Photoshop e Office craccato? Scaricare la copia pirata è pericoloso: attenzione al backdoor

Matteo Novelli

19/04/2021

Scaricare Photoshop e Office craccato è un’idea pericolosa: ecco perché la copia pirata potrebbe esporvi a una potente falla di sicurezza che agisce tramite backdoor.

Photoshop e Office craccato? Scaricare la copia pirata è pericoloso: attenzione al backdoor

Scaricare Photoshop o Microsoft Office craccato, attraverso una delle tante copie pirata presenti nel web non è solo una soluzione illegale ma anche pericolosa per la propria sicurezza. Piratare Photoshop e Office può sembrare un’idea accattivante dato che si tratta di programmi a pagamento che diventerebbero accessibili gratis ma, oltre a compiere una violazione punibile penalmente, ci si espone a gravi conseguenze a causa si backdoor nascoste e virus in grado di compromettere irremidiabilmente non solo il vostro terminale ma anche i preziosi, e spesso sottovalutati, dati personali.

Avete scaricato Photoshop e Officecraccato per il vostro PC? Potreste esservi incosapevolmente esposti a una grave falla di sicurezza: ecco perché.

Scaricare Photoshop e Office craccato è pericoloso: attenzione al backdoor, dati a rischio

A lanciare l’allarme è Bitdefender che ha riportato alcune pericolose avvisaglie su diverse versioni craccate di Office e Photoshop. Alcune versioni di questi programmi piratati avrebbero aperto le porte già dal 2018 a diverse backdoor, coinvoglendo tutti gli utenti “furbetti” che avrebbero deciso di scaricare illegalmente i programmi in questione.

Niente è gratis e se un determinato programma, solitamente disponibile e pagamento, viene fornito in maniera gratuita il vero prezzo da pagare potrebbe essere più alto di quello che pensiamo. I ricercatori infatti hanno scoperto come l’attacco funzionasse in modo tanto subdolo quanto geniale: una volta avviato il programma pirata veniva creato un file ncat.exte, per inviare file online, e un proxy TOR e una volta installati un file batch veniva creato facendo convergere le porte a 8000 e 9000 tramite dominio .onion e Ncat.

La trappola del programma pirata, che avviene all’insaputa degli utenti, crea circuiti di persistenza e interagisce con un servizio di attività pianificate ogni 45 minuti: questo vuol dire che la backdoor, una volta creara, può essere sfruttata in maniera interattiva da un utente esterno che può infilarsi nei terminali compromessi per compiere azioni molteplici. Tra queste, l’esecuzione di BitTorrent per inviare dati, trafugare profili utenti associati ai principali browser, hackerare i cookies, esportare dati personali e molto altro. Lo scopo principale resta infatti il furto di informazioni, derubare conti concorrenti e dirottare portafogli di criptovalute (la moneta più ambita dai cyber criminali come testimonia il recente attacco hacker, con riscatto, effettuato al comune di Bergamo).

Cosa fare per difendersi? Effettuare un controllo di sicurezza sul vostro terminale, se avete scaricato illegamente programmi, e provvedere a un check generale che possa ripulire il vostro device. Consigliamo inoltre di disintallare i programmi craccati e di optare sempre per licenze originali: anche a fronte di un prezzo magari a prima vista poco allettante.

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