lavoro effettivo ad ottobre 2021, ho il 100% di invalidità essendo malato oncologico riconosciuto a settembre 2021 lavoro e percepisco la pensione di invalidità.
I 42 anni e 10 mesi di lavoro+3 mesi di finestra li maturo a fine 2023 tuttavia con la malattia dovrei anticipare verso metà 2023.
Qualcuno mi dice che potrei licenziarmi e avere la pensione d’invalidità intera che corrisponde alla eventuale pensione anticipata dopo 41 anni di lavoro e 100% d’invalidità (precoci).
Domanda: se mi licenziassi, e poi alla revisione periodica della pensione per qualsiasi motivo mi togliessero la pensione d’invalidità (ovviamente sarei contento), è possibile che l’INPS per mandarmi in pensione di anzianità vuole che ripreda il lavoro per arrivare ai 43 anni e 1 mese?”.

Pensione con 41 anni di contributi per invalidi

Prima di parlare di possibilità di pensionamento è bene chiarire una cosa: se è titolare di assegno ordinario di invalidità non può accedere alla pensione prima ma dovrà attendere o la scadenza triennale dell’AOI o attendere di compiere i 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.

Detto questo e dando per assunto che non sia percettore di assegno di invalidità ordinario (visto che non lo scrive), ha ragione chi le dice che può accedere al pensionamento fin da subito con la quota 41 precoci.

Lei sicuramente rientra nella categoria dei precoci e con invalidità al 100% soddisfa anche il requisito richiesto ai lavoratori invalidi per accedere. Potrebbe, quindi, inviare fin da subito la domanda di riconoscimento del beneficio precoci (la prima finestra di invio si chiude, infatti, il 1 marzo) e una volta ricevuta risposta dall’INPS presentare domanda di pensione vera e propria e dimissioni dal rapporto di lavoro con decorrenza il giorno precedente a quello di pensionamento.

Per quanto riguarda il suo dubbio: se le riconoscono il diritto di accedere alla pensione quota 41 come invalido e, successivamente alla decorrenza della pensione la sua invalidità dovesse ridursi o, addirittura, scomparire, nessuno le toglierebbe la pensione ottenuta e continuerebbe a percepirla.

Le condizioni di accesso alla pensione con 41 anni di contributi per precoci, infatti, devono essere in possesso del lavoratore al momento della decorrenza della misura ma non è richiesto che vengano mantenute per sempre. Su questo può star tranquillo: con la quota 41 non sarà soggetto alla revisione dell’invalidità.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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