Pensione, si potrà ancora andare con 42 anni e 10 mesi di contributi?

Lorenzo Rubini

29 Ottobre 2021 - 19:12

Le continue variazioni della previdenza italiana gettano i lavoratori nella confusione al punto di non sapere se una misura ci sarà ancora oppure no.

Pensione, si potrà ancora andare con 42 anni e 10 mesi di contributi?

Riforma pensioni, quota 100 che scade il 31 dicembre 2021, possibile introduzione di quota 102, probabile proroga di Ape sociale e pensione con opzione donna. Tanti cambiamenti, tante notizie che creano nel lavoratore dubbi e perplessità soprattutto se è molto vicino al pensionamento.

Molti sono stati i lettori che ci hanno scritto, infatti, per chiedere se nonostante la riforma dal prossimo anno sarà ancora possibile andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Riforma pensioni, l’anticipata che fine fa?

Un lettore di Money.it ci ha scritto per chiedere:

“Buongiorno,
Con i recenti aggiornamenti alla normativa pensioni, sto perdendo la Trebisonda.
Avrò i 42 anni e 10 mesi necessari per andare in pensione l’anno prossimo (2020) a settembre. È tutt’ora valida questa possibilità, giusto?
Le recenti informazioni su annullamento quota100 , introduzione di quota102 non hanno nulla a che vedere con questa possibilità? Vero? Grazie per le informazioni”.

Una lettrice, invece, ci chiede: «Compio 67 anni il prossimo settembre ed ho maturato 29 anni di contributi. Ma per andare in pensione ora ne servono 38 di anni lavorati? Quando potrò andare io?».

Per rispondere a chi ha dubbi in proposito, quindi, chiariamo ancora una volta che la Legge Fornero non è in discussione. La riforma a cui il governo sta lavorando ha il solo scopo di fornire una flessibilità in uscita dopo la scadenza della quota 100.

Un brusco ritorno alla Legge Fornero, dopo il 31 dicembre 2021, infatti, comporterebbe uno scalone di 5 anni tra chi è andato in pensione nel 2021 e chi, invece, ci andrà dal 2022 in poi visto che la pensione di vecchiaia richiede 67 anni di età (contro i 62 anni richiesti dalla quota 100) e la pensione anticipata per gli uomini 42 anni e 10 mesi di contributi (contro i 38 anni richiesti dalla quota 100).

Anche se il governo introdurrà la quota 102 (che ricordiamo dovrebbe essere valida per un solo anno) lo fa solo per ritornare in modo graduale ai requisiti molto più rigidi richiesti dalla Legge Fornero per pensionarsi.

Di fatto, quindi, la pensione di vecchiaia anche dal 1 gennaio 2022 sarà raggiungibile compiendo i 67 anni e avendo maturato almeno 20 anni di contributi. Resta invariata anche la pensione anticipata che si potrà continuare a centrare maturando i 42 anni e 10 mesi di contributi (per le donne un anno in meno) indipendentemente dall’età.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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